L'attizzatoio del destino

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"Elevata, vorrei agguantarla" The Lady


Audrey pensa, pensa, pensa. Devi assolutamente trovare una soluzione. Santo cielo, e io che speravo di averci dato un taglio a tutto questo.

La ragazza stava camminando avanti e indietro per il salotto da almeno tre ore. Era notte inoltrata ormai e Audrey era ad un passo dall'esaurimento nervoso.

A dir la verità era sempre ad un passo dall'esaurimento nervoso, ma stavolta la faccenda era ben più grave di arrivare in ritardo al lavoro o rovesciare il caffè macchiato sul vestito del capo.

Stavolta un dio incredibilmente grosso e incredibilmente bellicoso aveva letteralmente rapito il suo ragazzo, dopo averle svuotato il frigo.

-Audrey. Respira. Ce la puoi fare. Non ce la posso fare. Oh Dio, quanto avrei bisogno di un discorso motivazionale in questo momento.-

Si sedette per terra, sul tappeto, e sospirò. Aveva lottato così tanto per ottenere quello che voleva e non poteva vederselo rubare così dal nulla. Non dopo tutto quello che aveva passato.

Non ora che la sua vita, sebbene non fosse assolutamente perfetta, assomigliava a quella che aveva più o meno immaginato di vivere.

Si sdraiò completamente sul tappeto e chiuse gli occhi. Il gatto, svegliato da tutto quel baccano, si andò ad accovacciare sui capelli sparsi sul pavimento.

-Non lascerò il mio ragazzo tra le mani di un'insulsa ragazzina aliena. Questo è poco ma è sicuro.-

-Sono contenta di vederti così determinata. Era proprio così che volevo vederti.-

Audrey riconobbe la voce, ma non aprì gli occhi. Ormai poteva superare qualsiasi cosa.

-Che ci fai tu qui?-

La vecchina si sdraiò al suo fianco –Non è la lezione di meditazione? Oh, temo di aver sbagliato indirizzo allora.-

-È inutile che fai tanto la sarcastica. Non hanno appena rovinato la tua, di vita.-

-Ma, tesoro, all'inizio non li volevi nemmeno.-

Audrey spalancò gli occhi –Adesso ho cambiato idea. Lo voglio. Voglio lui e lui solo.-

La vecchina sorrise –Non aspettavo altro che questo. Davvero credevi che non sarei venuta a tirati fuori dai guai? Che pessimo deus ex machina mi credi?-

Audrey si tirò su e si portò il gatto in grembo –Che idee hai?-

La vecchina rovistò nella borsetta, tirandone fuori prima un rossetto, poi un alambicco e infine, per completare lo stupore della ragazza, un cacciavite.

-Questo dovrebbe aiutarmi?-

-No, questo serve per riparare la bicicletta- bofonchiò la vecchina, continuando a cercare.

–Questo serve a te!- disse, mostrando quello che aveva tutta l'aria di essere un attizzatoio.

-Un attizzatoio?-

La vecchina sorrise mefistofelicamente –Esattamente, mia cara. Nei momenti di disperazione assoluta e di depressione cronica tutto quello che serve è un bell'attizzatoio ben fatto.-

Se Audrey non avesse già saputo che la vecchina era completamente pazza, avrebbe probabilmente iniziato a pensare che avesse perso la testa.

-Non capisco come possa aiutarmi. Dovrei usarlo per picchiare Thanos?-

-Un attizzatoio, mia cara, nelle mani di un esperto, ha mille e uno usi. Innanzitutto questo non è un attizzatoio come gli altri. Questo è un attizzatoio magico.-

Sette Ragazzi Solo Per Me 2 -L'Attizzatoio del Destino  || INTERROTTA  ||Where stories live. Discover now