Eighty two.

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Federico era felice di essere riuscito ad avere un dialogo con il maggiore, nonostante questo gli avesse dimostrato di essersi dimenticato di cose per lui importanti, e di aver passato una bella serata insieme.
Per delle ore il biondo era, addirittura, riuscito a dimenticare Javier e tutte le brutte conseguenze che questo aveva portato e i danni che la loro relazione aveva subito.
Benjamin e Federico parlarono allegramente, come se non fosse mai successo nulla, anche se il moro di tanto in tanto sembrava spegnersi per poi fingere un sorriso e cambiare argomento, il più piccolo però non glielo fece pesare perché non voleva rovinare la serata.
Sul divano il più grande strinse l'altro tra le sue braccia mentre gli lasciava dei baci sulla fronte, anche se sembrava abbastanza pensieroso. Federico era felice di poter riabbracciare Benjamin e, per una volta, non doversi preoccupare di nulla. Fu ancora più felice quando il cellulare del moro squillò, riuscì a leggere sullo schermo il nome di Javier, ma Benjamin non rispose.
-"Preferisco parlare con te." Gli aveva detto Benjamin prima di baciarlo e stringerlo a lui.
Quella era la loro serata.

Quella notte Federico andò a dormire con il sorriso stampato sul volto, le braccia che avvolgevano il corpo caldo del moro e la speranza che tutto potesse migliorare, il suo sonno fu sereno e il suo risveglio altrettanto. L'indomani mattina al suo risveglio non trovò il moro nel letto ma non fu una sorpresa per lui, sapeva che l'altro aveva un servizio fotografico ma sarebbe arrivato in tempo per la festa alla redazione.
O almeno era quello che Federico credeva.

-"Ma dai Javier dici sul serio?" Rise il maggiore mentre camminava tra le strade di Boca.
-"Te lo juro!" Esclamò Javier, divertito, e si portò una mano sul cuore. "Quello scoiattolo era grande come un cane e voleva mangiare il mio panino!" Disse tra le risate.
Il cielo era buio dietro le grandi case di Boca Ratón, la luna brillava tra i rami delle palme e i lampioni illuminavano le piazze e le strade della bella città.
Benjamin quella mattina era uscito di casa di buon ora, non si era fermato neppure a fare colazione o a lasciare un bacio al biondo, per un servizio fotografico abbastanza importante, per tutto il giorno non aveva letto neppure uno dei vari messaggi che Federico gli aveva mandato perché non ne aveva voglia. All'uscita dal suo ufficio, diverse ore prima, si era ritrovato davanti Javier in tutta la sua bellezza e lui non era riuscito a non gettargli le braccia al collo e baciarlo.
-"Ti va di fare un giro?" Gli aveva chiesto Javier e lui non aveva esitato ad accettare. Dimenticando Federico.
-"Avrei voluto vederlo!" Rispose il moro e strinse la rosa rossa che l'altro gli aveva regalato. Il cellulare del ragazzo continuava a squillare nella tasca posteriore dei suoi pantaloni neri strappati sulle ginocchia ma lui lo ignorava.
-"Un giorno ti ci porterò, bizcochito." Sorrise l'uomo e gli scostò i capelli dal viso.
Benjamin si fermò davanti a lui e gli sorrise.
-"Me lo prometti?" Gli chiese.
-"Certo che te lo prometto." Replicò l'altro. "Ti porterò ovunque tu vorrai, ti porterò a conoscere il mondo." Sorrise.
-"Non vedo l'ora."
Javier gli sorrise e si guardò intorno, deluso di scoprire dove erano arrivati.
-"Forse è meglio che ti lasci qui." Disse. "Non mi sembra il caso di accompagnarti fin fuori casa sapendo che potrebbe esserci Federico." Aggiunse.
Il moro sbuffò deluso e gli gettò le braccia al collo.
-"Va bene." Rispose. "Accetto però solo se mi dai un bacio." Disse.
Javier gli circondò la vita con le braccia e gli morse il labbro inferiore.
-"Tutti quello che vuoi, mio principe."

-"Federico sono a casa!" Urlò il maggiore quando chiuse la porta alle sue spalle.
Le luci della casa al piano inferiore erano quasi tutte accese, la macchina di Federico era nel viale d'ingresso e un buon profumino invadeva la casa.
Benjamin canticchiava allegro e accarezzava i petali della rosa che stringeva tra le mani, quando entrò in salotto e urlò dallo spavento.
-"Federico!" Urlò spaventato il maggiore e si portò una mano sul cuore che batteva all'impazzata. "Mi hai fatto spaventare!" Aggiunse. "Che cosa ci fai fermo qui in silenzio?" Gli chiese.
Federico era seduto sul piccolo tavolo davanti al divano, gli occhi privi di emozioni e i pugni serrati.
-"Sono diventato tanti brutto da far paura?" Replicò Federico, con tono piatto. "Eppure ieri mi hai detto che sono bellissimo." Aggiunse.
-"Non mi aspettavo di trovarti qui, immobile, ma sai che sei bellissimo."
-"Non abbastanza però affinché ti ricordi di me e degli impegni che prendi con me."
Il moro aggrottò la fronte e si avvicinò a lui.
-"Di che cosa stai parlando?" Gli chiese e il suo sguardo ricadde sull'abbigliamento del minore. Era ben vestito. Camicia bianca e un pantalone nero.
"La festa in redazione!" Si ricordò il moro e si maledì mentalmente per essersene ricordato.
-"Federico, m- mi dispiace..."
Il più piccolo rise sarcastico e scosse la testa.
-"Ti ho aspettato fino a questo momento." Disse. "Dopo i primi cinque minuti di ritardo ho pensato che mi stessi comprando dei fiori per congratularti con me. Dopo dieci minuti ho pensato che ci fosse molto caos in città. Dopo quindici minuti ho pensato che il servizio fotografico si fosse protratto per molto tempo. Dopo mezz'ora speravo che tu mi chiamassi per darmi una spiegazione ma non l'hai fatto.
Dopo un'ora ho chiamato il mio capo e mi sono inventato una scusa, gli ho detto che a pranzo avevamo mangiato del pesce e che forse era avariato perché io non mi sentivo bene, lui mi ha detto che era dispiaciuto che io non ci fossi perché era la mia festa. Lui era dispiaciuto e si è preoccupato per me, lui che non mi deve niente, mentre tu mi hai ignorato." Continuò a parlare il più piccolo con tono freddo e lo sguardo perso nel vuoto. "Mi ha anche detto che mi avevano organizzato una sorpresa ma, ovviamente la rimanderanno a dopo le vacanze. Quelle vacanze a cui io ho rinunciato perché tu devi lavorare. Quelle vacanze che avevamo già programmato ma a cui ho rinunciato perché volevo starti accanto." Concluse. "Ora non dirmi che ti dispiace, Benjamin, perché delle tue scuse non me ne frega un cazzo!" Ringhiò e serrò i pugni, alzandosi in piedi.
Benjamin comprese quanto l'altro fosse deluso e anche arrabbiato, gli aveva promesso che lo avrebbe accompagnato ma invece lui aveva preferito stare con Javier.
-"Federico io sono davvero dispiaciuto, mi era totalmente passato in mente." Disse. "Avresti potuto chiamarmi."
-"Io ti ho chiamato, almeno un centinaio di volte ma tu non mi hai risposto." Replicò il biondo e assottigliò gli occhi. "Sei stato bene con Javier? Bella rosa, complimenti." Aggiunse e guardò il fiore tra le mani dell'altro.
Il più grande strinse il fiore, prima di lasciarlo cadere.
-"Sei arrabbiato?"
-"Sono deluso." Rispose il minore. "Sono stanco e deluso." Aggiunse. "Come siamo arrivati a questo punto?"
In quel momento il maggiore riuscì a vedere quanto l'altro fosse stanco, stanco di litigare con lui e vederlo allontanarsi.
Il minore sospirò e si lasciò cadere sul divano.
-"Noi stavamo bene insieme, stavamo bene per davvero." Disse Federico. "È stata colpa mia o colpa tua?" Aggiunse. "O forse è solo stato il destino?"
Il moro si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla.
-"Il nostro amore era vero, Federico." Disse. "Era vero."
-"L'amore, però, anche se vero non è sempre giusto." Replicò Federico e abbassò lo sguardo. Subito dopo però il ragazzo si rese conto delle parole dette dall'altro e alzò lo sguardo che sembrava voler bruciare l'altro. "Era Benjamin?" Chiese. "Hai detto era?" Aggiunse. "Ora non più?"
Il più grande sgranò gli occhi e indietreggiò quasi impaurito, il suo cuore iniziò a battere all'impazzata. Non era pronto a quella discussione.
-"Benjamin." Lo chiamò Federico, con tono fermo. "Ora ti farò una domanda e tu mi risponderai, o ti giuro che sarà l'ultima volta che mi vedrai." Disse. "Tu mi ami?"
-"I- io non lo so..."

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Ehi🎈
Ancora una volta vi ringrazio per le visualizzazioni, siamo a settantotto mila e io stento a crederci, questa storia sta per finire e sono felice di notare che continua a crescere tanto rapidamente. Grazie di cuore💕
Benjamin e Federico hanno sempre più conflitti, il moro si è anche dimenticato dei suoi impegni con il più piccolo e ha dei dubbi sul suo amore verso questo. Che cosa succederà? Benjamin partirà con Javier o no?
Vi ricordo che questa storia è social e se vi va potete seguire i personaggi sui loro vari profili, il nick Twitter di Benjamin è @bbenjaminm mentre quello Instagram @xben93, anche Federico ora ha Twitter è il suo nick è @fvedericor mentre su Instagram il suo nick è @ricxo94, mentre quelli dei loro amici, sempre su Instagram, sono @http.daphnex e @trexvor91, il nick Instagram di Javier invece è @jxavierramxirez se vi va potete seguirli e sapere che cosa succede quotidianamente nella loro vita, man mano che entreranno altri personaggi a far parte delle storia vi lascerò i loro nick.
Se volete entrare nel gruppo whatsapp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Se vi va potete commentare questa storia su Twitter usando l'hashtag #MarriedFenji, mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovare su Twitter come @fvedericoshvrt e su Instagram come @/fixhvrtx.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Married? || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora