Capitolo 21

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Jillian's P.O.V


Era ormai da quindici minuti buoni che il mio sonno si era spezzato.La causa?
Il russare di Bryan.Ed in più mi stava soffocando,dico davvero!
Stavo a pancia in su,osservando il soffitto bianco perfettamente pulito ed il suo braccio,che si era insinuato un po' più giù del mio fianco,mi bloccava in una potente morsa.No che non mi andasse bene,ma ripeto: mi stava uccidendo.

Eppure mi trasmetteva molto.
Gioia,sicurezza,calma.Emozioni che solo con lui riuscivo a provare.
Sono trascorsi già due mesi da quando lo conosco,eppure mi sembra da molto di più,l'emblema più strano è che,poco tempo fa non mi rendevo conto che nonostante tutto la mia vita fosse vuota,normale.E a me questa normalità non piaceva.E' arrivato lui,ed è dura da ammettere,me ne rendo conto,ma con un turbine di sensazioni - tutte diverse tra di loro - mi ha stravolta.

Ed è inevitabile fissarlo in un momento come questo.Capelli scuri sbarazzini come al solito,oggi stranamente un po' più chiari,le palpebre pesanti chiuse allungate dalle folte ciglia e bocca socchiusa che,tralascia talvolta qualche ansimo,e lascia intravedere la sua perfetta dentatura lattea.
Il torace tonico è spoglio,a coprirlo solo qualche tatuaggio dai significati a me ignoti.Traccio con il dito dal primo all'ultimo tattoo,bramosa di conoscere la totalità del loro senso.

''Allora è un vizio'' mi interrompe dai miei pensieri,quella voce roca,che ormai saprei riconoscere ovunque.Arrossisco - un'abitudine che comincia a darmi su i nervi - colta in flagrante,come un bambino con le mani nella busta dei biscotti e la bocca sporca.
''No-non è come pensi stavo solo osservando'' riesco a balbettare mezza verità causandogli solo una profonda e chiassosa risata ''Sei buffa'' asserisce.
''Buono a sapersi'' borbotto coprendomi con il lenzuolo fino alla testa ''ma,dove sono i miei vestiti?'' chiedo da sotto le coperte.
''Te li ho tolti e ti ho messo una mia maglietta,di certo non potevi dormire coperta in quel modo'' risponde ed io grugnisco per la vergogna ''Non ho guardato niente...forse'' si becca un pizzicotto sulla coscia da parte mia ''Sei impazzita?!'' salta quasi in aria,scoprendomi.
''Dai non fare la femminuccia''

''Vogliamo vedere chi fa la femminuccia adesso?'' non ho il tempo di rispondere a tono che me lo ritrovo addosso,ad un palmo dal naso,facendomi andare in escandescenza.
''Qualcuno ha perso la lingua?'' proferisce divertito
''Io non cred-'' un tonfo dal piano inferiore ci fa voltare contemporaneamente.
Ed ecco che i filmini mentali cominciano a partire.
Avete presente quando siete talmente stanchi da non riuscire a fare nulla anche dopo aver dormito un eternità?Be' io adesso.
Bryan con un gesto repentino si alza e scende giù,ed io lo seguo il più velocemente possibile.

Ma cos'è un cavallo?Mi sta facendo venire il fiatone.

Sei tu che sei una sfaticata


Vero..

Attraverso il salone,raggiungendolo rimango stupita,spaventata.
Il ragazzo davanti a me con un mattone con sopra attaccato un foglio,stile film.Quanto vorrei che fosse una sitcom.
''Bryan'' biascico,con il poco fiato che mi è rimasto ''cosa c'è scritto?'' 
Lui alza lo sguardo preoccupato ''Dice: dovunque andrete vi troveremo,ogni vostra mossa la prevediamo prima che possiate già metterla in atto'' parla con voce roca,strascicante e stanca.
Entrambi,come avrete potuto capire,non siamo andati a scuola,non ce la facevo sia fisicamente che psicologicamente,credo anche per lui.

Mi siedo sullo sgabello dell'isola,Bryan mi porge un caffè fumante e lo afferro.
Sto pensando.Sto cercando di mettere tutti i pezzi al loro posto.Ma non trovo un fottuto senso.
Tutti quei bigliettini dovranno pure significare qualcosa.

Mi ricordo del primo,stavo ancora a casa di zia Amy,quando la scuola era appena cominciata,il messaggio diceva:

Fossi in te starei più attenta..

Francamente ero sicura più di qualsiasi altra cosa al mondo che fosse stato uno stupido scherzo,non ci credevo nemmeno ad eventuali minacce.
Ma poi aumentati.
Tutti con frasi sconnesse e senza senso.
E poi ieri,quel tizio con quello strano commento: «Sei proprio come tuo padre»
Cosa significa?Come fa a conoscerlo che si trova dall'altra parte del globo,ma soprattutto come fa a conoscere me?
E se fossero accomunati in un modo o nell'altro?E come faccio a trovare qualcosa che mi dia l'incipit per capire tutto questo impiccio?Non ho niente.Solo...mamma.
Ma certo!
Ho tutto il diritto,da oramai persona diciottenne,di farmi riferire i dati essenziali su mio padre.Perchè si ragazzi,in tutta la mia vita non ho mai conosciuto nemmeno il nome del mio genitore.
Devo fare qualcosa.

Beside YouWhere stories live. Discover now