Shakespeare in the park

Začít od začátku
                                    

Lei, incredibilmente, scosse la testa. "No. Mi devo essere persa qualcosa."

Carter tirò un sospiro di sollievo. Forse si stava fasciando troppo la testa.

Sentì, senza attenderselo, la mano presa da una stretta discreta. Era stata Monique che aveva allungato la sua per allacciarla a quella dell'uomo, discretamente, guardando in avanti. L'avvocato si rese conto che erano anni che non camminava per strada mano nella mano con qualcuno. Si sentiva piuttosto impacciato, ma si limitò a non fare niente. Lasciò che accadesse, così quando furono arrivati nei pressi del teatro erano ancora stretti così.

"Ti... Ti dispiace se aggiriamo un attimo la platea e cerco Jason per un saluto?" domandò Carter, prima di prendere i posti.

"No, anzi, vengo con te, così me lo presenti" sorrise pacifica Monique, propositiva. L'uomo non si era aspettato del tutto questo atteggiamento convinto, ma non gli parve una richiesta assurda. Solo, avvertì la sensazione del cuore in gola. Una parte di lui avrebbe voluto tirarsi indietro. Invece, procedette come se niente fosse.

Non trovò però subito Jason, nella marea di persone in costume.

Fu lui, invece, a vedere Carter, e si illuminò un momento prima di accorgersi che era mano nella mano con una donna; allora, ebbe un istante di esitazione. Stava parlando ancora con Tracey e Peter, accanto alla striscia di plastica che circondava il backstage, e l'hair stylist si avvide della sua distrazione.

"Che c'è? Hai visto qualcuno?"

Imbambolato a fissare Carter e Monique, Jason trasalì. Si risvegliò dal suo torpore: "Oh, sì... Un amico." Cominciò a sbracciarsi. "Ehi! Carter! Sono qua!"

L'avvocato riconobbe la sua voce, ma quando guardò in quella direzione credette di essersi sbagliato: poi però capì il suo errore, non doveva aspettarsi di trovare Jason con il suo aspetto solito. Era invece in abiti d'epoca, indossava una parrucca che rendeva i suoi capelli una coda lunga di colore più chiaro del suo naturale, e anche il viso era pesantemente truccato. Sembrava pronto per una festa in maschera. Solo gli occhi azzurri spiccavano nell'insieme e quelli erano, decisamente, i suoi.

Così si avvicinò all'attore e agli altri due uomini che erano con lui. Poté solo commentare: "Però! Che trasformazione!"

Jason vide la sua fronte aggrottata e arrossì nascosto dal trucco. Guardò per un secondo la donna che non conosceva e che era per mano di Carter e poi, di fretta, fece le presentazioni, rivolgendosi a un Tracey e a un Peter che ora erano in trance al suo posto. "Ehm... Carter, ti presento un mio collega, Tracey Orange, si occupa dei... Beh... Delle parrucche." Tossicchiò, a disagio: "E questo è Peter, il suo ragazzo."

Notò la donna con Carter che trasecolava sorpresa per quell'informazione; poi ella si ricompose e allungò una mano verso Jason, visto che il compagno non diceva niente. "Salve. Io sono Monique, è un piacere conoscerti." Strinse la mano pure agli altri due, sorridendo. "Non vedo l'ora di assistere allo spettacolo."

"Monique è una vera appassionata... A differenza di me, non so quasi niente" commentò Carter per riempire il silenzio.

Cercando di fare amicizia, Monique chiese a Jason: "Che personaggio interpreterai?"

"Il duca... Orsino" rispose, quasi con vergogna.

Carter lesse ammirazione sul volto della donna. "Wow. Il protagonista! Beh, in effetti, hai molta presenza scenica, si vede."

"Grazie... Ma... Spero di rendere altrettanto sul palco" rispose Jason.

"Marshall non c'è?" si inserì Carter, a sorpresa.

I rovi della lunaKde žijí příběhy. Začni objevovat