4) PRIMI PENSIERI

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IT

Le settimane passarono in fretta, quella sera avrei voluto veramente tanto tenermi Bill ho scoperto che si chiama così, il suo Georgie galleggia già sotto con me e le altre vittime. Lo trovo incantevole e non lo avrei mangiato detto onestamente non so cosa mi prenda, penso di essere in isteria pre letargo, non mangerò per altri 27 anni è orribile ma almeno aspetterò nuove generazioni da mangiare, sia mai che i figli di quel moccioso finiscano sotto le mie lame potrei pagarla cara.
Mi passa per la testa l'idea di andare a trovare questa mia nuova ossessione ovvero il ragazzo, il leader, mi piace già solo perché è il capo uno che si fa rispettare e niente cavolate.
Mi tramuto in una delle tante paure del mondo e mi dirigo attraverso le tubature fognarie sotto la sua casa.
Per attirare la sua attenzione gli faccio vedere un ombra che lo condurrà a me, sento i suoi passi e dopo pochi minuti lo vedo è di fronte a me esattamente come quella sera, è molto carino a guardarlo bene non mi dispiace affatto. Ha paura di me e mi inizio ad odiare perché è la sensazione che do e non posso cambiarmi. Ha le lacrime agli occhi e i miei sono lucidi e di color azzurro naturale, sono straziato a vederlo così fragile e così vicino a me, vorrei potergli dire "va tutto bene, che mi dispiace, che non è colpa mia se devo uccidere dei bambini per sopravvivere e non è colpa mia se inizio a pensare solo a lui" ma non lo faccio rimango in silenzio, apro la bocca per proiettargli la voce, gli ultimi istanti di ricordo del suo fratellino ma mi dilania completamente, ficcandomi la lastra di metallo che teneva in mano nella mia gola facendomi sanguinare a flotti. Una lacrima mi riga il viso e in un sussurro nomino il suo nome "Bill"

IT -un amore mostruoso-Where stories live. Discover now