Capitolo 15

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-Ella-bussa alla porta della sua camera la madre

-Entra pure, mamma.

E' seduta sul letto a gambe incrociate che svolge i compiti per il giorno seguente.

-Tesoro, noi andiamo a trovare la nonna, vuoi venire?

-Va bene, lasciami il tempo di cambiarmi e poi vi raggiungo al piano di sotto.

La madre annuisce e richiude la porta e torna di sotto.

Ella va verso l'armadio e ne tira fuori un paio di pantaloncini e una famiglia, delle converse basse e salta di sotto in soggiorno. I tre escono e si dirigono verso la casa di nonna Susy.

Dopo venti minuti d'auto arrivano a destinazione e scendono dal veicolo, Ella scende e corre a suonare il campanello di casa. La porta si apre e la donna anziana sorride ampiamente e abbraccia la nipotina stampandole un bacio sulla guancia.

-Ciao nonna.

-Tesoro mio!Sono davvero felice che tu sia venuta a trovarmi!-sorride per poi accorgersi dei  genitori-Oh, Clarissa, Paul entrate pure cari.

Ella si guarda intorno e sorride, é tutto uguale come mesi fa. Purtroppo la scuola le occupa molto tempo e non riusce mai a venire a trovare la nonna da mesi ormai.

-Tesoro, ti va un pò di the?

-Ma certo nonna.

-Ecco a te, cara.- le porge una tazza di te fumante.-Sei diventata così grande e bella.

-Grazie nonna.

-Ma dimmi tesoro, ce l'hai il ragazzo?Perché come minimo dovresti avere una fila lunga chilometri.

-Mamma..-la richiama Clarissa

-Cosa?

-Mamma, é ok-ride Ella-Comunque no, nonna, non sono fidanzata e non ho nemmeno un ragazzo che mi viene dietro.

Beh, in realtà la sera prima é stata baciata da Jack e da dieci giorni a questa parte si sente con Finnegan, ma non vede perché raccontare tutto questo alla sua famiglia.

-Emh..."sembra pensare sua nonna

Il telefono di Ella suona e cosa più imbarazzante é che la nonna subito chiede chi sia, allungando il collo per riuscire a vedere la conversazione importante.

Ella diventa rossa e nasconde lo schermo-E' Mia. Un'amica.

-Ne sei certa?

-Si, nonna.

-Senti mamma che ne dici se andiamo a vere il tuo giardino pieno d fiori?-interviene Clarissa

-Oh si tesoro!Ne sono felice, su su, andiamo!

Così madre, padre e nonna spariscono in giardino. Ella sospira e appoggia la testa allo schienale del divano.

Finnegan: Mi manchi.

Ella: Mi manchi anche tu.

Finnegan: Domani per fortuna c'è scuola così posso vederti.

Ella: Beato te. Vorrei poter dire lo stesso...

Finnegan: Scoprirai presto chi sono. Ormai i giorni passano.

Ella: E per fortuna!

Finnegan: Devi portare pazienza.

Ella: Più paziente di così. Prima che me ne vada, dato che tra un pò potrebbe tornare mia nonna che é una specie di curiosona, ti faccio la mia domanda.

Finnegan: Ok.

Ella: Pratichi qualche sport?

Finnegan: Si, mi piace giocare a basket.

Ella: Non sono una fan del basket. Va bene, sarà meglio che vada.

Finnegan: Ok, buona giornata Ella.

Ella: Anche a te.

Ella fa appena in tempo a posare il telefono che appaiono sua nonna  e i suoi genitori.

-Piaciuti i fiori?-chiede la ragazza

-Direi che...é stato interessante.

Ella ride vedendo la faccia sconvolta del padre. Per quanto suo padre ami la natura e l'occupazione in giardino, non riesce a sopportare le lunghe e interminabili spiegazioni dell'anziana donna.

***

Ella é tornata in camera sua. Sono tornati a casa dopo cena, nonna Susy ha insistito sul fatto che dovessero rimanere a mangiare da lei perché doveva assolutamente far sentire a loro il suo nuovo sugo a opera d'arte. Sue testuali parole.

Ella posa stanca i libri dentro lo zaino e strisciando i piedi si getta sul letto.

E' mezzanotte passata e Ella allunga la mano verso l'interruttore della luce, si spegne lasciandola al buio lasciando spazio al buio, regalando a Ella un ottimo rimedio per dormire

Il gioco delle 30 domandeWhere stories live. Discover now