Il mio grande amore

12. La telefonata

Ormai ero 3 giorni che vivevo insieme a Jake.
Era davvero strano vivere con dei ragazzi appena conosciuti, ma alquanto divertente.
Ero entrata in confidenza con ognuno di loro, e mi trattavano come fossi loro sorella.
Era davvero fantastico.
Ma chi guarda dei film thriller sa che la pace è sospetta.
Jake era sempre così... Perfetto.
Conosco Jake praticamente da sempre, e so per certo che ogni tanto esce di testa, deve urlare, correre e prendersela con qualcuno, sempre.
Ma da quando l'ho reincontrato non lo ha mai fatto.
Il che è strano.
"Jake, posso parlarti? "
"Certo amore " rispose dolcemente.
"Senti... in questo periodo, tu ... sei così... PERFETTO"
"Ahahaha, beh grazie" rispose felicemente
"Jake." Dissi seria.
" Non va bene? Sono troppo perfetto?"
"In effetti si"
"Stai scherzando vero?"
"No... lo so che può sembrare strano ma.."
"Cavolo se è strano " mi interruppe
"Jake! Ti conosco da quando sei nato, so perfettamente che ogni tanto hai bisogno di arrabbiarti, di prendertela con qualcuno, di fare a botte"
"Sono cambiato"
"No! Non sei cambiato. Okay?" Stavo urlando
"Senti, non devo rendere conto a te del modo in cui vivo, e preferirei non parlarne" era arrabbiato
"Fa come vuoi"
Non ci parlammo fino al giorno seguente, quando ci salutammo un volta fatta la sua entrata in cucina.
"Jake."
"Si?"
"Ti amo. Scusa per ieri" dissi
"Hei, ti amo anche io " mi prese il viso tra le dita e me lo sollevò dolcemente, poi mi diede un soffice e delicato bacio sul naso e se ne andò.
Okay. La situazione non è cambiata di molto. Abbiamo litigato ma non è cambiato niente.
Cavolo.
Nel momento in cui stavo cominciando a parlare da sola tutta arrabbiata entro nella stanza Liam.
Ridendo
"Adesso parli anche da sola?"
"Scemo!" Gli tirai un pugno sulla spalla ma date le dimensioni mi feci male alle dita
Che deficiente
Uffa.
Devo dire che però la 'convivenza' con questi ragazzi non era così male.
Sicuramente essere una maschiaccia mia ha aiutato molto.
Ricordo ancora quando mio padre mi insegnava a giocare a calcio, quando ero piccola

Inizio flashback
"Dai Jen prendila" urla mio padre
"Pronta " gridai
Eravamo nel giardino di casa , in primavera.
Era una giornata abbastanza calda ma leggermente ventilata. Si stava molto bene.
Io stavo a metà tra due alberelli che mi facevano da porta, e mio padre dall'altra parte del giardino di casa stava dietro ad un pallone da calcio.
Adoravo giocare a calcio.
Papà stava per tirare.
Indossavo i pantaloncini da calcio di Jake che si era dimenticato a casa mia il giorno precedente, i guantoni da portiere e un cappellino da baseball al contrario.
Immediatamente mio padre tirò un calcio al pallone, che finì tra le mie mani.
Urlai di gioia per averla presa.
Mio padre mi corse in contro e mi abbracciò.
"Brava amore mioo"
"Ahahaha"

Fine Flashback

Mi ritrovo ad asciugare una lacrima che mi riga il viso.
Chris spunta alle mie spalle.
"Tutto bene Jen? "
"Chris! Dio che spavento!" Non me l'aspettavo...
"Sisi tutto okay" sorrisi timidamente
"D'accordo" se ne andò velocemente
C

avolo! Questa proprio non ci voleva.
Uffa... tutte a me. 

19:35
"Jakee" sto urlando dalla cucina
Jake si precipita giù per le scale
"Amore, cosa succede?"
Sicuramente la scena che vede non è piacevole.
Io sono seduta a tavola, con un braccio completamente sanguinante.
E per completamente intendo dalla spalla al polso.
"Ommioddio amore cosa è successo " è nel panico quanto me
"Io.. Io..  beh.. stavo tagliando la carne e il coltello mi è sfuggito di mano"
"Cavolo Jen... dobbiamo andare subito in ospedale, chiamo un ambulanza"
Di nuovo.
Dottori.
Ospedali.
Persone malate.
L'incubo si ripete.
Ancora.
Poi improvvisamente la vista mi si annebbia e perdo i sensi.
Devo aver battuto la testa perché quando mi risveglio sento un dolore fortissimo proprio dietro l'orecchio.
Sento due mani forti che mi sollevano da terra.
Non è Jake.
Conosco il suo tocco, delicato ma deciso.
Questo invece è leggermente insicuro.
Poi vengo sdraiata su un lettino comodo, bianco.
Mi avvolgono in una coperta e Jake mi bacia sulla fronte delicatamente.
Mi caricano sull'ambulanza.
Mi sto riprendendo.
Mi sento meglio.
Più o meno..
Devono avermi dato un sedativo perché ad un certo punto vedo tutto un pochino sfocato.
"Hei,  ciao tesoro" dico
Non sto parlando con Jake, ma con il ragazzo che mi sta accanto, lo stesso ragazzo che mi ha caricata sull'ambulanza.
Poi così, di punto in bianco lo bacio.
Poi scoppio a ridere, vedendo la sua faccia e in seguito quella di Jake
"Ops" "aahahahahahah" Jake scoppia a ridere mentre l'infermiere è ancora tutto rosso per il mio bacio.
Poverino...
Mi portano in ospedale.
Codice arancione.
Bene.
Morirò.

2 ore dopo

E invece no.
Sono ancora qua.
Già. Sono ancora qua .
Jake è appoggiato alla mia mano, la stringe e sta singhiozzando.
"Hei" sussurro
Alza il viso.
Sorride e arrossisce
"Santo cielo Jen,  pensavo di averti persa nuovamente"
So a cosa si riferisce.
"Non mi perderai mai più, te lo prometto" sorrido timidamente.
"Ti amo" sussurra
"Ti amo" sussurro
Poi gli squilla il telefono.
Lui risponde.
Sbianca in volto.
Sbarra gli occhi.
Mi sta mettendo paura.
Molta paura.
Sussura qualcosa simile ad un 'arrivo subito' alla persona con la quale sta parlando.
Mi stampa un bacio sulla fronte mentre si infila la giacca e corre via.
Eccolo.
È arrivato il momento di cui parlavo.
La calma non poteva durare per sempre.
Lo sapevo.
Ma ora... la cosa che mi preoccupa è cosa potrebbe essere successo.
Di che si tratta?
Berry?
Chris?
Liam?
Noah?
Me?

....

Spazio autrice

Ciao a tutti, spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Vi chiedo come sempre di votare questo capitolo e di pubblicizzare la storia.
Commentate le parti che più vi sono piaciute e fatemi sapere cosa vorreste che io modificassi
Vi chiedo scusa per gli eventuali errori grammaticali
Questo capitolo è dedicato ad Alice, la mia recentissima fan🌹
Che mi ha spronata a scrivere questo nuovo capitolo... buona lettura e buone vacanze di Natale💕