Sixty.

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-"Benjamin!"
Era una voce maschile, forte e con un accento  molte simile a quello di Benjamin, argentino.
I due ragazzi, simultaneamente, si voltarono e il biondo aggrottò la fronte mentre il moro spalancò la bocca.
Un uomo, visibilmente più grande di loro, stava camminando a passo svelto verso di lui, quasi sembrava stesse correndo, i capelli corti ma folti di un colore scuro con delle sfumature più chiare gli danzavano davanti agli occhi chiari. A prima vista sembrava poco più alto di Federico, il corpo muscoloso, il colorito della pelle poco più scuro di quello del biondo, un accenno di barba copriva il volto maturo e incorniciava le labbra poco carnose.
Sembrava davvero bello.
-"Benjamin!" Gridò nuovamente lo sconosciuto quando fu più vicino.
Benjamin si allontanò dal biondo e mosse qualche passo nella direzione di quell'uomo. L'espressione confusa stava pian piano diventando un radioso sorriso.
-"Javier!" Urlò felice Benjamin quando questo fu a pochi passi da lui.
Lo sconosciuto spalancò le braccia muscolose e il più grande non perse tempo nel gettarsi tra queste. L'uomo gli stampò da prima un bacio tra sulla tempia, prima di prenderlo di peso e stringerlo contro il suo corpo.
Quel che succede dopo Federico non lo seppe definire, non sapeva chi fosse quel tipo.
Sapeva però che stava baciando Benjamin.
Il biondo sentì la testa girargli vorticosamente, forse per il caldo o forse per la visuale che aveva davanti, dovette appoggiarsi ad uno degli alberi dietro di lui per evitare di cadere sull'asfalto bollente.
Le mani di quello sconosciuto erano fosse sulle guance di Benjamin, le sue labbra si muovevano contro quelle del moro come se le conoscessero alla perfezione, il moro in un primo momento sembrava volersi ritirare ma in quell'istante sembrava felice di quel contatto. Quel contatto con uno sconosciuto.
-"B- Benjamin..." Federico, da qualche parte dentro di lui, trovò la voce sufficiente per chiamare l'altro e cercare di attirare la sua attenzione in qualche modo, nonostante fosse poco più alta di un sussurro. Sembro bastare, però, perché il moro si staccò da quell'uomo come se quel contatto iniziasse a bruciarlo e si voltò verso il biondo, con un'espressione del tutto imbarazzata.
-"Bimbo." Disse il moro, con un sorriso tirato appena comparso sul volto, e andò da lui per cingergli la vita con un braccio. Il volto di Federico era sbiancato, la testa continuava a girargli ma in quel momento non gradiva la presa del moro su di lui, voleva solo una spiegazione. "Ti senti bene?" Gli chiese e gli scostò i capelli biondi sfuggiti dal cappello rosso.
Il più piccolo ingoiò a vuoto e, involontariamente, strinse la mano sulla spalla nuda del moro per darsi un sostengo. In quel momento anche la sua sottile canotta bianca sembrava che lo stesse opprimendo.
-"C- chi è l- lui?" Chiese balbettando il ragazzo e, con mano tremante, alzò l'indice per indicare l'uomo ferma davanti a loro che li osservava attentamente.
-"Podría hacerte la misma pregunta, rubio." Rispose l'uomo e incrociò le braccia al petto coperte da una t-shirt a mezze maniche nera, decisamente aderente. "Rubio teñido mal además." Aggiunse mentre guardava i capelli del biondo.
Benjamin schioccò un'occhiataccia all'uomo, prima di tornare a concentrarsi sul biondo che non aveva capito neppure una parola.
-"Lui è Javier." Disse Benjamin e strinse di più la vita del minore. "Javier Ramírez."
-"E dovrebbe dirmi qualcosa il suo nome?" Chiese il biondo, la testa iniziava a dolergli in modo esagerato.
-"Beh, vedi lui è..."
-"Io sono il suo ragazzo." Disse l'uomo e, con un sorriso soddisfatto, si avvicinò ai due.
Federico in quel momento sentì la terra svanire definitivamente da sotto i suoi piedi, così come anche l'aria, il suo respiro iniziò a farsi più pesante e dovette reggersi al moro per non crollare. Il ragazzo tentò di aprire bocca per replicare ma, per fortuna, il più grande lo precedette.
-"Il mio ex ragazzo." Precisò il più grande e si affrettò a stringere il biondo che gli stava scivolando tra le mani. "Va tutto bene, piccolino, va tutto bene." Gli sussurrò e gli stampò un bacio sulla guancia pallida e calda.
-"Beh lo sono stato per molto tempo." Replicò Javier. "Quindi è come se lo fossi ancora." Aggiunse, lui non parlava chiaramente come Benjamin, il suo accento era molto più marcato.
-"Anch'io mi sono travestito da Superman per due anni consecutivi ma non per questo mi cambio in cabine rosse o salvo il mondo." Commentò Federico con tono acido.
Il moro non poté reprimere una piccola risata ma smise subito quando vide l'occhiataccia di Javier.
-"Javier sai che è finita tra di noi." Gli disse. "Che cosa ci fai qui?" Gli chiese dopo poco.
Javier lo raggiunse e gli prese la mano, quella che non reggeva il biondo.
-"Sono qui per te, Benjamin." Disse e al biondo sembrava una dichiarazione d'amore in piena regola. "Non potevo sopportare l'idea di perderti." Aggiunse. "Non senza parlare con te e chiarire tutto ciò che è successo tra di noi." Concluse.
Lo sguardo di Federico si spostava tra il moro e quello sconosciuto, osservava gli occhi sinceri dell'uomo e l'espressione confusa del moro.
-"Vuoi parlare con me?" Gli chiese il moro e l'altro annuì. "Va bene, parleremo, non ora però."
L'uomo annuì e lasciò la mano del ragazzo.
-"Starò per un periodo qui a Boca, mi serviranno però dei giorni per sistemarmi."
-"D'accordo." Rispose Benjamin. "Parleremo quando ti sarai sistemato."

Dopo l'incontro con Javier, Federico, era voluto tornare a casa e per tutto il viaggio di ritorno, durato circa mezz'ora, non aveva aperto bocca nonostante il moro continuasse a fargli domande o a parlare delle cose più assurde. Quando i due giunsero a casa il biondo andò dritto in salotto e si sdraiò sul divano, la testa gli doleva in modo esagerato e continuava a pensare a ciò che era successo.
Chi era quel tipo e perché baciava Benjamin in quel modo?
-"Federico?" La voce del maggiore giunse leggera alle orecchie di Federico che sospirò.
-"Ti ascolto." Disse Federico, gli occhi chiusi e una mano sulla fronte imperlata di sudore, aveva gettato il cappello sul mobile all'ingresso non appena era entrato.
Il moro lo raggiunse e si sedette sul divano, sistemandosi le gambe di Federico sulle sue.
-"Javier è il mio ex ragazzo, siamo stati insieme per quasi sei anni."
-"Sembra mio nonno."
-"Ha solo 34 anni ed è davvero un bell'uomo, non puoi negarlo." Rispose il moro.
-"Troverei più affascinante e mascolina Madison con i capelli tagliati e una tuta da basket." Replicò il più piccolo e l'altro alzò gli occhi al cielo. "Sei anni sono davvero molti però..." Sussurrò dopo poco.
-"Quasi sei anni." Lo corresse Benjamin, nel tentativo di farlo sentire meglio. "E come è finita li ha buttati tutti all'aria."
-"Com'è finita?" Gli chiese il biondo. "Anzi raccontami tutta la storia, dall'inizio."
Il più grande annuì e iniziò a parlare.
-"Ho conosciuto Javier quando avevo 17 anni, in pochi sapevano della mia omosessualità perché ancora non mi sentivo a mio agio per via della mia famiglia." Iniziò a raccontare. "L'ho conosciuto al supermercato, lui si era trasferito da poco a Buenos Aires e mi chiese dove si trovasse la pasta, io lo accompagnai e lui si presentò. Il giorno dopo tornai al supermercato e lo rividi e anche quello dopo, dopo dieci giorni gli chiesi che cosa ci facesse sempre lì e lui mi rispose che mi aspettava.
Iniziammo ad uscire e l'intesa tra di noi era davvero tante, io non ero esperto in queste cose ma lui sì, aveva dieci anni più da me e molta più esperienza eppure sembrava attratto da me.
Dopo più o meno un mese ci siamo fidanzati, le cose tra di noi andavano bene e grazie a lui ho avuto il coraggio di vivere bene la mia sessualità e affrontare i miei genitori, per un periodo ho anche vissuto a casa sua quando mio padre mi ha cacciato." Continuò a raccontare il ragazzo. "È andato tutto abbastanza bene fino a nostro quinto anniversario, quando ho scoperto che all'inizio della nostra relazione lui era fidanzato e che in quegli anni mi aveva tradito ripetutamente - una nota di tristezza comparve nella voce del moro - nonostante dicesse di amarmi.
Per mesi abbiamo cercato di recuperare il rapporto ma ormai era tutto finito, io non mi fidavo più di lui e delle sue promesse, così l'ho lasciato e ho cercato di dimenticarlo.
Ci siamo lasciati circa un anno fa." Concluse.
Federico aveva ascoltato attentamente ogni parola del moro e quando aveva scoperto il perché della loro rottura si era sentito in colpa. Anche lui l'aveva tradito. Anche loro si sarebbero lasciati? Benjamin si fidava ancora di lui?
-"Federico ti prego, non pensare che sia lo stesso per noi." Disse il maggiore come se lo avesse letto nel pensiero e gli mise una mano sopra la coscia. "Tu non mi hai mai fatto promesse e i contesti sono totalmente diversi.
Noi non ci lasceremo." Aggiunse.
Federico annuì poco convinto ma si costrinse a credere a quelle parole.
-"Lo ami ancora?" Gli chiese, gli occhi fissi su quello del moro.
Benjamin scosse la testa e fece salire la mano per trovare quella del minore.
-"No, niño." Disse. "Io amo te." Aggiunse. "Non lui."

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Anche Javier ha Instagram e il suo nick è @jxavierramxirez

Married? || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora