Capitolo Otto

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-Mi sto calmando, sono calma- si passò le dita sulle tempie -Spiegami tutto e con tutto intendo ogni minimo ed insignificante particolare che potrebbe anche non interessarmi ma dimmelo lo stesso, va bene? - Emily annuì posando la teiera sul tavolo sedendosi.

La donna aspettò un istante mentre Evangeline portava nervosa la tazza alla bocca. Forse per merito della tisana di Emily o forse perché si era finalmente rassegnata alla sua perdita di senno, la ragazza parlò lenta e con la voce calma

-Ti lascio la possibilità di iniziare a raccontare quello che preferisci, non mi interessa cosa ma voglio che tu lo faccia. Quindi inizia a pensare e poi parla- la passiflora, l'iperico e il tiglio erano un trio forse anche troppo calmante e con un sapore non troppo gradevole ma in fin dei conti stavano funzionando visto che Evangeline era tornata più calma di prima, quasi assonnata.

-Sto attendendo, prima che finisca di bere voglio sapere tutto- continuò mentre versava del miele nella tazza con quel miscuglio verde ed erboso

-Come cominciare...- pensò ad alta voce la donna -Come cominciare...- proprio non sapeva da dove iniziare. Si era detta e ridetta quel discorso nella mente negli ultimi giorni ed ora non si ricordava più nulla, tutto quello che aveva pianificato di dire le sembrava stupido e senza senso.

Emily pensò e ripensò a come poter dire tutto alla ragazza ma nessuna idea che le veniva in mente le pareva accettabile. Alcuni pensieri le si formarono in testa ma anche le conseguenze di quelli ed erano proprio ciò che voleva evitare. Non poteva iniziare a parlare di sua madre dal nulla o sarebbe andata nuovamente in crisi ma non poteva nemmeno cancellarle la memoria di quel che era accaduto e che aveva visto pochi attimi prima. Dopo alcuni ed ultimi attimi d'attesa prese una decisione: Doveva restare calma e parlarne.

Iniziò dalla base, dalle radici della magia e le narrò la storia di quello che le pareva un mondo immaginario, frutto della fantasia di un bambino ma reale quanto lo era lei stessa e la sedia su cui era seduta.

-Ti sembrerà una cosa da pazzi, da visionari o da bambini quella che sto per raccontarti, ma devi sapere che mai ti mentirei- vi fu un momento di pausa in cui prese un respiro profondo ed iniziò a raccontare -Fin da quando l'uomo è stato creato la magia è sempre stata con lui, sua compagna e parte del suo corpo ma non era fatta per tutti. La magia è come un gene ereditario, può saltare delle generazioni, prendere persone a caso ed è così che iniziò. Pochi uomini ricevettero la magia mentre la maggior parte era solo in grado di vederla e di credere in essa ma senza mai praticarla. Con il passare degli anni e delle ere coloro che possedevano questo dono iniziarono ad evolversi. Chi la utilizzava sfruttando la forza della natura, chi si trasformò a causa di una maledizione posta avendo bisogno di sangue per vivere e chi cambiava addirittura aspetto grazie a questa. Per molti non era un dono ma era una maledizione. Molti magici provarono ad eliminarla dalle loro vite, a nasconderla anche a sé stessi e agli altri diventando finti comuni. Con il tempo i magici impararono a convivere con l'uomo comune, a tenere sotto controllo i bisogni che i loro corpi chiedevano a causa della magia e l'uomo imparò ad accettare la diversità che gli era stata data come compagnia. Iniziarono a crearsi i regni, le casate e le famiglie ma quando iniziarono le guerre per i territori gli uomini si resero conto che per vincere sull'avversario avevano bisogno della magia che loro non potevano avere. Si crearono delle alleanze con i magici ma questi non sapevano quello che i comuni avrebbero fatto di loro. Macchine da guerra, spietati ed esseri malvagi, ecco cosa furono costretti a diventare.Gruppi di ribelli tra i magici si formarono per impedire il loro completo asservimento, dovevano fermare le barbarie che venivano fatte ai loro compagni ma la magia non permetteva di far del male ad altri ma questi gruppi di ribelli soprannaturali, stanchi degli abusi subiti, tentarono di ribellarsi al volere stesso della magia praticandone una sua simile sfumatura ma molto più fredda e malvagia, una magia distruttiva. Quando queste nuove tecniche vennero create ed insegnate nulla accadde di buono. Lotte interne alle casate, distruzione di imperi e città portate al caos. L'era più buia nacque in quei giorni, in quei tempi così orribili e agli umani viene raccontata solo una parte di questa storia medievale. Quando le due razze che erano state create per vivere insieme arrivarono quasi all'estinzione Lui decise di intervenire, colui che li aveva creati mandando i suoi messaggeri a calmare e a trovare un modo per far tornare la pace. Lui fece scendere sulla terra gli angeli delle sue schiere, troppo luminosi e forti per poter essere combattuti e vennero ascoltati ed i patti rispettati.Per i magici venne creato un mondo parallelo, uguale in tutto e per tutto a quello in cui erano sempre esistiti. Un mondo privo di comuni, di non magici. Ma quando vennero minacciati di venire liberati da questa magia si ribellarono "perché toglierci l'unica cosa che abbiamo ora?", "Abbiamo dovuto abbandonare il mondo in cui siamo nati, perché dobbiamo perdere anche questo?" i magici chiesero pietà e giustizia e vennero ascoltati. Gli angeli più vicini a Lui trovarono la loro richiesta giusta e non li privarono della magia ma li sigillarono in quel mondo parallelo e nuovo. Le popolazioni si ristabilirono con il tempo, si crearono altri regni, altre famiglie e i tempi cambiarono e con il tempo anche i racconti sulla magia cambiarono e più passava il tempo meno si ricordava di questa, fino a che non sparì dalla terra-

-Aspetta, mi stai quindi mi stai dicendo che esiste un altro mondo? E tu vieni da lì? Gli angeli esistono davvero!? E i demoni? Loro non ci sono? - domandò curiosa e poco sicura la ragazzina lasciando prevalere la sua curiosità alla sua paura.

-Esiste un mondo parallelo, è vicinissimo e lo si può raggiungere attraverso dei portali che collegano questi mondi, li hanno creati i magici per potersi riunire alle loro famiglie di tanto in tanto. Vivevo lì quando ero giovane ma mi sono innamorata di un umano, l'ho seguito qua ma per mia sfortuna, noi magici abbiamo una vita molto più lunga di quella umana-

-Oh... mi spiace molto-

-Non preoccuparti, prima o poi ci riuniremo, lo sapevamo ma ora torniamo alle tue domande-riprese Emily -Gli angeli esistono e anche i demoni ma a quell'epoca Lucifero ancora non era caduto e non aveva ancora creato quell'altra grande frazione di mondo magico-

-Ed è vero che angeli e demoni non vanno d'accordo? - sembrava una bambina, così ingenua e curiosa

-Non si amano, diciamola così. Gli angeli non sono d'accordo con ciò che ha spinto Lucifero a ribellarsi e vice versa i demoni non comprendono l'amore che i celesti provano verso questa figura mai vista. Ci sono stati degli scontri tra le due fazioni, alcune si sono svolte anche qua sulla terra e sono state disastrose, eventi catastrofici e morti-

-E quindi tu cosa sei? -

-Giusto, bellissima domanda- in realtà si stava dimenticando di spiegarle le varie razze presenti nel mondo magico -Come hai visto prima ho una grande influenza sul mondo naturale, prendo forza dagli elementi ed in particolare dalla terra, sono una strega elementalista della terra ma non esistiamo solo noi, ci sono anche maghi, maghe, vampiri, muta-forma e siamo in troppi per ricordarli tutti-

-E gli angeli? Non escono dal loro regno per venire nel vostro mondo o nel nostro? -

-In questo mondo vengono spesso, i comuni hanno ancora bisogno di una guida perché non hanno una consapevolezza che i magici hanno ma nel magico non vengono quasi mai se non in caso di occasioni speciali come i giorni del Dio e della Dea, forze naturali create da Lui-

-Ancora non ci credo, mi sembra impossibile! Ho sempre sognato un mondo simile ed ora si avvera tutto, incredibile! Sto sognando e aia! - Emily le diede un pizzico ridendo

-Non stai affatto sognando se senti dolore e comunque è strano che tu abbia accettato tutto così, senza altre urla-

-Io avrei urlato ancora ma questo miscuglio di erbe mi ha calmata talmente tanto che tra poco mi mollano tutti i muscoli- rise leggermente -Ed io centro qualcosa con tutto questo? Con questo mondo magico? - quasi la scongiurò di dirle quello che voleva ma non sapeva che lei era ben altro che un comune magico.

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