Talk with me

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Era il primo ritiro invernale a cui Kinoshita partecipava con quella squadra. Non che al primo anno ci fosse stata la possibilità di organizzarne uno; per lui rappresentava una novità. Poteva dirsi contento ... se non fosse che non riusciva a dormire.

Tirò l'ennesimo sospiro. Intorno a lui, gran parte dei suoi compagni di squadra ronfava beatamente, emettendo rumori gutturali e mugolii che di certo non conciliavano il sonno altrui. Se avesse saputo, avrebbe di sicuro trovato prima un modo di evitare quella situazione.

Era seduto contro il muro con le ginocchia al petto e dopo aver sbadigliato riportò lo sguardo sulla sua unica consolazione: gli infiniti fiocchi di neve bianca che cadevano in fretta dal cielo nero. Se si concentrava abbastanza, poteva sentire il sottile suono del vento che faceva del fenomeno una vera e propria bufera. Per fortuna c'era il doppio vetro della finestra a dividerlo dal gelo notturno.

Uno sbadiglio che poteva essere l'eco del suo agì sui suoi riflessi e Kinoshita sollevò gli occhi verso il centro della stanza.

- Sei sveglio anche tu ...?-

Quella voce lo fece rilassare di nuovo. Era quella che più gli aveva tenuto compagnia durante gli allenamenti e i suoi pomeriggi dedicati in generale alla pallavolo. Gli sorrise.

- Direi che non c'è molto da fare.- mormorò sospirando, mentre Narita si metteva a sedere.

Procedendo carponi, Kazuhito raggiunse l'amico e si sedette stancamente accanto a lui, imitandolo nella posizione. Hisashi se ne sentì rincuorato in qualche modo, anche se non sapeva il perché e non avrebbe mai avuto la necessità di chiederselo.

- Dici che domani smetterà?- chiese Narita, guardando fuori con espressione curiosa.

- Chissà. Se continua per tutta la notte, domani faremo meglio a nasconderci.-

- Battaglia a palle di neve, eh?-

- E chi resiste, con i compagni che ci ritroviamo?-

Entrambi lasciarono andare una risatina leggera. Non si erano mai trovati in disaccordo l'uno con l'altro, viaggiavano sulla stessa lunghezza d'onda e condividere quei commenti era diventato piacevolmente spontaneo.

- E' la prima volta.-

Narita si voltò a guardarlo, con un braccio sul ginocchio piegato e la mano che gli sorreggeva il capo: - Cosa?-

- Che resto sveglio a guardare la neve di notte.- spiegò Kinoshita senza ricambiare l'occhiata, rivolta invece al panorama affascinante che lo teneva lontano dal sonno.

Kazuhito restò in silenzio e per qualche istante rimase a guardarlo, rendendosi conto che era impossibile non notare quanto Kinoshita fosse ammaliato da quella bufera di neve. Un sorriso compiaciuto e intenerito comparve sul suo viso.

- Lo sai, io invece guardavo sempre la neve da piccolo.- esordì, portandosi con la schiena a toccare il muro alle sue spalle. - Qualche volta mi hanno anche ripreso.-

- Davvero?- incalzò Hisashi, stavolta girandosi e rivolgendo a lui la sua attenzione.

Fu naturale sfociare in un racconto, poi un altro e un altro ancora, mentre la neve imperterrita continuava a scendere, forse un po' più lenta.

Il mattino dopo, dormivano beati uno appoggiato alla spalla dell'altro, ma nessuno si soffermò a guardarli con curiosità o meraviglia, né andò a svegliarli. Era una visione troppo pacifica perché venisse scalfita.

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Allora. Loro hanno del potenziale, okay??

Natale alla Karasuno!Where stories live. Discover now