9.

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"Quasi non ti riconoscevo vestito così, pive!"
Un Minho versione Dracula ed estremamente su di giri venne ad aprirgli la porta.
Casa sua era già completamente addobbata e pronta per la festa.
Sparsi per le stanze semi illuminate c'erano vari manichini mostruosi, ed il punch era color rosso sangue.

"Anche tu non stai male anche se a dir la verità, non ti facevo un fan di Edward Cullen." Lo scimmiottò Newt, superandolo e avvicinandosi allo specchio per osservarsi.

Minho aveva ragione. Lui stesso quasi non si riconosceva con la matita a contornargli gli occhi, i capelli sparati in tutte le direzioni grazie al gel e le labbra dipinte rosso sangue. Inoltre indossava un paio di corna rosse e skinny jeans neri e giacca di pelle.
Un perfetto demone.

Sospirò, rinvigorendosi i capelli, e aiutò Minho con gli ultimi preparativi, aspettando l'arrivo dei Radurai e dei loro altri amici.

***

"È qui la festa?" Brenda fece il suo ingresso in casa Lee con un sorriso smagliante in volto.
Newt lanciò un'occhiata a Minho che ricambiò, complice, e raggiunse gli altri Radurai scambiando qualche battuta con loro, in modo da lasciare spazio all'asiatico con la ragazza.

Winston gli porse un bicchiere di punch e presero entrambi a prendere in giro Gally che si era travestito da uno strano ortaggio.
"Sei una melanzana?" Chiese Winston, con le lacrime agli occhi.
"Vi ho già detto che sono una zucca! Cosa c'è di strano in ciò?" Sbuffò Gally.
"Da quando le zucche sono viola?" Newt rise ancora più forte mantenendosi la pancia e sorreggendosi a Winston. Entrambi erano a corto di fiato. Gally lanciò loro un'occhiataccia e se ne andò offeso, raggiungendo Clint sul divano. Newt rimase a guardarlo allontanarsi, divertito.

"Newt!" Lo chiamò Ben, avvicinandosi. "Guarda un po' chi è arrivato!" Gli sussurrò, poi, all'orecchio.
Newt si voltò di scatto verso l'ingresso e lo vide. Thomas, accompagnato da Teresa vestita da gatta ("da cagna sarebbe stato più appropriato" si ritrovò a pensare), era bellissimo.
A Newt gli si mozzò il fiato in gola.
Thomas si era travestito da angelo!
Aveva indosso una camicia bianca e un paio di ali argentate attaccate alla schiena, ed il viso era leggermente illuminato.

"Stai sbavando, pive. Chiudi la bocca o mi sporcherai tutto il pavimento." La risata di Minho gli arrivò all'orecchio, distraendolo. Si girò, guardandolo male e si incamminò verso il suo coinquilino, impegnato in uno scambio di battute con Teresa.

"Hey, Tommy." Salutò, ignorando bellamente Teresa che, vedendolo, sbuffò, raggiungendo la sua amica Miyoko in soggiorno.
Thomas si voltò e lo guardò. Newt lo vide sgranare gli occhi e poi sorridere.
"Wow, biondino. Ed io che per una sera volevo sembrare più simile a te. Mi sa che abbiamo avuto la stessa idea." Rise, facendogli l'occhiolino.
"Non ti piace?" Ammiccò Newt, scherzoso, poggiando entrambe le mani sui fianchi.

Thomas gli si avvicinò, sistemandogli con un dito una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
"Se potessi, biondino, ti sbatterei volentieri proprio qui adesso." Gli sussurrò all'orecchio, lasciandolo poi lì, immobile e rosso in viso, raggiungendo Minho per salutarlo.

Newt si riscosse, dandosi una sistemata ai capelli e schiarendosi la voce, cercando di non far notare un leggero rigonfiamento dovuto al pensiero di Thomas che lo sbatteva contro il muro dell'ingresso.

***

La serata proseguì piuttosto tranquilla, avevano visto un film in soggiorno ed avevano ordinato delle pizze.
Avevano poi preso a raccontare storie horror e a prendere parte a stupidi giochetti architettati da Minho.
In quel momento, Newt era seduto ai piedi del divano, guardando divertito il suo migliore amico che raccontava per l'ennesima volta una storiella inquietante di origine coreana.

Roommates. || Newtmas ||Where stories live. Discover now