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Non ricordo l'ultima volta che mi sono svegliata così presto.

Scendo a chiamare il povero Tim per avere dell'acqua calda, devo fare un bagno, oggi devo essere perfetta.

Mi sento cosi felice, se potessi correrei fino a casa.

La porta del bagno si apre mentre il ragazzo ancora assonato prepara il bagno, aspetto che esca prima di spogliarmi.

Una volta finito torno in camera maledicendomi per non aver prese i miei abiti, ma dalla fretta me ne sono dimenticata. Guardo nella direzione del  letto, lui dorme ancora, noto i primi raggi di sole illuminare la stanza.
Prendo l'abito che mi ha regalato prima di indossarlo. Mi guardo allo specchio sentendo una strana sensazione. So che da un momento all'altro vedrò Paul, e con questo abito mi sento a disagio.

- Ti sta bene!- i miei pensieri sono interrotti dalla sua voce mentre e fermo sul ciglio della porta.
Lo guardo consapevole che ogni giorno il suo corpo e un richiamo pericoloso per me. E cosi perfetto quando si alza con il sorriso. Mi sento in imbarazzo a quelle parole, ma ancora di più quando lui si mette dietro di me per fermare i laccetti.

Dallo specchio noto il suo modo di guardarmi, sposta delicatamente i miei capelli di lato, mentre il mio corpo si bea di quel suo tocco.
Con lui è sempre così, delle forti scosse, dei brividi che mi creano una tempesta di emozioni mai provate fino ad ora.

- Sophia «il mio nome esce dalla sua bocca così dannatamente soave». Oggi faccio un passo verso di te. Mi fiderò di te. .. Non deludermi!- le sue parole sono un colpo diretto al cuore. Forse sono pazza, ma avrei preferito mille volte le sue urla, che sentire la sua supplica che ha spezzato il mio cuore.

Abbasso la sguardo per terra senza rispondere, mi sento strana, la mia gioia è stata interrotta dalle sue parole.

Lui si allontana da me una volta che qualcuno bussa alla porta.
La ragazza abbassa il suo sguardo appena si accorge di lui che la oltrepassa andando in direzione del bagno.

Mira ha fatto un ottimo lavoro, penso guardandomi allo specchio. A stento riuscivo a riconoscermi.

- Sophia sei bellissima- urla Wanna mentre Mark la aiuta a salire sul carro

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- Sophia sei bellissima- urla Wanna mentre Mark la aiuta a salire sul carro.
- Anche tu!- rispondo in imbarazzo visto che mi sento gli occhi di tutti addosso.
Sale anche il signor Jones, mentre io mi volto verso di lui che e rimasto fermo.

- Tu non vieni?- chiedo prima che Cole si avvicini a me.

- No Sophia vengo a riprendervi prima che il sole tramonti «il suo sguardo sembra dire molto. Non ci vuole tanto a capire che si sta davvero sforzando a lasciarmi andare da sola».
Ricordi le mie parole di prima?-  chiede mentre sfiora la mia mano. - Bene. Parti e stai attento a Wanna e alla tua Luna- aggiunge rivolto al vecchio.

Il carro parte, Wanna inizia a salutare il marito, i nostri occhi comunicano fra di loro senza bisogno di grande dimostrazioni.




Il viaggio passa in fretta tra i racconti del signor Jones e Wanna, ma l'ansia di quello che farò inizia a tramutarsi in paura.
Non ho paura di essere scoperta, ma paura di deluderlo, paura che dopo questo lui non mi guarderà più come oggi.

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