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Grazie mille per le 5000 visualizzazioni
È un traguardo che mai mi avrei immaginato di raggiungere e tutto questo è grazie a voi
So che è strano che io intervenga ad inizio capitolo,ma mi volevo scusare per la mia assenza e dedicarvi di cuore questo capitolo
A voi,tutti coloro che lo leggeranno ❤️



Continuo Flashback





"E' meglio per te che questa volta il numero sia giusto, Aaron." Dissi in modo burbero. 


"Hazza, rilassati. Non abbiamo provato poi tante volte." Si giustificò. 


"Venti." Risposi bruscamente. "Credevo fossi bravo in questo tipo di cose. Ti ci sono voluti in tutto tre minuti per trovare il numero e l'indirizzo di quella ragazza."  Non riuscii a trattenere una risata.




Aaron rimase in silenzio.  "Ti ricordi, quella con l'enorme..." 
"Lo so, lo so." Tagliò corto piuttosto scocciato.
"E credevo fossimo d'accordo sul fatto che non avremmo più parlato di quell'incidente." 




Avevo ancora il telefono attaccato all'orecchio quando tornai nella mia camera da letto, stringendo nella mano una tazza di tè.
Presi piccoli sorsi della bevanda bollente, fermando lo sguardo sulla bellezza ancora addormentata nel mio letto: il suo corpo ora era aggrovigliato nelle coperte. 




"Ce l'ho." Disse Aaron.  Dettò poi un numero che velocemente segnai. 




"Sei sicuro?"  Non avevo molta voglia di fare un'altra telefonata inutile. 



"Si, c'è scritto "Styles"nel database." Ci fu una pausa. "Hazza, mi devi un favore. Se mi beccano ad hackerare..."  "
"Amico, rilassati." Dissi utilizzando lo stesso tono che lui aveva usato prima. "Sappiamo entrambi che l'hai già fatto prima e che probabilmente lo farai di nuovo." 




"Questa è un'altra storia." Rispose, ma colsi una punta di ironia nella sua voce. 





Poggiai la tazza sul comodino accanto al letto, lanciando un'occhiata a Louis per assicurarmi che stesse bene prima di uscire dalla stanza e dirigermi verso la cucina.
Il mio nervosismo fu chiaro quando deglutii, e sapevo che Aaron se ne accorse. 



"Harry,buona fortuna." Disse a bassa voce, senza più alcun accenno di divertimento nella voce. 



"Grazie, Aaron." 






Attaccai il telefono, osservando in basso i numeri scarabocchiati sul pezzetto di carta.
Mi passai le dita tra i ricci disordinati, sfregandomi il viso con la mano.
Tutte le mie paure cominciarono a bombardarmi la mente: un rifiuto, la mia famiglia che non mi avrebbe voluto.
Ecco ciò di cui avevo più paura.
Credo che avevo rimandato tutto quel tempo perché una piccola parte di me sperava che loro mi avrebbero amorevolmente voluto di nuovo con loro. Ma sapevo che non era questo il caso.






Il mio cuore sussultò al pensiero che questa sarebbe potuta essere l'ultima volta che avrei parlato con loro.
Tuttavia mi obbligai a scacciare questo pensiero, prendendo un profondo respiro e componendo il numero sulla tastiera.   




Gemma's point Of view



Stavo aspettando che mia madre tornasse, essendo uscita per comprare qualcosa come delle buste di tè. Vagai senza meta per il salotto: lei teneva sempre la casa ordinata, e mi ricordai di quando sgridava costantemente Harry per fargli raccogliere i calzini sporchi dal tappeto mentre lui si lamentava.
Sorrisi debolmente quando il mio sguardo si spostò sulla fotografia che era sempre rimasta sul piccolo tavolino nell'angolo.
Eravamo io e Harry, i suoi capelli ricci erano scompigliati più del solito essendosi appena liberato dal mio strangolamento giocoso; entrambi sorridevamo alla macchina fotografica mentre mia madre scattava la foto.





Dark || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora