Love me.

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Il trono del potere apparve al centro del salotto come un miraggio, un miracolo di Natale giunto a benedire quella casa per grazia divina. Pareva così comodo, caldo e soffice che i due ragazzini si paralizzarono sulla soglia della porta.

La percepivano tutti e due nell'aria, quella repentina e pesante tensione.

Si fissarono lentamente negli occhi, gli uni gli opposti degli altri.

Uno, due secondi. Allo scattare del terzo, i loro corpi balzarono in avanti come saette.

- La poltrona è mia!-

- No, è mia!-

Kageyama fu il primo a toccarla e a poggiarvi una gamba, contrastato però da Hinata che era stato più veloce ed aveva allungato la sua, bloccandogli i movimenti. Si fulminarono talmente con lo sguardo che persino il fuoco del caminetto parve bruciare con meno audacia di prima.

- Levati di mezzo, idiota.- sibilò il moretto con gli occhi sottili ed affilati come coltelli.

L'altro non si fece intimidire ed anzi, colse quella sfida con coraggio: - Levati di mezzo tu!-

Passarono la mezz'ora seguente a gridarsi addosso, spintonarsi, digrignare i denti ed affaticare i muscoli del viso dalla rabbia. Tutto, pur di ottenere il posto migliore dove passare il pomeriggio di Natale.

Quando Natsu si lamentò del baccano e coinvolse sua madre, quest'ultima intimò a Shouyou di lasciare la poltrona al loro ospite, sospirando poi di fronte al duro broncio del figlio.

- Un'altra vittoria per me.- sogghignò Tobio, sottolineando l'ovvio e compiacendosi dell'irritazione che faceva arrossire il volto del compagno.

Era piacevole e rilassante restare a guardare le fiamme scoppiettanti con una coperta addosso. Una sensazione che Kageyama non provava poi tanto spesso e che ormai aveva preso ad associare alla famiglia di Hinata, sempre così inspiegabilmente felice di vederlo ed accoglierlo. Il ragazzo abbassò lo sguardo e scorse il labbro dell'altro che si sporgeva in avanti con disappunto, mentre le sue braccia erano avvolte intorno alle ginocchia e gli occhi profondi si specchiavano nel fuoco, il loro elemento naturale.

Non seppe il motivo per cui immaginò che il corpo di Hinata potesse irradiare lo stesso calore proveniente dal caminetto senza bruciargli la pelle. Non seppe perché alzò gli occhi al cielo e mormorò:

- Puoi avere un po' di posto, se vuoi.-

Non seppe nemmeno perché Hinata cambiò atteggiamento così all'improvviso e fece un salto di gioia alla prospettiva di condividere la poltrona con lui, ma quando ebbe il piccoletto seduto in grembo che si strinse felicemente alla sua spalla e lo aiutò a sollevare la coperta per avvolgere entrambi, Kageyama pensò che non fosse importante chiederselo, quel perché.

Ciò che era importante era il gradevole nodo allo stomaco che lo colse alla sprovvista quando Hinata lo ringraziò con un sorriso. Importante era la facilità con cui un braccio gli circondò un fianco e importante era la morbidezza dei suoi capelli a contatto con la sua guancia stanca.

Persino Natsu non ebbe il cuore di svegliarli, quando li trovò placidamente addormentati con in volto l'espressione più pacifica del loro repertorio.


Quanto è bellina la mia amica Lio che mi fa le fanart belle per il mio compleanno (era a novembre btw) KJASHGK

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Quanto è bellina la mia amica Lio che mi fa le fanart belle per il mio compleanno (era a novembre btw) KJASHGK

Anyway, la raccolta natalizia è finita. Grazie per averla seguita... Tanto amore per tutti, tornerò! <3


Natale alla Karasuno!Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang