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Amico mio, accanto a te non ho nulla di cui scusarmi, nulla da cui difendermi, nulla da dimostrare: trovo la pace... Al di là delle mie parole maldestre tu riesci a vedere in me semplicemente l'uomo.
(Antoine de Saint-Exupery)
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<<Amen>>

Il sacerdote, un uomo canuto sui sessant'anni, terminò così la breve messa in onore di Bryan Montgomery.

Guardò avanti a sé e chiuse il vangelo, o qualsiasi libricino fosse quello che teneva tra le mani, e rivolse un sorriso commosso agli unici tre ragazzi presenti sul luogo: Miles e Allison davanti alla buca di circa due metri nella quale era stata riposta la bara - Aly aveva accompagnato il moro all'agenzia di onoranze funebri per aiutarlo con le cose burocratiche, benché entrambi fossero del tutto impreparati alla cosa e, soprattutto, senza molti soldi - e, poco più in là, appoggiato al tronco di un albero, Jayden.

La ragazza notò lo sguardo dell'uomo focalizzarsi oltre le sue spalle e, una volta giratasi, fu contenta di incrociare lo sguardo del biondo.

Gli sorrise dolcemente, prima di invitarlo, con un gesto della mano, ad avvicinarsi.

<<Miles, c'è anche Jayden>> sussurrò poi al moro di fianco a lei, il quale, pochi istanti prima che la messa finisse, le aveva preso la mano.
Il giovane, udendo quelle parole sollevò il capo, ancora chino sulla bara in legno scuro, e si voltò trovandosi davanti ad un Jayden in giacca e camicia nere.

Era molto elegante, al contrario di lui che indossava esattamente la stessa canottiera e gli stessi pantaloni prestatigli da Nonno Ben il giorno dell'accaduto. L'anziano avrebbe voluto che indossasse il suo vestito di nozze, almeno sarebbe stato un po' più consono, ma il bel morettino aveva rifiutato, sostenendo che servisse più a lui per il suo pranzo con i pensionati del circolo, organizzato ormai da più di due mesi. Ecco perché i signori Roberts non erano presenti al funerale. 

Sullivan si fermò a pochi passi da lui e prima di parlare lo guardò qualche secondo dritto negli occhi.

<<Condoglianze>> disse poi, trattenendo il respiro.

Gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo, quando in quella situazione tragica e disperata, c'era lui al posto di Miles.

Il più alto accennò un sorriso lieve, prima di lasciare le dita di Aly e allungare la mano verso il biondo.

Jayden, dapprima un poco perplesso e stupito, non tardò a stringerla.

<<Grazie per essere venuto>> mormorò il moro, mentre Allison osservava la scena con il cuore in gola.

Vedere i suoi due più cari amici stringersi la mano in segno di pace, o per lo meno tregua, era una sensazione stupenda.

<<So quello che provi, mi dispiace tanto>> rispose l'altro sinceramente.

<<No, a me dispiace. Scusa per quello che ti ho fatto passare in questi anni, per tutte le prese in giro, e soprattutto scusa per aver dubitato di te. Quando ho saputo quello che è successo a tuo fratello io...>>

<<...archiviamo tutto, scuse accettate>> lo interruppe Jay, lasciando poi la mano dalle dita lunghe e fredde.

Allison era orgogliosa di loro. Sapeva che invitare Jayden al funerale sarebbe stata un'ottima mossa per ristabilire l'ordine tra i due.

<<Pensavamo di andare a mangiare qualcosa, vuoi unirti a noi?>> domandò in seguito al migliore amico, dopo aver guardato i volti di entrambi.

Monterey {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora