Seconda Prova #2

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@Eternity_Hook

Coppia: Emil Nekola x Michele Crispino (Yuri on Ice)

Titolo originale: Into you

Parole totali: 2792

Rating: arancione



Into you

Nella vita capita spesso di fare decisioni troppo avventate o sbagliate, ma il detto dice che "è meglio accorgersene tardi che mai ". Già, per molti può essere questa la prospettiva, ma bisogna tener conto che non tutti riescono ad uscire da un errore così facilmente, perché oramai vi perseguiterà per sempre, soprattutto se è stato uno di quegli errori cui ci si prova gusto a commetterli, nella quale lì per lì non si riesce a comprendere la gravità della situazione, ma quando si capirà, sarà oramai troppo tardi.

Supponiamo che un qualcosa, il quale agli occhi altrui può apparire micidiale, può significare per te un qualcosa di cui non riesci a farne a meno, e non sto parlando mica di droga o alcool. Semplicemente di un peccato di lussuria, ma questa lussuria l'ho vissuta come un normale minorenne alla scoperta di nuove esperienze, nuovi istinti, tutto ciò che poteva ancora essergli sconosciuto ed occulto. Delle volte, pareva così disgustoso che per poco non abbandonai l'attività -per così dire. Tuttavia, finivo sempre per ricominciare da capo: un night-club, una camera, una persona, e si dava inizio alle danze. Non sono mai stato un tipo dalla mentalità chiusa, amavo sperimentare se sapevo che tale esperienza mi avrebbe soddisfatto. Fu per tale ragione che compresi di essere molto fluido per quanto riguardava la sessualità. Con le donne ero sempre il dominante, con gli uomini...dipendeva.

Ammetto che è stato soddisfacente fottermi una donna, ma con gli uomini non posso certo negare di averne tratto un po' di piacimento nel farlo in ambedue i ruoli. Ed ecco che giungo al punto cruciale, si tratta della mia situazione attuale. Diciamo che, da cinque mesi a questa parte, non sono riuscito a togliere gli occhi di dosso ad un curioso tizio che ho incontrato una sera in un night-club nel pieno di una sbronza. Una parola tira l'altra, un aiuto per trasportarlo nel bagno degli uomini più vicino ed ecco che tra noi è scoccata subito una scintilla, -ma non quel tipo di scintilla in cui, personalmente, avevo sperato. Per almeno qualche pomeriggio avevo cominciato a chiedermi come sarebbe stato avere un rapporto con quel ragazzo. Lo so, potrei sembrare un malato pervertito il cui divertimento è quello di sbattersi le persone a destra e a manca per poi non ricordarne neanche più i nomi, incentivando addirittura le persone a basarsi sul tipico stereotipo dell'italiano pasta e mandolino.

Una curiosità? Non l'ho neppure mai sopportata la pasta da quando ero piccolo! Che orgoglio d'italiano che sono ah, ah... Ma tornando a me, da quella sera non sono più stato in grado di riprendere possesso della mia quotidianità, non avevo altro nella testa se non lui, Emil, un ragazzo di pressoché diciannove anni dai bislacchi e scarmigliati capelli biondo paglia, con una scia di ispida barba che partiva dalle basette e raggiungeva il mento e un'impercettibile peluria anche sotto il naso. Non ho mai sopportato la barba, né su di me né su gli altri, ma quella di Emil era unica sul suo chiaro volto contrariamente al mio fin troppo esotico e liscio. Devo parlare anche del suo magnetico sguardo? Parliamone: grandi occhi con incastonati all'interno due bellissimi zaffiri dalle mille sfumature che incontrano le luci più belle, uno sguardo dalle incommensurabili sfaccettature poiché l'ho visto trasformarsi ogni volta che cambiava espressione. Non ho mai dimenticato come la determinazione ardeva attraverso i suoi occhi o quando trasmettevano palese maliziosità.

Non ho mai avuto modo di poterlo stringere tra le braccia, di guardarlo intensamente, di scrutarlo più da vicino, di poterlo toccare, di poterlo avere tutto per me, solo per me. Eppure, non ho smesso di sperare, sperare che un giorno tutto questo sarebbe accaduto e che non avrei vissuto esperienza più bella se non quella di essere un tutt'uno con Emil. Prima di conoscerlo mi era estranea qualsiasi forma di affetto, credevo che ci fosse solamente sesso, che tramite esso potessero sfociare via tutte le frustrazioni della giornata e non sono di certo l'unico ad averlo creduto come unica forma della realtà fino a poco tempo fa. Però, come mi è stato sempre detto, "la vita è un lungo percorso, s'incontreranno molte persone lungo il cammino che ti indurranno chi a cambiare strada, chi t'inviterà a prendere una scorciatoia, chi, semplicemente, la percorrerà insieme a te fino alla fine". Non c'è cosa più vera. Cinque mesi e due giorni che non ho fatto altro che pensare solo e soltanto a lui, come una lucida ossessione che mi ha accompagnato fino al fatidico giorno in cui ho aperto quel grande elenco telefonico, cercato minuziosamente il suo nome e il suo numero di telefono e chiamato subito dopo, senza neanche sapere cosa dirgli. Certo non mi sono dichiarato immediatamente al telefono, non sarebbe stato lo stesso se ci fossimo parlati a quattrocchi, seduti sul divano a sorseggiare qualcosa come thè freddo, caffè, cioccolata calda, ecc. ecc. Non mi è mai piaciuto intrattenere un rapporto sia d'amicizia, sia qualunque altro tipo tramite una cornetta il cui suono era spesso disturbato e non poter guardare quei meravigliosi occhi da vicino, scrutargli nel profondo dell'anima e, magari, farci scappare qualcosa di più. Mai come ora le mie fantasie hanno viaggiato così tanto e così visibilmente tanto da cambiarmi la giornata. "Oh Emil, spero che lo stesso tormento valga anche per te, non vorrei essere l'unico a perdere la testa per l'altro."

❄S.O.S.Y.C Contest di scrittura Eternity_hook❄Where stories live. Discover now