Forget.

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"Ti va di rispondermi o dobbiamo restare qua a guardarci in faccia?

Dimmi che ti prende."

Dissi io con dolcezza aspettando la solita risposta che questa volta, seppur non fosse una vera e propria risposta, arrivò poco dopo.

"Sei... bellissima."

Disse così, all'improvviso, mentre il suo sguardo si incastrava con il mio.

Sapevo benissimo che queste erano parole dettate dall'alcool e non da lui, avvicinai quindi il mio naso alle sue labbra sentendo l'alcool più forte che mai.

Strinsi la mia mano nella sua e lo feci appoggiare al mio corpo con l'intenzione di portarlo alle tende.

Beh, lo trascinai per quello che potevo, pareva un corpo senza vita, ed era alquanto pesantuccio ma, per la prima volta da quando ero nata, i miei occhi si illuminarono nel vedere il volto di Zach intento a tornare alla festa.

Chiesi aiuto a Zacharia per aiutarmi a portare Bernard nella sua tenda e fui seriamente felice di sapere che la mia spalla e la mia schiena esistevano ancora.

Stavo cercando di sgranchirmi le ossa non appena Zacharia uscì dalla tenda consigliandomi di lasciar riposare Bernard e mi aveva addirittura lasciato delle medicine per il giorno dopo.

Cosa ci facevo lì? E perché ancora non gli avevo detto tutto?

Mi spettinai i capelli cercando di liberarmi di quei pensieri quando sentii la mano di Bernard tirarmi verso di se fino a quando non caddi accanto al suo corpo.

"Dormi con me."

Mi pregò con lo sguardo mentre ancora teneva ben saldo il mio polso.

Sbarrai appena gli occhi non pensando che anche Bernard potesse avere quel tipo di fascino, ma non potei resistere e decisi di rimanere lì fin quando non si sarebbe addormentato e poi, sarei sgattaiolata via nella mia tenda.

Beh, quelli dovevano essere i piani, ma non successe nulla del genere, perché sprofondai nel sonno anche prima di Bernard.

Solitamente, erano i raggi del sole della mia finestra a svegliarmi, ma questa volta, no.

Questa volta era una voce dalle quali tonalità sembrava essere piuttosto arrabbiata e delusa e l'aprirsi di una zip, probabilmente della tenda, piuttosto violento.

"Wow. Sei scesa in basso, eh Kent?"

Smith.

Ma che minchiate sparava di primo mattino? Aprii con calma gli occhi cercando di focalizzarlo il prima possibile.

Lo fissai notando la rabbia sui suoi occhi e.. non mi stava prontamente guardando negli occhi.

Seguii quindi la traiettoria dello sguardo di Smith con il mio e lì, mi resi conto che questo poteva essere un bruttissimo fraintendimento.

Mi tirai subito a sedere coprendomi il corpo, ornato solo dal dell'intimo in merletto nero, come al solito, con una coperta che la sera prima Bernard mi aveva dato per non dormire per terra.

Eppure, ero sicura che la sera prima indossassi ancora la gonna ed il mio top e.. insomma, ero vestita.

Il mio sguardo passò quindi su Bernard che sentii ridere pochi secondi dopo.

Per qualche strana ragione, sentivo la necessità di spiegare tutto a Smith, ma non feci in tempo che lui mi guardò deluso per un ultima volta e poi, semplicemente, uscì, chiudendo la zip della tenda alle sue spalle.

"Bernard, cosa cazzo hai fatto?"

Dissi sentendomi bruciare.

Avrei voluto poter correre dietro Smith e dirgli che non aveva capito un cazzo perché aveva frainteso tutto, ma cosa avrei potuto dirgli? Tutto quello che lui aveva pensato era l'unica conclusione che una persona potrebbe tratte dopo aver visto una scena del genere.

"Ehi ehi ehi. Non ti ho toccato, era solo un piccolo scherzo."

Disse mentre la sua risata si estendeva per tutta la stanza.

Era il momento di dirglielo.

"Bernard?"

Lo chiamai cercando di attirare la sua attenzione mentre cominciavo a torturarmi le mani intrecciandole in modo strano tra loro.

Il mio sguardo si posò sui miei piedi non avendo il coraggio di poggiarli su di lui.

Tutto d'un tratto, pensai al viso di Smith.

La sua immagine si ripeteva nella mia mente.

Il suo sorriso, per primo.

Ed improvvisamente, non ero più così sicura di quello che dicevo, ma ormai, lo stavo facendo.

"Tu mi piaci."

Sussurrai non appena fui sicura che fosse concentrato su di me e poi, trovai finalmente il coraggio di alzare lo sguardo.

Inizialmente la sua sembrò una reazione di.. sorpresa, ma non ne fui certa.

"Dimenticami..."

Disse improvvisamente portandosi le mani tra i capelli e nascondendo il viso tra le braccia.

A primo impatto, rimasi sorpresa, probabilmente delusa, dalle sue parole e sussurrai un: "cosa?" talmente lieve che lui non dovette nemmeno sentirmi.

"Devi dimenticarmi..."

Disse portando una sua mano ad accarezzarmi la guancia destra con dolcezza, la stessa dolcezza con la quale attimi dopo mi sorrise e mi guardò negli occhi.

"Gurdati. Sei bellissima. Pensa a divertirti, ad essere felice, a vivere sul serio. Io, sono destinato a rimanere solo, e non perché non sappia amare, perché credimi, quello so farlo, ma perché non potrei far felice nessuno, non vedi che mostro sono?"

Il mio cuore perse qualche battito.

Come pensava di poter dire quelle cose? E' da quando ho capito cosa fosse il ciclo (che da piccola pensavo che i miei intendessero il ciclo vitale e diventavo sempre più confusa.) che mi piace.

"Pensi che abbia gusti di merda?"

Dissi prendendola sula serio strappandogli un sorriso, ma decisi di tornare ancora su quel discorso.

"Bernard. Sei una persona stupenda, basta saper apprezzare ed osservare in te piccoli particolari che ti rendono speciale."

Dissi seria facendo intrecciare anche le dita dei piedi, questa volta.

Sospirai rassegnandomi a tutto, e stranamente, nemmeno mi sentivo triste o altro.. anzi.. sentivo solo che, un grande macigno, un grande peso, ora era appena sparito dal mio cuore.

"Sei stupenda, perfetta, ma io ho già trovato la ragazza che mi sta facendo impazzire e - "

Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che la tenda si riaprì con la stessa violenza con la quale qualche minuto prima si era richiusa.

Eternal.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora