Capitolo 32

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Ella: Babbano, vado a farmi la doccia e poi torno a scriverti. E nel frattempo penso alla domanda.

Finnegan: Va bene piccola scimmia.

Ella ride rileggendo il messaggio, si riprende e va in bagno pronta per una doccia rilassante. Esce una ventina di minuti dopo e appena finisce di asciugarsi si infila l'intimo e il pigiama per poi dedicarsi ai capelli. Prende il phon e lo accende al massimo e inizia a svolazzare i capelli fino a farli asciugare del tutto.

Torna in camera e si butta sul letto a pancia in giù, abbracciando il cuscino. Si sente rilassata. Prima di addormentarsi, allunga una mano e prende il telefono.

Ella: La tua scimmia preferita é tornata.

Finnegan: Evvaii!!!Mi sei mancata tanto!

Ella: E' passata solo mezz'ora

Finnegan: Per me é tanto

Ella: Senti ho una domanda importante e interessante da farti.

Finnegan: Dimmi...

Ella: Che cosa avresti fatto se io non avessi accettato questo gioco?

Finnegan: Avrei cercato un altro modo per parlarti.

Ella: Ma perché non vieni a parlarmi direttamente?Di cosa hai paura?Oh aspetta indovino...non puoi rispondere.

Finnegan: Indovinato.

Ella: Vorrà dire che fino alla mezzanotte io ti scriverò e appena sarà scattato ti farò quella domanda- Stavolta non scappi.

Finnegan: Come vuoi :) tanto non ho nulla da fare e sai che amo scrivermi con te.

***

E' quasi mezzanotte e due si scrivono ancora e di smettere non se ne parla proprio.

Finnegan: Piantala, non é divertente.

Ella: Invece si. Cadere dal letto perché c'era un ragno é divertente. Oh oh. E' mezzanotte. Ora rispondi. Perché non sei venuto a parlarmi di persona?

Finnegan: Per paura. Paura di quello che avresti potuto pensare di me. Insomma, magari non sono nemmeno il tuo tipo o ti sto pure antipatico. E poi fino ad un mese fa non ci guardavamo neanche in faccia, a mala pena ci salutavamo. Mi avresti riso in faccia.

Ella: Io non sono così. Certo, sarei rimasta sorpresa se mi fossi venuto vicino, dato che sapevo a malapena chi eravate voi.

Finnegan: Appunto!

Ella: Ma questo non vuol dire che non ti sarei diventata amica. Se mi conosci come credo, dovresti ssapere che non faccio preferenze e vado d'accordo con tutti.(quasi)

Finnegan: Ok ok, sono stato stupido.

Ella: Non sei stupido. Sei...creativo.

Finnegan: Questo mi fa sentire meglio.

Ella: Ne sono felice

Finnegan: Buonanotte bellissima.

Ella: Buonanotte stupidone.

***

-Buongiorno g.-entra in macchina la ragazza

-Giorno Ella-le bacia la guancia-Dormito bene?

-Direi di si. Tu? Ti vedo un pò stanco.

-Sono stato sveglio fino a tardi a guardare un film con mia madre e mia sorella e quando sono andato a letto, mi era impossibile addormentarmi.

-Mi dispiace. Beh potresti dormire durante storia. Quella guarda solo il libro e non calcola nessuno fino alla fine della lezione.

-Hai ragione!Posso dormire per un'ora intera!

-Sempre che io ti lascia dormire.

-Che intendi?

-Niente.

*ora di storia*

-Piantala.-mima Jack 

-No-ride la ragazza scuotendo la testa e lanciando un'altra pallina di carta.

-Lasciami dormire-sussurra ancora il ragazzo

Ella invece non lo ascolta e continua nella sua missione di tenerlo sveglio.

-Ma la smetti?-dice spazientito Jack alzando un pò la voce

-Signor Gilinsky, c'è per caso qualche problema?-chiede la professoressa

-Assolutamente no. Stavo parlando con una mosca che mi infastidiva.-dice a denti stretti sorridendo falsamente e guardando Ella che nel frattempo sta morendo per le risate.

-Lei parla con le mosche?

-Era in senso metaforico.

-Faccia silenzio e torni ad ascoltare.

-Sissignora-dice guardando male Ella

***

-Questa me la paghi Ella!-esclama Jack uscendo dalla classe e inseguendo la ragazza

-Spiacente non ho soldi.-si volta per sorridere falsamente

-Scappa prima che ti prenda e ti faccia del male.-la minaccia

-Uuuh che paura.

Ma capisce subito che lui non sta scherzando e allora inizia a correre lontano e veloce. Veloce come non mai in vita sua.

-CAMEROOON!-grida quando individua il ragazzo castano. Lui sentendosi chiamare si ferma. Ella si mette dietro la sua schiena-Salvami

-Cosa?

-Jack mi vuole uccidere.-dice osservando il suo inseguitore che si fa più vicino

-Perché?Che gli hai fatto?

-Io?Nulla.

-Ella...

-Può darsi che io lo abbia fatto richiamare della professoressa perché ha alzato un pochino la voce contro di me perché gli stavo lanciando le palline di carta per tenerlo sveglio.

Cameron scoppia a ridere. Almeno lui ha un buon senso dell'umorismo.

-Lo sai che non te la caverai?

-Si, se tu mi proteggi.

-Ok, principessa, ma quando io dovrò andare in classe, te la vedrai da sola.

-Verrò con te.

-Ma tu non sei in classe con me.

Ella fa per rispondere, ma la voce di Jack la anticipa.

-Vieni subito qui.

-Non ci penso proprio.-parla Ella nascondendosi meglio dietro Cameron

-Ti ricordo che dopo devi tornare a casa con me. -dice per poi andarsene.

Ok, ti proteggerò fino alla fine dell'ora.-dice Cameron facendola accomodare accanto a sè.


Il gioco delle 30 domandeWhere stories live. Discover now