Capitolo 20

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Jillian's P.O.V

Morte.
Non ho mai pensato alla mia ipotetica morte.Molte persone desiderano morire indolore,me compresa,ma nella maggior parte dei casi,ciò non avviene.
Il mio sguardo impaurito passa dal posto da dove si sono uditi gli spari al volto di Bryan,che anch'esso sembra pietrificato.
Non l'ho mai visto vacillare,anzi,in tutte le occasioni si è dimostrato coraggioso e forte.Ma penso che si stia cagando in mano più di me.
''Che cazzo sta succedendo?'' sussurro più a me stessa che a lui.
Bryan si sbatte una mano sulla fronte ''Cazzo,qui vicino c'è una delle banche più importanti dell'Australia''
''E noi siamo capitati qui al momento sbagliato ovviamente'' dico ironica.

''Gentili clienti,vi informiamo che è in atto una rapina alla HSBC Australia Bank,vi preghiamo di non muovervi da i vostri posti,sono già state chiamate delle pattuglie e ci appresteremo a barricare il ristorante visto che è l'unico negozio aperto in circolazion-''
Un tonfo alla porta ci fa voltare tutti contemporaneamente
''Signori e signore,buonasera'' Ride malvagiamente un uomo incappucciato con tanto di pistola in mano.
''Non ci sarà nessun morto ne ferito,sempre se terrete le mani apposto,ed inoltre non penso che qualcuno voglia fare l'eroe giusto?Giusto'' si risponde da solo ''Adesso vi stareste chiedendo cosa ci faccio io qui giusto?Sto aspettando il mio collega che sta andando a recuperare il furgone,dovrebbe stare qui a momenti,mi serve un persona che faccia da palo,non accetto obbiezioni altrimenti farò saltare il cervello ad ognuno di voi'' asserisce furibondo.
Seguono attimi di silenzio,terrore e panico.Il locale sembra vuoto.Il minimo sussurro si potrebbe udire.Ma nessuno accenna a muoversi,e naturalmente ad offrirsi.

''Vi do 3 secondi,dopo di che un proiettile spappolerà il cervello ad uno di voi'' comincia il countdown.
''3''punta la pistola su un bambino.
''2'' avvicina l'indice al grilletto.

''Vengo io'' mi alzo in piedi.Che cazzo sto facendo.
''Che cazzo stai facendo'' dice Bryan,come a leggermi nel pensiero.
''Sentite non ho tempo per queste scenate di coppia -si guarda l'orologio- è ora.
Vieni qui'' mi indica ma Bryan mi blocca il polso sussurrandomi ''Ci penso io''e mi rivolge un sorriso rassicurante.
''No cazzo amico,voglio lei'' punta la pistola su BigBry e mi sento sul punto di scoppiare.
''Su non fare stronzate,è uguale hai detto'' esordisce il mio amico.
''Io faccio quel che cazzo mi pare,e ho detto che voglio lei''  mi indica.
''Non è un problema,non fare cazzate Bryan'' gli lancio uno sguardo di fuoco.

Mi fa cenno di seguirmi fino a che non arriviamo fuori il luogo di ristoro dove -come precedentemente detto,ci aspetta il suo scagnozzo- ''qual'è il tuo nome?'' chiede e mi sento morire.
''Jillian Hernàndez'' asserisco,con la voce più gelida che riesco a far uscire fuori.
''Sei proprio come tuo padre'' fa una risata insolita.
''Che significa?'' quasi strillo
''Lo scoprirai a tempo debito'' sussurra salendo a bordo del furgone nero,senza targa, e danno gas,sfrecciando per arrivare chissà dove.

Sei proprio come tuo padre.
Sei come tuo padre.
Sei come lui.

Questa frase mi rimbomba in testa e non mi accorgo nemmeno di essere rientrata in pizzeria.Ad acclamarmi un gran numero di persone che battono le mani e sorridono.
Tutto molto bello.
Fino a che non trovo un Bryan furente.
''Ma che cazzo ti viene in mente di fare,ma che diamine hai al posto del cervello?La fottuta segatura?'' sbotta incazzato.

Grazie al cazzo,ti stavi scavando la fossa da sola..

''Aspetta qui'' sparisce dalla mia vista per qualche minuto per poi ricomparire e trascinarmi di peso verso l'auto.
Si preoccupa persino di aprirmi lo sportello e sbattermelo quasi addosso.
''Tu non hai idea della stronzata che hai commesso e-'' smetto di ascoltare i suoi rimproveri.
Sono troppo scossa per ascoltarlo.
Mio padre.Mio padre mi conosce?
E chi cazzo era quel tizio?E se c'entrasse qualcosa con quelle lettere misteriose?
E se conoscessero i miei spostamenti.E se mi volessero uccidere?
''Cazzo Jillian mi stai ascoltando?'' impreca ancora una volta verso di me.
''No'' snocciolo.
''Che cazzo significa no?'' urla ancora.La vena sul collo sta al limite.

Beside YouWhere stories live. Discover now