Cap 14

625 54 6
                                    

Non guardarmi

Non sentirmi

Non cercarmi

Ricordami 

************

- Non avresti dovuto - 

- Ho fatto solo il mio lavoro -

- Ci servivano vivi - 

Il licantropo si stava trattenendo solo perché colei che aveva davanti era la sua compagna altrimenti sarebbe già morta. 

Avevano assoluto bisogno di informazioni ed invece lei aveva ucciso le persone che potevano "aiutarli ". Non aveva minimamente pensato che sarebbero potuti essere utili per arrivare a capo di quelle invasioni.

- Non sapevano niente - lei continuava a rispondere come se la cosa non fosse di suo interesse, aveva semplicemente fatto quello che sapeva fare meglio: uccidere.

L'Alfa si girò si spalle stringendo le mani sulla poltrona del suo studio tanto forte da far scricchiolare il legno. 

- Non lo potevi sapere - la sua voce era uscita animalesca e forse troppo profonda per essere quella di un essere umano. Infatti i muscoli si stavano gonfiando pronti ad accogliere la trasformazione in lupo, gli occhi bruciavano nonostante le palpebre chiuse e denti affilati facevano capolino tra le labbra. 

- Non c'era bisogno di scoprirlo -

E quella frase fu seguita da un onda d'orto talmente forte che ruppe qualsiasi cosa di vetro ci fosse nella stanza, scheggiando persino gli antichi mobili in legno. Il potere della bestia era esploso come una bomba. 

L'aria frizzava densa di potere tanto che un umano avrebbe potuto percepirla.

Trevis era scattato in avanti ormai in balia della parte animale, aveva scavalcato la scrivania che li separava buttando a terra tutto ciò che c'era sopra. 

Ma di certo non si era aspettato una simile reazione da quell'amazzone. No, neanche pensandoci ore o giorni avrebbe potuto prevedere quello che invece era accaduto. 

La sua mente da licantropo non poteva concepirlo, le compagne avrebbero dovuto amare, calmare e curare i proprio compagni. Ma quella situazione era tutto fuorché una manifestazione del loro amore.

Un coltellino, fortunatamente non di argento, era stato conficcato appena sotto il cuore. Poteva sentirlo il freddo della lama proprio sotto il muscolo cardiaco. 

Con gli spalancati quasi a far uscire le pupille dalle orbite fece scorrere lo sguardo dal coltellino fino a quelli di Kaira. 

Nel suo sguardo non c'era niente se non il vuoto, ma un occhio più attento avrebbe di sicuro visto delle fiamme ardere come il fuoco dell'inferno. 

- Io so tutto - sfilò il coltellino dal petto e mentre la ferita si ricuciva il ticchettio di alcuni passi si allontanava fino ad annullarsi. 




Spazio autrice 

Ciao ragazze, spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto ( se si stellinate )  e se avete qualche considerazione da fare allora ditemelo nei commenti. Inoltre volevo augurarvi buon rientro a scuola nonostante sia già iniziata. Spero sia andato bene questo rientro traumatico, fortunatamente il mio è andato piuttosto bene . 

Vi auguro Buona Notte.

By By

Lalla





L'Hunter senza cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora