Capitolo 8
1812
Mi girai di scatto verso il principe ansiosa di vedere la sua espressione in seguito all'affermazione di Elize. Egli con un sorriso sghembo sollevò la forchetta adeguata alla portata e me la porse.
"Ecco che ci rincontriamo, Miss Stewart." Mi salutò riportando le mani dietro la schiena con fare galante mentre prendevo discretamente la forchetta che mi aveva porto.
"Vi ricordate il mio nome, Lord?" domandai sbalordita e impressionata per la sua attenzione nei miei confronti.
Al che, ebbi come risposta solo un occhiolino, talmente veloce da essere notato soltanto da me. Dopodiché si girò e rapido tornò al tavolo attirando l'interesse di tutte le fanciulle presenti, che mi lanciarono sguardi di ripugnanza e invidia.
Lo vidi sedersi e sussurrare alla sorella qualcosa, la quale si illuminò all'istante e i due si scambiarono uno sguardo di intesa, come quello che ero solita scambiare con la mia cara amica Alexis. Chissà se l'avrei più rivista...
Riportai la mia attenzione alla forchetta che mi stava tra la mani e successivamente alle posate che erano sistemate ai lati del piatto, chiedendomi come avrei fatto a passare inosservata in un luogo dove ogni movimento è dettato da una regola dell'etichetta. Mi avrebbero sicuramente cacciata o rovinato la vita ancora prima di accorgermene, ma questo era sempre stato il mio sogno ed ero determinata ad andare fino in fondo.
Dopo la cena, quando il Re si alzò nuovamente per annunciare l'inizio delle danze, tutti i presenti si alzarono e cominciarono ad affollarsi al centro del grande salone adiacente, e anche i musicisti presero i loro posti a lato della sala per dare inizio alla serata.
Seguii le ragazze partecipanti alla Stagione, che in tutta foga si sistemarono meglio che poterono gli ampi vestiti e le acconciature elaborate,prima di avviarsi verso il ballo. Nel frattempo anche la famiglia reale si era alzata e faceva il loro ingresso accompagnata nuovamente dal rimbombo che il bastone provocò sbattendo contro il pavimento in marmo.
Rimasi incantata alla vista della sala , ancor piu bella se possibile della precedente. Ovunque il mio sguardo si posasse, vedeva sfarzo e oro, sul pavimento era impressa un'immensa decorazione floreale, che veniva messa in risalto dalla luce emanata dagli enormi lampadari di cristallo.
Mentre ero intenta ad osservare la magnificenza del salone, mi scontrai con qualcuno e spostai immediatamente lo sguardo verso la persona che aveva lasciato cadere un fazzoletto. Costernata, mi abbassai a raccoglierlo e fu in quel momento che udii una voce già conosciuta sussurrare: " Mio fratello James mi ha chiesto di riferirvi che vuole danzare con voi, quindi fatemi il favore di non rinunciare, poiché non è un evento che accade spesso." Mi rialzai e riconsegnai sorpresa il fazzoletto alla proprietaria, che avevo riconosciuto come la principessa Isabelle. E se ne andò velocemente così come era venuta.
Titubante e non sapendo bene come comportarmi dopo la notizia appresa, andai alla ricerca di Elize che avevo perso di vista momentaneamente e così mi avviai verso il gruppo di dame di compagnia che attendevano inutilmente di essere invitate a ballare. Le regole erano chiare su questo.
La individuai a parlare con due ragazze dal tipico colorito pallido inglese,così mi avvicinai ancora emozionata e allo stesso tempo turbata all'idea di quello che sarebbe capitato da lì a poco. Neanche il tempo di arrivare a destinazione, che sentii una mano appoggiarsi delicatamente sulla mia spalla destra, non c'era bisogno di girarsi, poiché sapevo già chi fosse.
"È strano che la principessa sia venuta a informarmi che un certo principe, che ha casualmente il vostro stesso nome, voglia ballare con me, una semplice dama di compagnia." cominciai senza però girarmi.
"Chi è costui che mi ha cosi presuntuosamente rubato il nome? Non credo di conoscerlo" e nella sua voce riconobbi una certa ironia mista ad un sorriso che stava abbozzando.
"Perché insistete nel ballare con me?" chiesi finalmente girandomi verso di lui "Non ho nulla da offrirvi, inoltre sapete che non è permesso, finirò nei guai"
"Temo di non aver compreso la vostra risposta, Miss" rispose ignorando completamente ciò che avevo appena affermato.
"Non ve ne andrete finché non danzerò con voi, vero?"
In risposta egli mi porse la mano inchinandosi e sorridendomi come un bambino che è appena riuscito nel suo intento.
In quel momento l'orchestra iniziò a suonare, e mentre il principe mi portava al centro della sala, incrociai lo sguardo della principessa che mi ammiccò.
Sentivo lo sguardo attonito delle fanciulle sulle mie spalle e mi scoprii improvvisamente imbarazzata, al contrario del principe che si affrettò a posare una mano sulla mia vita, mentre con l'altra prese la mia mano mettendosi in posa per cominciare il Valzer, che io non ero solita ballare.
Mossi i primi passi intimidita e insicura avendo paura di pestare i piedi al principe, cosa che feci poco dopo, ma egli per galanteria non lo diede a notare e invece mi aiutò ripetendomi all'orecchio il ritmo dei passi.
"Scusate è un po' che non mi esercito, sono fuori allenamento" spiegai a disagio.
"Non siate imbarazzata, state andando bene, nessuno l'ha notato" mi rassicurò cercando di non ridere. Continuammo a danzare e in seguito chiese più volte di poter avere ancora un ballo con me, finché non alzò lo sguardo,fissandolo sulla persona che mi stava alle spalle e di conseguenza fermandosi.
"Posso avere l'onore?"
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Plot Twist // IN REVISIONE
Historical FictionCaitlyn Stewart e' una ragazza come poche: testarda,sognatrice, dal carattere forte e dalla risposta sempre pronta. Durante la tanto attesa notte di Eclissi Lunare, invece che partecipare alla festa scolastica organizzata per l'occasione, Caitlyn se...
