25. Progetto di laurea

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Zora aspettò con impazienza che venisse il pomeriggio per incontrare Evander e presentargli il suo progetto. Sapeva di avere sottomano un progetto grandioso che, se si fosse rivelato veritiero, avrebbe potuto cambiare in buona parte le sorti del pianeta: secondo i suoi studi ed i suoi calcoli, era riuscita a scoprire un pianeta la cui intensa atmosfera, più densa di quella terrestre, prometteva una risorsa d'acqua di dimensioni colossali. E di acqua ce ne era assolutamente bisogno. Naturalmente, non poteva sapere con certezza se i suoi calcoli erano veri, ma un viaggetto dalle parti di quel pianeta valeva ben la pena farlo: c'era il rischio di entrare negli annales delle più grandi scoperte del secolo.
Zora non aveva scelto Evander solo perché era il più bravo ed aveva un punteggio da record, l'aveva scelto perché sapeva che lui avrebbe saputo prendere le decisioni più giuste in caso di pericolo, e l'atmosfera attorno al pianeta su cui volevano discendere comportava numerosi pericoli quasi completamenti ignoti.
Zora si fidava di Evander più di qualsiasi altro capitano che avesse conosciuto: sentiva una grande affinità con lui e era convinta che sarebbe stato più semplice mettere in piedi quella spedizione con Evander che con un altro.
In più, anche se era durata poco, gli era mancata la sua amicizia.
Adesso, c'era un'altra ragione per desiderare che Evander accettasse il suo progetto: voleva che Evander si innamorasse di Jayden e che Jayden smettesse di fingere di non essere innamorata di lui.
Zora li vedeva bene insieme, e sperava che Jayden avesse la possibilità di vivere la sua libertà nel migliore dei modi, almeno finché poteva.

Quel pomeriggio, Evander e Zora ci misero poco per ritornare amici come prima. Evander non aveva dimenticato che lei era sua sorella, e sentiva che avevano molto in comune e che, tutto sommato, si somigliavano parecchio. Zora, che non poteva sapere di avere di fronte suo fratello, sentiva quelle somiglianze come una coincidenza fortunata e sperava di sfruttarle per far sì che Evander si appassionasse al suo progetto. In fondo, quel progetto era grandioso e, sebbene apparisse particolarmente pericoloso ed incerto, un capitano avrebbe davvero fatto un affare, ad assicurarselo per primo. Zora gli disse senza mezzi termini che il motivo per cui aveva scelto lui era che sapeva che si sarebbe potuta fidare di lui in qualsiasi circostanza. Evander rispose che avrebbe fatto di tutto per meritare quella fiducia e che il progetto di Zora era il migliore di cui avesse sentito e che le era grato di averlo sottoposto a lui prima che a qualcun altro. In effetti, il fatto che a proporglielo fosse sua sorella e che, acquisendo Zora nel team, avrebbe avuto anche la possibilità di riallacciare i rapporti con Jayden, fu d'aiuto nella sua decisione di accettare il progetto. L'avrebbe accettato anche se fosse stato dieci volte meno buono di quello, ma il progetto di Zora era talmente superiore agli altri che l'avrebbe tenuto in considerazione anche se fosse venuto da Bonny Morton. Evander in realtà aveva aspettato a scegliere il terzo pilota e il ricercatore, nell'attesa di trovare il coraggio per chiederlo a Jayden e a Zora. Mai si sarebbe aspettato che sarebbero state loro a venire da lui. Erano ormai alcuni mesi che sentiva il bisogno di riallacciare i rapporti con loro: si era finalmente reso conto di che vuoto avrebbero lasciato in lui se, dopo essere usciti dall'accademia, si fossero completamente persi di vista. 

Ormai, la consapevolezza di quel vuoto aveva finito per aprirgli gli occhi: la profezia non aveva alcun valore, ma lui gliene stava dando fin troppo. Se avesse continuato a farsi deviare dalla profezia, avrebbe finito per perdere per causa sua anche l'amicizia di Jayden e di Zora, dopo aver già perso l'identità e la famiglia. Dopo che Zora ebbe finito di presentargli il progetto, si dilungarono parecchio riferendosi tutto ciò che era accaduto in quei due anni e mezzo in cui non si erano frequentati.

Continuarono a parlare per almeno due ore, prima di arrivare all'argomento Jayden, su cui incominciarono a farsi sentire dei vuoti di conversazione.
«Che fortuna, che tu non avessi ancora scelto il progetto» diceva Zora.
«La fortuna è mia, direi» rispondeva Evander.
«E che fortuna anche che ti mancasse un pilota, mi sarebbe dispiaciuto se non ci fosse stata Jayden con noi».
«Certo, so che siete amiche da sempre».
«Che assurda coincidenza che tu avessi solo tre piloti».
«Già, assurda».
«Volevo scusarmi con te per Jayden. Credeva che non saresti stato felice di averla nel team. Come mai? Cosa è successo fra voi?».
«Niente, non so proprio come mai lo pensasse».
«Forse è stato per come sono andate le cose quando tu avevi quel maestro endar...».
«Sì, può darsi».
Zora voleva spingere Evander a tradire un certo interesse per lei, ma non ci riuscì affatto.
Alla fine, Evander, per porre fine a quell'argomento che incominciava a metterlo di malumore e a farlo tornare nella fase malinconica, le chiese di incontrarsi per preparare la spedizione il giorno dopo.

Triplania- il predestinatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora