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Le tartarughe non sono le più veloci tra gli animali, ma non si fermano fino a quando non raggiungono il proprio obiettivo.
(Anonimo)
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Le prime settimane di scuola erano volate, lasciando così che ottobre arrivasse portando con sé piogge, aria umida e giornate grigie, ma Allison era contenta, per quanto si possa, di passare tutte quelle mattine nell'edificio scolastico in compagnia di Jayden. In più aveva avuto modo di approfondire la conoscenza con Lynn, la ragazza che l'aveva aiutata ad orientarsi nelle due ore di detenzione il primo giorno di scuola, in quanto era nella sua stessa classe di informatica e di biologia. Ma se da un lato vi erano le cose positive, dall'altro vi erano quelle negative, difatti aveva scoperto che avrebbe condiviso ben tre materie con colui che sin dal suo arrivo era stato una palla al piede.

Tuttavia, quel giorno si svegliò euforica, primo, perché vi era un sole splendente, evento che non capitava da due settimane, secondo, perché l'insegnate di biologia, la professoressa McHill, aveva organizzato una piccola uscita in mattinata, da effettuarsi sulla spiaggia alla ricerca dei punti in cui alcune tartarughe marine avevano deposto le loro uova. Il compito dei ragazzi sarebbe stato quello di costruire recinzioni e cartelli per proteggere quei piccoli gusci bianchi e per avvertire i turisti che lì, non si poteva circolare.

<<Nonna, io vado>> esclamò la ragazza raggiungendo l'anziana in cucina. Quest'ultima era intenta a preparare una deliziosa torta dal profumo fruttato, e Allison non vedeva l'ora, una volta tornata a casa, di assaggiarne un pezzettino, o meglio anche due.

<<Oh, cara, certo vai pure. Vuoi che il nonno ti accompagni? Serve un'autorizzazione?>> chiese Nonna Rose guardando la nipote con occhi brillanti. Non averla vista per tanti anni le era mancato terribilmente, ed ora, averla lì sotto gli occhi giorno e notte, le riempiva il cuore di gioia.

<<L'hai già firmata, ricordi? La settimana scorsa>> la informò la ragazza.

La donna si batté una mano sulla fronte, macchiandosi così con qualcosa di appiccicoso e scuro, probabilmente marmellata, e si mise a ridere.

<<Hai ragione tesoro. Sai, settant'anni iniziano a farsi sentire>> mormorò, ritornando poi con le mani nell'impasto.

Una volta uscita di casa, Allison si avviò a passo spedito verso la zona balneare di Monterey chiamata Cliff Heaven, per via della lunga lingua di scogli che caratterizzava quella spiaggia. Era lì che si sarebbero dovuti incontrare tutti: lei, i suoi compagni e la professoressa McHill.

L'unica cosa che avrebbe reso quella giornata di studio e lavoro un po' deprimente, sarebbe stata la mancanza di Jay. Lui infatti non frequentava il corso di chimica e biologia, ma quello di arte e teatro, due materie che per Aly erano lontane anni luce dalla sua indole.

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<<Ciao Aly!>>

Erano circa dieci minuti che la giovane era arrivata sul luogo prestabilito, ma di Lynn, l'unica ragazza che conosceva abbastanza in quel corso, ancora nessuna traccia. Intorno a lei si erano formati due gruppetti di ragazzi, che lei battezzò come gruppo dei "Nerd" e gruppo dei "Badass". Difatti, il primo era composto da tre ragazzi ed una ragazza, rigorosamente con occhiali dalla montatura spessa e libri alla mano. L'altro, invece, era composto da cinque ragazzi intenti a chiacchierare di una festa a cui, probabilmente, avevano preso parte la sera prima. Allison notò che tra loro mancava qualcuno, qualcuno del suo corso che sperava non arrivasse.

Sentendosi chiamare si voltò di scatto, contenta di non dover più far finta di controllare qualcosa di inesistente sul cellulare, come una povera sfigata asociale.

Monterey {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora