Capitolo 19

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Ecco a voi il capitolo 19, l'ultimo capitolo <3 ci vediamo a fondo pagina per i saluti!

"Com'arriniesce, si cunta"

Palermo, piazza Cappuccini, dieci giugno 2015, ore diciotto. Era un pomeriggio caldo e afoso, com'era tipico del periodo.

Il suono di un organo riempì la piccola sala della chiesa, mentre un buon assortimento di gente aspettava vestita elegante l'arrivo della "sposa", Rosaria Badalamenti, la quale avrebbe preso in marito Frank Oswald Halloran, residente in Australia e di religione protestante.

Il giorno prima avevano presenziato a una piccola cerimonia a Villa Niscemi, un posto "beautiful" come ebbe a dire Tom, e voluto fortissimamente da Saverio, il padre di Rosy. Stava di fatto che Villa Niscemi era un posto sito poco dopo lo stadio e poco prima della Palazzina Cinese, dove si potevano anche fare matrimoni civili, e poi non era accessibile sempre al pubblico. Da notare come anche il nuovo amico di Elisa, Tanuccio, non perse tempo e a un certo punto disse "Cam'affari ca? S'hann'a maritare?" (1)

Elisa rise per tutto il tempo della cerimonia, ma ormai erano passate ventiquattro ore o quasi da allora e quindi la vicenda era stata dimenticata. Il fatto era che Tanuccio, come scoprì Calogero grazie alle sue nuove amicizie del Capo, faceva il ghiacciolaro (2) a tempo pieno allo stadio "Renzo Barbera" quando il Palermo giocava in casa, quindi il suo livello culturale era pari alla frase "Si tastano 'sti cosi belliii!" (3)

"Davvero?" chiese Iachino, sconvolto dalla rivelazione.

"Però, c'è anche la versione di Franco u vastasu (3) che sostiene che Tanuccio sia un nome falso e in realtà è figlio di boss mafiosi"

"Certo che la gente ne ha di fantasia" commentò Iachino.

"D'altra parte" s'intromise Sergio il milanese "come scoprire la verità? E chi dice che in realtà Franco il vastaso non sia lui stesso un capo decina, magari?"

Sia Iachino che Calogero guardarono disgustati il cugino.

"Tu ti guardi Squadra Antimafia, sicuro" dissero all'unisono, citando una serie tv abbastanza di moda in Italia.

"Ma è bellissimo! Non avete idea di quante parole ho imparato..."

"... Da gente che non è di Palermo. Amunì, zittuti, che sta uscendo mia sorella" disse Calogero, voltandosi per guardare Rosy.

Quest'ultima poteva essere anche giudicata un po' stracchiola, un po' spiccia, un po' anche traditrice della patria. Ma in quel momento non le si poteva imputare nulla: il fascino mediterraneo, il sorriso smagliante e il passo cadenzato ottenevano, sommati, una bellezza scultorea. Persino Saverio sembrava bellissimo in quel momento, cancellando idealmente il commento inopportuno di Tanuccio: "Talé cu c'è! O zzu Saverio, u panillaru ru Civico!" (4)

Anche Frank era raggiante, la sua bellezza australiana faceva invidia a tutte. Persino Elisa si scoprì un po' gelosa e invidiosa.

La cerimonia fu lunga ma piacevole, intervallata da alcuni intermezzi comici tipici del celebrante. Successivamente, ci fu il momento degli scambi degli anelli, in quei momenti i fazzoletti si sprecano sempre, a qualsiasi latitudine, e persino Saverio pianse, abbracciando la sorella Giovanna come mai aveva fatto in tutta la sua vita, nemmeno quando vivevano assieme come fratelli.

"Io Rosaria prendo te Frank come mio legittimo sposo"

"Me, Frank, prendo te, Rosaria come my sposa"

E scoppiò un applauso da record, che venne sentito... da nessuno, perché accanto alla piazza c'era uno spiazzale pieno di frasche inutili e privo di esseri umani. Inoltre, il fruttivendolo di fronte alla chiesa stava trattando con le signore stolite di turno.

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