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«Pronto? Sei tu, Eren?»
«Armin! Sì, sono io... Come stai?» chiedo curioso e con quel leggero disagio di quando si parla nuovamente con qualcuno dopo tempo.
«Sono solo un po' raffreddato, ma per il resto tutto bene. Il mio futon è sempre con me a proteggermi dal male! Tu invece, che mi dici?» Dal tono, posso intuire che anche lui è emozionato: riesco ad immaginare i suoi occhioni blu che brillano, e il suo dolce sorriso. Talmente dolce per essere quello di un ragazzo. "Ma che pensieri sono mai questi?!"
«Ehi Eren, mi senti?»
«Si si. Scusami ma il mio cellulare non prende tanto bene, infatti non riesce neanche ad usare la videocamera per la videochiamata» mi giustifico con la prima scusa passata per la testa, realizzando solo in seguito del miscuglio di parole. «Anch'io sto bene, anche se qui in città...» sospiro «non è come da voi. Vorrei tanto rivedervi tutti»
«Oh, sarebbe fantastico» non so per quale motivo ma, nonostante l'entusiasmo, la sua voce sembra essere diventata un po' tesa.
«Che ne pensi se venissi a trovarvi durante le vacanze di primavera?» faccio una proposta molto azzardata: sarebbe un lungo viaggio, e neanche troppo economico, se devo essere sincero. «Ehm, beh... A me farebbe piacere, però sai, ognuno di noi  è impegnatissimo con lo studio. Con la scuola non si scherza» termina con una risatina nervosa. Non capisco, sembra che l'idea non gli piaccia del tutto, perché? Non sto insinuando che mi stia mentendo, credo solo che durante dei giorni di vacanza non rimangano l'intera giornata sui libri. Soprattutto Sasha e Connie. No, non ce li vedo proprio!
«Va bene, capisco. Non preoccuparti» lo tranquillizzo,
«Ok... Allora, adesso dovrei andare. Ci sentiamo presto!» conclude leggermente agitato,
«A presto, e saluta Mikasa da parte mia!» chiudo la chiamata. "Oddio, perché gli ho chiesto di salutarmi solo lei?" Potrei sembrare irrispettoso nei confronti degli altri, anche se so che Armin non avrà percepito ciò che gli ho detto nel modo sbagliato. In ogni caso c'era qualcosa che non andava. Troppa tensione da parte sua. Perché? Non è suo solito. Almeno sono consapevole che la sua vita prosegue bene, e sicuramente anche quella degli altri... spero.
Vado davanti al grande specchio da muro dell'ingresso e mi osservo: il mio sguardo fisso sulla mia figura, sembra allo stesso tempo non guardare nulla. Un po' come il cielo bianco, giusto? Mi dà l'impressione di essere in uno di quei video musicali tristi ma non troppo e con un bel significato dietro.
Comunque: domani, dopo scuola, chiamerò Mikasa. Non lo faccio oggi perché no, ho parlato con Armin, e direi che va più che bene.
"Oh, dato che in questo momento non ho nulla da fare, oltre che stare a fissare l'universo infinitamente pieno di galassie, potrei fare i compiti" decido di mettermi sotto con lo studio, anche solo per passare il tempo. Passata poco più di un'ora però, inizio a giocherellare con un tappo trovato sulla scrivania, così dimentico il mio principale obiettivo.

[Spazio autrice]
Buon dì~
Grazie per aver letto anche questo capitolo, spero vi abbia appagati!xD
Non potete capire quanto mi renda entusiasta ogni singolo voto e commento; sono molto importanti per me. Grazie per tutto il supporto che mi date e per tutte le belle coshe che mi scrivete.
Ti ringrazio, a te che sei ancora qui a leggere ciò che scrivo.
Alla prossima!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 24, 2018 ⏰

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