capitolo 14

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"Anch' io" disse Marco prendendomi per mano e baciandola.
"Siccome siamo in confidenza dimmi la verità però" disse facendosi un po' più serioso.
"Certo, dimmi" risposi.
"Sei andata con qualcuno in questi anni?" Chiese schiettamente.
"No, zero assoluto. " Dissi sinceramente. "non ci sei nemmeno andata vicino?" Domandò poi.
"Beh con una persona si, ma è stato un errore. Eravamo ubriachi e depressi." Dissi sperando non mi chiedesse altro.
" Ma vi siete fermati giusto? Chiese di nuovo.
"Sì, mi sono tirata indietro."
" E perché? Cioè voi donne non avete Delle voglie da soddisfare?" Domandò a mo' di frecciatina.
" Sì, ma abbiamo anche pudore, non riesco ad andare con uno solo perché ho voglia. Non riesco nemmeno a baciare uno solo per voglia." Dissi sinceramente.
"Quindi lo conoscevi questo?" Mi interrogó.
"Si" risposi schietta.
"Davide?" Chiese poi.
"No" pensai che si meritava la verità, tanto non era successo niente di che, quindi poco importava.
"Siccome siamo sinceri è stato Giacomo"
"G I A C O M O ?" chiese sbarrando gli occhi.
"Sì, eravamo tristi perché eravamo soli. E una sera, abbiamo alzato il gomito, lui si è fatto prendere la mano. E ci siamo baciati, poi però mi sono tirata indietro perché sapevo che lui voleva vedere Marta, e io non ero nulla" dissi accennando mezzo sorriso.
"Come fai a dirlo? " Chiese poi un po' deluso.
"Perché la sera dopo era a casa mia che si scopava Marta." Gli dissi con tono un po' disgustato.
"Ah, ho capito" disse.
" Non te lo avrei mai detto perché non è stato niente . Questi anni a volte ho pensato al sesso, ho pensato che mi mancava, ma non sono riuscita a lasciarmi andare. Quando vedo te invece, basta, siamo due animali. A volte mi spaventa sai? Perché siamo talmente agressivi, violenti, sensazionali che solo con te riuscirò mai a essere così." Dissi via dai denti.
Lui accennò un sorriso. Quando alla porta qualcuno suonó. Erano le 2.30 di notte.
Andai ad aprire.
"Ma che cazzo di fine hai fatto?" Esordí Davide dalla porta.
" Ti ho scritto un messaggio che sono andata via." Dissi un po' scocciata di vederlo lì perché sapevo già Marco cosa stava pensando.
"Beh Chiara, non sai cos'è successo!! Ho incontrato una ragazza, ero pienissimo, un po' come adesso, e siamo andati in bagno, abbiamo scopato come maiali, e sai chi era? La mia ex!!!! Quella di 5 anni fa, si è fatta bionda!!!!" Disse tutto esaltato.
"E allora?" Risposi io.
"Allora è destino! Era una figa da paura. Avrei voglia di ricominciare." Disse poi sinceramente."
" E scusami perché sei qui? Non potevi dirlo a lei?" Dissi non capendo.
" Era la con il moroso. Lui era fuori, lei era in bagno con me." Disse rattristito.
" Ah, na zoccola però eh!" Dissi senza peli sulla lingua.
"Fammi entrare!" Disse superandomi e entrando in casa.

"Ah, ciao!!" esclamò non appena vide Marco.
"Scusatemi non sapevo " disse voltandosi e andando verso la porta che avevo appena chiuso.
" Anzi aspetta!" Continuó poi.
"Marco ti devo chiedere scusa. Sono stato un emerito stronzo, e a volte penso che la vostra storia sia finita per colpa mia. Ero un imbecille e speravo che quella ragazzi lì, si potesse mai innamorare di me. È veramente una brava ragazza, in questi anni non ha mai fatto la zoccola come quella che ho raccontato 2 minuti fa. E ti ha sempre amato.'" disse.
" Lo so, ma apprezzo le tue scuse"disse Marco .
"Ora è meglio che vada, vi lascio soli, scusami ancora per tutto, e anche per prima che ti ho lasciata sola. Ci sentiamo domani con più calma." Disse accennando un sorriso e dandomi due baci sulla guancia.
" Ciao ragazzi" disse e uscì.

" È proprio cambiato!" Disse Marco stupito.
" Te l ho detto! È un bravo ragazzo tutto sommato, è solo coglione a volte!" Dissi giustificandolo.
" Si, si è comportato davvero male quella volta." Disse però con tono di disappunto.
" Già!" Risposi senza aggiungere altro.

"Sono quasi le 3 è meglio che torni dagli altri." Disse alzandosi dalla sedia.
"Te ne vai?" Chiesi stupita.
" È meglio." Disse togliendosi il grambiule.
"NO!!"gli dissi da incazzata. " È meglio un cazzo." Poi aggiunsi
Lui rimase di stucco di fronte alla mia reazione e aggiunse "ma ci vediamo domani!"

Io invece non potevo accettarlo, non potevo
lasciarlo andare via ancora una volta senza dire niente. E gli dissi " non andartene di nuovo, ti devo parlare." Facendogli cenno di sedersi.
" Che c'è?" Chiese lui non capendo molto la situazione e pensando che fossi ancora sotto qualche effetto dell' alchool.
" In questo periodo ci ho pensato molto, ci siamo lasciati, ci siamo salutati e ci siamo rincontrati. Forse hai ragione che quando siamo assieme ci facciamo del male, ma lontani è peggio. Io non voglio più dirti addio. Non voglio più lasciarti andare senza sapere che poi ci rivedremo presto." Feci un respiro e continuai " Marco.. voglio ricominciare con te, voglio stare con te e so che anche tu lo vuoi. " Gli dissi con gli occhi lucidi.
" È difficile Chiara!" Disse sedendosi sulla sedia di fronte a noi.
"Lo so, non ho detto che sarà facile, anzi, magari lìttigheremo sempre, magari scopriremo che saremo talmente cambiati che ci lasciaremo, ma se non proviamo non sapremo mai, e non vivremo mai le nostre vite."
"Prometti che mi dirai sempre la verità?" Mi chiese un po' spaventato.
"Certo, e tu mi prometti che non te ne andrai più da un giorno all'altro lasciandomi una lettera?" Gli dissi un po' scocciata da quello che 5 anni fa aveva fatto.
"Sì" disse, si alzò e mi abbracció.

Restammo abbracciati tutta la notte, e avrei voluto che quel momento non finisse mai.

THEY ARE BACK.Where stories live. Discover now