3 ( Nico )

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Dopo che Will se ne andò passai il pomeriggio sul letto a pensare a tutto quello che mi era capitato in questi ultimi anni e mi resi conto di averne passate parecchie.

La morte di mia sorella Bianca mi aveva portato a chiudermi a riccio, ferito da una promessa non mantenuta, anche se ora che sono più grande capisco che non è stata colpa di Percy.

Certo, il fatto che il mio genitore divino fosse una sorta di demone spaventoso non aiutava a relazionarmi con gli altri ragazzi qui al campo, ma già prima io non ero poi così attratto dalla vita sociale delle altre persone.

Gli unici amici veri che avevo, erano stati loro a prendere l'iniziativa di venire a parlare con me, mai il contrario.
Beh, non ero un tipo timido o altro solo che la gente aveva paura di me e io mi facevo sempre i fatti mia così ognuno per i cavoli suoi.

I miei pensieri sulla mia attiva vita sociale furono interrotti da qualcuno che bussava insistentemente alla porta.
<Avanti.> dissi innervosito, insomma bussa uno o due volte non venti di seguito, vi pare?

Entrò Percy Jackson, uno dei pochi a cui tenevo, in passato avevo avuto una cotta per lui, peccato che lui fosse il re degli etero e che stesse con una ragazza figlia di Atena, cioè Annabeth chase, la ragazza perfetta: bionda, carina magra ed intelligente.

Il suo cervello era paragonabile a Google mentre quello di Percy, emh, direi ad un bambino di tre anni che adora dipingere le mani e i vestiti di blu.
< Ciao Nico, girano voci che tu fossi in infermeria e volevo vedere se stavi bene.> disse con il suo solito tono gentile.

< Sto bene. Gli altri?> chiesi curioso, con il fatto che sono rinchiuso qua neanche fossi in prigione, per distrarmi farei di tutto.
< Se la cavano, Frank l'ho lasciato che si allenava con Jason mentre Annabeth credo stesse litigando con Piper, non ho capito però di cosa, le donne sono troppo complicate.>

"O forse è il tuo cervello figlio di Poseidone a ragionare in modo troppo semplice", ovviamente non glielo dissi nel viso, se no avrebbe fatto una faccia da cucciolo bastonato.

< E per l'orecchie e la coda? Qualcuno le ha notate?> domandò a voce troppo  alta per i miei gusti, insomma qualcuno l'avrebbe potuto sentire e da lì chissà che cosa sarebbe accaduto, preferivo che nessuno sapesse del mio piccolo segreto.

< No, Percy nessuno lo sa e vorrei che continuasse ad essere così.> risposi duro.
< Io lo so.> disse gongolando felice.
< Beh, non tutti entrano nelle cabine degli altri mentre si fanno il bagno.>
< La porta era aperta.> disse come se fosse una giustificazione plausibile.

< È uguale Percy, non si fa.> lo ripresi brontolandolo.
< Sì però dopo non l'ho più fatto. Comunque....> sussurrò qualcosa troppo piano per cui io non sentì la fine.
< Non ho sentito.>
< Ti fai accarezzare le orecchie, ti prego, ti prego.> disse come un bambino ecciato.

< Per la milionesima volta, NO, non sono una gatto, Jackson.> gli urlai contro.
< Sì, ma le orecchie e la coda da gatto ce l'hai, avanti, solo una volta.> mi implorò.
Capite adesso perché non volevo che tutto il campo lo venisse a sapere?

Perché sarei finito così con tutti, non ero un animale domestico e non volevo che la gente mi accarezzasse solo perché ci assomigliavo.
< Solo una volta e se lo dici a qualcuno, giuro che ti spedisco negli inferi a far compagnia a mio padre, capito?>

Percy annuì furiosamente felice, di poter finalmente toccare le mie vere orecchie da micio, essendo nere si confondono bene con i miei disordinati capelli riccioli corvini.

Mi levai le mollette in modo che si potessero muovere normalmente, di solito le tenevo libere solo quando ero in un posto sicuro, dove nessuno mi poteva vedere come la mia cabina, nessuno aveva sufficiente coraggio ad avicinarsi a lei.

Subito Percy infilò le mani tra i miei boccoli per cercare le orecchie ed una volta trovate prese ad accarezzarle e a massagiarle, tirandole anche un po', facendomi produrre uno strano suono infastidito.

< Lo sapevo che eri come i gattini, guarda soffi anche quando sei infastidito da qualcosa.> affermò ridendo.
< Zitto Jackson o non te le faccio più toccare.> risposi piccato.
< Ma io ti voglio bene.> disse facendo labbruccio.

< Io no.> e finì la frase con una linguaccia.
< Okay, adesso devo andare.>
Percy passò la mano tra i miei capelli un'ultima volta arruffandoli tutti.
Aprì la porta e fece per uscire, ma si fermò lì sulla soglia con la porta aperta.

< Posso chiederti solo un'altra cosa?> domandò incerto.
< Chiedi pure.>
< Perché non sono il tuo tipo?> chiese sempre preoccupato di una mia reazione e fa molto bene, infatti.
< Va via Percy!> gli urlo e detto questo gli lanciai dietro uno dei cuscini a cui sono appoggiato, colpendolo in pieno viso.

< Va bene, non ti arrabbiare, volevo solo un chiarimento.> disse da dietro la porta, chiusa ovviamente per ripararsi dai miei futuri attacchi.
Dopo poco sentì i suoi passi allontanarsi e sorrisi divertito, queste scenette capitavano spesso, soprattutto da quando avevo messo le cose in chiaro.

Mi alzai alla ricerca di uno specchio, non trovandolo entrai un po' in crisi.
"come avrei fatto ora a sistemarmi?"
Già avevo preso a farmi mille film mentali.
Sarebbe finita male, molto male.
Bussarono di nuovo e saltai velocemente sotto le coperte nel letto.

Vidi entrare Frank, Jason,Piper e Annabeth nel mentre rimasi completamente sotto le coperte per non farmi scoprire, mi parlarono di tutto quello che avevano fatto più o meno.
Alla fine se ne andarono tutti quanti, lasciandomi solo.

Nell'arco di quella giornata le visite finirono e l'unica compagnia che mi ritrovai ad avere furono i figli di Apollo che mi portarono il pranzo e la cena.
Ad un certo punto spensero tutte le luci, credo fosse il loro segnale per andare a dormire.

Mi ridistesi cercando di prendere sonno, ma non ci riuscivo in nessun modo.
All'improvviso quando mi trovavo nel dormi-veglia apparve una figura dalla porta che si avvicinò a me.

Non sentivo quello sconosciuto dai capelli biondi un pericolo, perciò non lo attaccai e quando si sdraiò nel letto accanto a me, finalmente riuscì a cadere nel mondo di Morfeo.

Neko-ginny
Chi sarà il biondo sconosciuto?

Ps: avete programmi per il fine settimana?

☆◇☆◇

Un Nico diversoWhere stories live. Discover now