CAPITOLO 11

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Capitolo 11
1812
Da quell'ultimo incontro con il principe Dominic, cominciai a prendere regolarmente lezioni di etichetta con una fedele dama di compagnia della principessa Isabel, che a dire del principe era una delle insegnanti più competenti in questo campo.
Io la trovavo alquanto noiosa e severa al punto da voler sottrarmi sempre più alle sue torture.
Le giornate erano diventate estremamente tediose e il protocollo da seguire insopportabile. Per questo motivo quando la cameriera bussò alla porta della mia camera e mi chiese di seguirla ebbi un moto di gioia e allo stesso tempo di curiosità; perciò non feci domande e mi affrettai a fare come mi aveva chiesto.
Attraversai i lunghi corridoi che ormai ero solita percorrere per arrivare alla piccola libreria. Quest'ultima era stata adibita a spazio di svago per le partecipanti della stagione e nella stessa avevano anche luogo le mie lezioni giornaliere di bon ton. Giungemmo all'ala riservata alla famiglia reale e a cui normalmente era vietato l'accesso agli ospiti. Iniziai perciò a domandarmi quale fosse la ragione di tale richiesta, quando la cameriera aprì una porta e facendomi entrare per poi richiuderla alle mie spalle.
Fui accolta dal principe Dominic in persona, il quale mi fece accomodare ad un tavolo posto attiguo al grande caminetto acceso che emanava un calore accogliente.
Mi venne subito incontro e con un sorriso rassicurante mi fece prendere posto sulla sedia imbottita. Entrò una cameriera che con prontezza e professionalità apparecchiò il tavolo e scoprì i vassoi per poi lasciarci di nuovo soli. Dopodiché aspettai che il principe iniziasse per primo a servirsi poiché appresi che non era concesso ai cortigiani cominciare prima del reale.
"Maestà, mi è permesso conoscere la natura di questo incontro?" Domandai dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante.
" Non può forse un principe viziare i propri collaboratori?"
" Non se tale collaboratore stava per essere congedato dalla reggia."
" Lo ammetto, non siete qui solo per una piacevole cena. Infatti vi ho convocata in quanto vi considero adeguatamente pronta e necessito dei vostri servigi" confessò dopo aver sorseggiato del vino dal suo bicchiere.
" Servigi di che genere?" domandai a disagio.
"Oh non vi preoccupate, nulla che possa intaccare la vostra persona e reputazione."
"Prego, avete tutta la mia attenzione" sussurrai abbastanza forte da farmi sentire dal principe che sedeva dall'altra parte del lungo tavolo.
"Come ben sapete, questa Stagione è molto importante per me, poiché determinerà il mio futuro e la mia felicità. Il vostro compito quindi sarà di inserirvi nel gruppo di debuttanti per fornirmi maggiori informazioni riguardo a passioni, caratteristiche rilevanti che possono essere in comune con ciò che cerco in una moglie. Dovrà quindi essere acculturata, fedele, dispensare consigli appropriati in vari contesti, anche politici. Inoltre non dovrà avere un animo maligno, ma altruista e che non sia solo alla ricerca di un'ascensione sociale" spiegò lentamente enumerando le varie caratteristiche.  In quel momento non vidi malizia nel suo sguardo, ma solo una grande serietà e determinazione.
Rimasi in silenzio per un paio di secondi prima di prendere la parola.
"Esattamente come dovrei inserirmi? Noteranno subito che non provengo da una famiglia aristocratica."
"Non vi preoccupate, provvederò io a fornirvi il necessario e inoltre vi presenterò come una cugina lontana. In questo modo sarete al centro dell'attenzione delle partecipanti, che vorranno entrare nelle vostre grazie, mentre voi potrete studiarle attentamente."
"Credete forse che creare un legame di parentela tra di noi mi permetterà di passare inosservata più facilmente? Avete molto da imparare sul modo di pensare femminile, poiché molto probabilmente sarò vista solo come una minaccia e attirerò solo odio."
" Sarò pronto a mettere una buona parola su di voi nel caso servisse. Fino ad allora sarete la principessa Sofia di Hannover." Sussultai al sentire la notizia improvvisa. La ragazza di un tempo avrebbe gioito, ma in quel momento sentii solo la paura che mi scorreva in corpo.
" Se siete convinto che questo piano possa funzionare allora accetto, ma dovrete fornirmi una storia credibile poiché non ho conoscenze del territorio tedesco."
"Vi farò avere al più presto tutte le informazioni necessarie. Ora la mia cameriera vi accompagnerà da Ms Hamilton, dove inizierete sedutastante lezioni di etichetta e cultura tedesca."
Annuii lentamente cercando di non far trasparire il profondo dissenso che provavo. Non avrei potuto sopportare un minuto di più in compagnia della dama della principessa Isabel.
Quindi mi alzai, mi profusi in una riverenza come avevo imparato e mi avviai verso la porta. In quel momento però questa si aprì mostrando la figura del principe James, allora per celare la vergogna che provai mi inchinai nuovamente per poi superarlo sfiorandogli accidentalmente il braccio.
Una volta fuori, persuasi la cameriera dicendole  che sarei tornata alla mia camera poiché mi sentivo poco bene e così facendo riuscii a tornare indietro.
"Cosa significa questo, fratello?" Sentii domandare dal principe James.
"Cosa intendete?"
"Perché si trovava qui con voi? Avete dimenticato la conversazione che abbiamo avuto?"
"Non ci crederete mai, ma vi sto facendo un favore, avrebbe dovuto andarsene molto tempo fa."
"Non comprendo, spiegatevi in maniera più chiara"
"Ebbene la signorina è stata scoperta nell'ala reale da due mie fedeli guardie. Sapete cosa accade a chi non rispetta le regole. Dato che sono a conoscenza della vostra stima non fondata nei suoi confronti, ho deciso di darle una seconda possibilità. Mi aiuterà in alcune faccende private."
Rimasi alquanto sorpresa dalla rivelazione poiché non pensavo di poter esercitare un'influenza così forte sul principe James. Ero così concentrata e scioccata che non mi accorsi della fine della conversazione e della figura che ora si stagliava di fronte a me.

Plot Twist // IN REVISIONEWhere stories live. Discover now