Afrodite

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                                                                             (Ἀφροδίτη, Aphroditē)

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                                                                             (Ἀφροδίτη, Aphroditē)

Dea dell'amore, della bellezza, del desiderio, della fertilità e del piacere carnale. 

Benché sposata con Efesto, aveva diversi amanti, tra i quali i più noti sono Ares, Adone, e Anchise. 

Fu rappresentata sempre come una bella donna ed è la dea che più spesso appare nuda o seminuda. 

I poeti ne apprezzano il sorriso e il riso. 

Tra i suoi simboli troviamo le rose e altri fiori, le conchiglie, la madreperla, e il mirto.

Gli animali a lei sacri erano le colombe e i passeri. La sua corrispondente nella mitologia romana è Venere.

Afrodite e Psiche

Afrodite era gelosa della bellezza di una donna mortale di nome Psiche. 

Chiese quindi a Eros di usare le sue frecce dorate per farla innamorare dell'uomo più brutto della terra. Eros accettò ma si innamorò egli stesso di Psiche (forse pungendosi inavvertitamente con una delle sue frecce). 

Eros la visitò ogni notte nella caverna ed ebbero dei rapporti sessuali. 

Eros le chiese solo di non accendere mai alcuna lampada, poiché non voleva che lei sapesse chi egli fosse (avere le ali lo rendeva individuabile). 

Le due sorelle, gelose di Psiche, la convinsero a trasgredire e così una notte ella accese una lampada, riconoscendo Eros all'istante. 

Una goccia di olio bollente cadde sul petto di Eros svegliandolo e facendolo fuggire. 

Nella disperata ricerca del perduto amore Psiche giunge al palazzo di Afrodite. 

La dea, mossa dall'ira, sottopone la fanciulla a una serie di prove, che Psiche riesce a superare grazie all'aiuto di esseri divini. 

Eros intanto, in preda alla nostalgia, si pone alla ricerca dell'amata e, trovatala, chiede a Zeus il permesso di sposarla. 

Ottenutolo, i due si sposarono ed ebbero una figlia di nome Edoné, che in greco significa piacere.

Afrodite e Adone

Afrodite era l'amante di Adone, dalla bellezza ultraterrena, ed ebbe una ruolo nella sua nascita. Ella spinse Mirra a commettere incesto col padre Cinira, re di Cipro. 

Quando Cinira scoprì la cosa, si adirò e inseguì la figlia con un coltello. 

Gli dei la trasformarono in un albero di mirra e Adone nacque da questo albero. 

Secondo altre versioni, fu Afrodite a trasformarla in albero e Adone nacque quando Teia colpì l'albero con una freccia o quando un cinghiale usò le sue zanne per strapparne la corteccia.

Una volta nato Adone, Afrodite lo prese sotto la sua ala, seducendolo con l'aiuto di Elena, sua amica, e rimanendo ammaliata dalla sua bellezza ultraterrena. 

Afrodite lo diede a Persefone perché lo vigilasse, ma anche Persefone fu meravigliata dalla sua bellezza e si rifiutò di restituirlo. 

La discussione tra le due dee venne appianata da Zeus o da Calliope, con Adone che avrebbe passato quattro mesi l'anno con Afrodite, quattro con Persefone e quattro per conto suo.

Adone alla fine venne ucciso dal geloso Ares. 

Afrodite fu avvertita di questa gelosia e le venne detto che Adone sarebbe stato ucciso da un cinghiale in cui si sarebbe trasformato Ares.

 Afrodite cercò di persuadere Adone a restare con lei tutto il tempo, ma il suo amore per la caccia fu la sua disgrazia. 

Mentre Adone cacciava, Ares lo trovò e lo colpì a morte. 

Afrodite arrivò appena in tempo per udire il suo ultimo respiro. 

Si narra anche che Afrodite diede una figlia ad Adone, Beroe.

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Ciao a tutti semidei.

Adesso abbiamo parlato di mia zia Afrodite.

La adoro, soprattutto quando mi rapisce per fare i suoi esperimenti.

*si guarda in torno*

Bene per adesso sono al sicuro, niente pazze che mi vogliono rapire.

<cara dove sei?> 

*sbianca*

*sparisce tra le ombre facendo ciao ciao con la mano*

Dei GreciWhere stories live. Discover now