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"Harry, sono le 13, se hai finito d pulire i tavoli puoi andare" mi dice Louis mentre pulisce il bancone.
"Va bene signor Tomlinson"
"Basta Louis, signor Tomlinson mi fa sentire mio padre e vecchio" risponde facendo una smorfia buffa ma che lo fa anche sembrare più tenero.
"Va bene, Louis, grazie. Ci vediamo domani" e sorridendo mi dirigo verso lo spogliatoio per riporre nel mio armadietto il grembiule con il logo di Choklad e rimettere al loro posto i prodotti che ho usato per pulire.

Uscendo passo dal laboratorio della cucina per salutare Liam.
"Ciao Liam, ci vediamo domani e buon lavoro" lo saluto sorridendo.
"A domani e buon pomeriggio!" dice di rimando.

Mentre sono sull'autobus ripenso a questa mattina, mi aspettavo che Louis e Liam mi trattassero come se fossi feccia invece il biondo mi ha trattato come se fossimo amici e scherzava anche con me, Louis è stato gentile anche se distante ma sempre meglio delle scene che ha creato la mia mente sull'autobus mentre andavo alla cioccolateria.

"Allora? Com'è andata?"
"Ciao anche a te Zayn. È andata bene, sono stati molto gentili visto il motivo per cui sono finito a lavorare lì ma ti racconterò tutto quando torni. A che ora finisci oggi?"
"Sarò a casa verso le cinque visto che ho l'ultimo cliente alle quattro e questa sera ordiniamo cinese!" risponde dicendo le ultime parole come un ordine sapendo che non amo il cibo cinese e che proverei a dissuaderlo.
"Ok – dico ridendo – ti lascio tornare alla tua arte su pelle e vado a farmi la doccia prima di mettere qualcosa sotto i denti, ciao."

Dopo aver riattaccato mi dirigo in bagno e apro l'acqua nella doccia così che si scaldi mentre mi tolgo i vestiti e prendo quelli da casa dell'armadio nella mia camera.
Sentire l'acqua calda che mi rilassa i muscoli è il paradiso, comincio a insaponarmi il corpo e quando arrivo al mio uccello lo chiudo nella mia mano e comincio a muoverla dal basso verso l'alto immaginando che la mano non sia la mia, che sia più piccola e più morbida e automaticamente nella mia testa si forma l'immagine di Louis li con me nella doccia che ci tocchiamo, strofiniamo l'uno contro l'altro mentre ci baciamo.
Con quest'immagine nella mente lascio cadere la testa indietro e muovo la mano sempre più velocemente finchè non vengo contro la parete di vetro della doccia e mi appoggio al muro perché ormai le mie gambe faticano a sostenermi. "Cristo, non posso pensare a lui in questo modo, è il mio capo ed è troppo bello per essere gay." Penso fra me e me mentre regolarizzo il respiro e finisco di lavarmi.

CHOKLAD   (I° serie Amarci)Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz