1. Io fiuto le bugie.

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Eccomi con il primo capitolo! Tengo davvero tanto a questa storia e spero vi piaccia. Vi do un consiglio, improvvisatevi giovani Sherlock e prestate attenzione ai particolari. Buona lettura!
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Una stupida ed insignificante pioggia estiva: ecco cosa mi ha ridotta in un piccolo topino bagnato. Mi trovo davanti al portico di casa mia, i capelli completamente appiccicati al viso ed il mio nuovo tubino Versace sporco di fango. Apro la porta e mi sfilo immediatamente le scarpe, accendo la luce e per poco non mi viene un infarto quando mi ritrovo l'ingresso pieno di persone che urlano "Sorpresa!".

«Mio Dio», cerco di prendere fiato, «Mi avete sorpresa eccome, per poco non mi veniva un attacco cardiaco».
Scruto il viso di ognuno di loro e sorrido quando Josh Mckanzie, il mio ragazzo, muove qualche passo verso di me e alza un bicchiere verso l'alto. I suoi capelli biondi sono ben pettinati, la sua mascella ben definita e i suoi occhi azzurri brillano di orgoglio, «Alla mia splendida ragazza», dice, «Che grazie alle sue capacità e alla sua intelligenza sta arrivando davvero in alto. Congratulazioni per il tuo tirocinio, tesoro», mi stampa un veloce bacio sulle labbra e sorrido quando tutti urlano in coro "Congratulazioni".

Sono all'ultimo anno di College e studio Economia, grazie alla mia altissima media e allo straordinario numero di lodi sono stata scelta per essere una tirocinante nella banca più prestigiosa del North Carolina.
Katie William, mia collega e amica, viene ad abbracciarmi.

Passo una mano tra i suoi corti capelli marroni e le stampo un bacio sulla guancia.
«Grazie, ragazzi. Non dovevate».
Il migliore amico di Josh, Drake Howard, mi poggia una mano sulla spalla e lascia scorrere i suoi occhi verdi su tutto il mio corpo. Mi ricordo di indossare un tubino sporco di fango e completamente appiccicato al corpo, quindi mi sento avvampare per l'imbarazzo.
«Te lo meriti, Sam, sei davvero una grande», mi dice.

Lancia un'occhiata a Josh che è impegnato a riempirsi un altro bicchiere di champagne, dunque si avvicina piú al mio viso, «E sei splendida come sempre», aggiunge, poi si allontana e va ad abbracciare il mio ragazzo. Sussurra qualcosa al suo orecchio e il viso del mio fidanzato diventa serio di colpo. Continuo a fissarli fino a quando non si accorgono del mio sguardo indagatore, adesso mi fanno "ciao" con la mano e sorridono. Boh.

Sospiro, mi scuso con gli invitati e vado a cambiarmi. Drake mi farà diventare matta, prima o poi. Afferro un paio di pantaloni neri a vita alta e mentre indosso un top bianco penso a come possa essere subdola una persona che ci prova spudoratamente con la ragazza del suo migliore amico.

Torno dai miei amici nonostante i miei capelli siano ancora bagnati, sono tutti in cucina adesso. Sul tavolo ci sono degli stuzzichini e dei bicchieri di vino bianco, afferro una tartina e la mordo, poi Drake mi mette un bicchiere di vino in mano che mi da la forza per fare il giro di ringraziamenti.
Quando ho finito mi appoggio al muro e butto giù con un solo sorso tutto quello che rimaneva nel mio bicchiere. Noto con la coda dell'occhio che Josh si sta avvicinando a me, dunque mi sposto subito verso di lui e lo abbraccio, improvvisamente sento la mia testa pulsare un po'.

«Piccola», il mio fidanzato sorride, «Qualcosa non va?».
Sistemo il colletto della sua camicia blu e scrollo le spalle, «No, va tutto bene, sono felice che tu abbia organizzato tutto questo per me»
«In realtà è stata un'idea di Katie», ammette.

Beh, lo immaginavo. Josh non è molto attento a queste cose e non credo lo sarà mai. Il resto della serata passa velocemente e sono quasi tutti sbronzi quando vanno via, rimaniamo solo io e Josh che si avvicina a me, serio.
«Sei bellissima», mormora.
«Anche tu non sei male», lo prendo in giro e circondo la sua vita con le mie braccia, lui però mi allontana delicatamente.
«Niente coccole, tesoro. Domani devo alzarmi presto».
Corrugo la fronte e fingo di non essere davvero infastidita, «Certo, torna pure a casa». La cosa che mi sconvolge di più è che prende la sua giacca, mi lascia un bacio sulla fronte e se ne va davvero. Bah.

La mattina seguente sono ancora un po' stordita, il mal di testa non è passato del tutto. Mi trovo in una elegante pasticceria, seduta ad un tavolo all'aperto insieme a Katie che sta già bevendo il suo caffè. Io addento la mia ciambella al cioccolato e mi guardo intorno. I tavoli sono tutti ricoperti da eleganti tovaglie bianche ed il giardino è pieno di fiori colorati.
«Allora», Katie punta i suoi occhi neri nei miei, «Sai che mi sto frequentando con Andrew Evans, no?».

Annuisco distrattamente. Mi riempie la testa parlandomi di questo ragazzo praticamente ventiquattro ore su ventiquattro.
«È così attento», sospira sognante, «Così delicato. Mi chiede di vederci ogni volta che ha un istante libero»
«Buon per te», borbotto, «Josh un istante libero non lo trova mai».
Arriccia le labbra e corruga la fronte, «Proprio di questo volevo parlarti», sporge il suo busto in avanti e per poco non sporca il suo vestitino rosa con del caffè.

Mi avvicino a lei anch'io, incuriosita, ma sto bene attenta a non sporcare il mio completo nero firmato Alexander McQueen.
Col cavolo che rovino pure questo.
«Secondo me nasconde qualcosa», sembra un agente segreto e trattengo una risata, però continuo ad ascoltarla, «Senti, non posso dirti altro, ma ho sentito che si comporta in modo strano per ora»
«In modo strano? Non mi pare.»
«Sam, tesoro, dovresti cominciare a dubitare di lui. Ha troppi impegni», assume un'espressione seria.
«Dubitare di lui?», mordo la mia ciambella con lo sguardo un po' perso nel vuoto. Dovrei? Insomma, è un ottimo avvocato ed è molto impegnato.
«Secondo me sei paranoica», dico.

«Secondo me, invece, sei troppo ingenua. Da quanto tempo non passi una serata da sola con lui?».
Faccio due calcoli e non ricordo nemmeno quando ho passato anche solo un'ora da sola con lui.
«Beh, è molto impegnato»
«O ha un'altra», suggerisce il genio del male.
«Un'altra? Non penso, cioè, me ne sarei accorta». Credo. Non puó essere.
«Oppure è gay».

Scoppio a ridere, «Sei pazza, Katie, davvero»
«Senti», si morde il labbro, «Conosco un ragazzo che può aiutarti»
«A fare cosa?»
«A scoprire la verità. Potrebbe nasconderti anche cose molto più gravi, credimi».
Sbatto le palpebre più volte, «Sei seria?».
Sbuffa, «Sai come sono, io fiuto le bugie»
«Beh, anch'io di solito», mi difendo.
«Ma questa volta è diverso», poggia delle banconote sul tavolo e afferra la sua borsetta bianca. Mi alzo e la seguo mentre si dirige a passo spedito verso la mia Range Rover nera.
«Tu sei accecata dall'amore», continua il suo discorso da psicopatica, «Fidati, tesoro, posso farti incontrare questa persona e potrai finalmente scoprire la verità. Magari è impegnato davvero, però il suo comportamento è sospetto».

Deglutisco e valuto l'idea. Non sono così malata da ingaggiare qualcuno per sapere se il mio ragazzo mi tradisce o meno.
«Fissa un appuntamento», dico invece.
Nascondi qualcosa, Josh?

HI GUYS!
Eccocci, spero siate arrivate fino a qui. Fatemi sapere cosa ne pensate, cosa si può migliorare e lasciatemi una stellina se vi va.
Aggiornerò presto se noto che la storia vi piace. Grazie per aver letto. Un bacio. ❤️

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