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Il viaggio è molto lungo e Ale si sta annoiando e non poco.

Il mese in Giappone passa velocemente e Ale annota tutto quello che succede e fa mille fotografie. In questo mese le ragazze sono riuscite a prendere un posto per Rio vincendo sei partite su sette. Ale sfortunatamente è entrata poco ma nei pochi minuti in cui è entrata (contro Perù e Giappone). In particolare contro quest'ultima è riuscita con la sua entrata a far portare a casa la vittoria del 3-2.

"Ale possiamo parlare?"
"Si coach"
"Allora, tu sei molto brava e talentuosa ma non basta, io voglio che ti alleni per tutto luglio, preparazione fisica e tecnica"
"Ma c'è il World Grand Prix!"
"Si ma devi recuperare la scuola che hai perso in questo mese e devi preparare anche uno spettacolo"
"Va bene come vuole"

Ale torna al posto arrabbiata ma con una bella dormita l'arrabbiatura passa. Ma poi ci si mette anche il padre una volta tornata a casa.
"Stasera a cena verrà una persona importante"
"Chi? Una collega?"
"Si ma noi, usciamo insieme e verrà a cenare con i suoi figli"
"Alessia, ci sono Viola e Laura"
Ale corre ad abbracciarle.
"Papà noi continuiamo dopo, ora devo parlare con loro"
Ale trascina via per mano Viola e Laura e le porta in camera sua. Ale gli spiega velocemente quello detto in precedenza da suo padre e gli chiede un aiuto per decidere cosa mettere per la cena.
"Non mi saluti a me? Va bene me ne vado"
"No aspetta Saul"
Ale gli corre in braccio e lo bacia.
"Mi sei mancata"
"Tu di più"

Dopo aver messo una maglietta color zucchero corta, un jeans a vita alta e le Super Star, Ale scende velocemente con Saul e attende l'arrivo della fidanzata del padre.
Finalmente arrivano e Ale si presenta alla fidanzata, Elena, la figlia minore Elisa e il figlio maggiore Leonardo. Lui e Ale si incontrano con gli occhi.
"Ma tu sei... Quanto tempo!"
I due si abbracciano per essersi ritrovati da tempo. Loro erano amici all'asilo e si erano pure fidanzati.
Dopo una bella cena Saul convince Ale a cantare una canzone.
"Siete proprio bravi, ma tu non giochi a pallavolo?"
"Si però solo alla sera, di giorno vado ad uno studio"
"Andiamo in uno studio, io sono il suo ragazzo"

Dopo aver salutato Leonardo e la sua famiglia, Ale e Saul salgono in camera.
"Guardiamo un film? Perché fai quella faccia? Sei arrabbiato perché ho parlato molto con Leo?"
"Per l'esattezza hai parlato solo e soltanto con lui, non mi hai nemmeno ascoltato..."
"Dai, mi faccio perdonare, vieni in camera mi a vederlo"
"Va bene, tutto per rendere felice la mia pallavolista"

Dopo aver visto il film Saul e Ale si addormentano e dormono profondamente fino alla mattina. I giorni vanno avanti e Ale prepara lo spettacolo con i compagni, studia molto per recuperare in fretta e si allena molto duramente per le olimpiadi.
Con Saul va molto, molto bene ma non è troppo contento di andare in vacanza con sua madre e il fidanzato, Ale e il padre, la famiglia della sua fidanzata e Federico con Laura.
"Sei pronto Saul?"
"Si"
"Perché mi tratti così male?"
"Non mi va di andare in vacanza con la famiglia della fidanzata di tuo padre"
"Ascolta, c'è anche Fede, gli chiediamo di stare con lui così noi possiamo stare tranquilli"
"Va che viene anche Laura..."
"Ascolta, se non ti va di venire stai pure a casa"

Ale prende la valigia e scende al piano di sotto. La vacanza va più che bene ma Saul è arrabbiato con Ale e lei con lui.
"Ma tu e Saul non state più insieme?"
"È complicato"
"Menomale che non ti piaceva..."
"Saul aspetta"
Ale lo raggiunge e si siedono a parlare su una roccia in disparte. Inizialmente litigano ma poi finalmente si calmano e iniziano a parlare tranquillamente. Ragionano sui pro e contro e sul fatto di restare insieme o no.
"Forse è meglio che ci prendiamo una pausa, non voglio fare decisioni per ora, ho la testa nella pallavolo"
"Aspetta!"
"Saul basta"
Ale si toglie dall'abbraccio di Saul e se ne va piangendo.
"Ale che succede?"
"Niente Laura, mi sono fatta male e voglio tornare alla villa"
Ale si stende sul letto a pensare ma piange ancora più forte.
Improvvisamente il telefono squilla.
"Pronto Giulia"
"Che hai, stai piangendo?"
"No, come sta andando?"
"C'è l'ultima partita oggi, da questa dipende se siamo nella final six o meno. Ora però dimmi perché piangi"
"Ho chiesto un po' di tempo a Saul"
"E perché?"
"Era geloso, molto geloso e ho iniziato a pensare che forse non va così bene come pensavo. Ora devo andare, salutami le altre, ciao"

Ale attacca senza nemmeno ascoltare la risposta e si appoggia sul cuscino iniziando a piangere.
"Ale ma che succede?!"
"Leo, ho fatto una sciocchezza"
Ale lo abbraccia e continua a piangere ancora più forte di prima.
"Ora vieni con me"
Ale si asciuga le lacrime e si fa guidare da Leo.

Leo la porta in un maneggio per fare una cavalcata al tramonto.
"Aspetta qui, vado a parlare con il titolare"
Dopo cinque minuti Leo torna e insieme iniziano a cavalcare. Dopo circa venti minuti Leo si dilegua e arriva a cavallo Saul.
"Cosa ci fai qui?"
"Volevo parlare con te"
"Io no, ciao"

Ale prende il cavallo e cerca di tornare al maneggio.
"Aia..."
Saul cade da cavallo e Ale tutta preoccupata, senza darlo a vedere, scende e li tende una mano per farlo alzare.
Lui, appena presa la mano, la tira verso di lui e sorride.
"Cosa c'è da sorridere? Ti sembra divertente?!"
"Si moltissimo. Perché fai quella faccia?"
"Non so più cosa mi succede, sono successe troppe cose quest'anno, però di una cosa sono sicura, non posso perdere anche te"
I due ragazzi si baciano profondamente e da quel momento si rendono conto che il loro è vero amore.

La vacanza si è finalmente conclusa e Ale è la persona più felice del mondo, con l'amore di Saul e il suo sogno che sta per realizzarsi. 

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