XI

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You know when it's real when it hurts

Il ballo era terminato da poco, gli invitati stavano facendo i loro saluti e i loro complimenti ad Harvey Ross per la splendida serata. Lorain era in piedi accanto a lui, mostrava a tutti un sorriso ampio e felice, ma dentro sentiva montare la rabbia.

Nel corso della serata, proprio mentre lei e Harvey stavano danzando guardandosi teneramente negli occhi, Frederick Bartley li aveva interrotti. A quanto diceva Mr Bartley, fra lui e Samanta c'era stata una piccola discussione e lei, senza avvisare nessuno – se non lo stesso Frederick –, aveva fatto ritorno a casa Thomas.

Lorain non poteva crederci, era rimasta a bocca aperta. Sapeva benissimo che rivedere all'improvviso Frederick era stato un colpo per Samanta, soprattutto dopo la lettera che lui le aveva lasciato, ma era inimmaginabile lasciare un ballo solo per evitare una certa persona.

«Sei silenziosa» mormorò Harvey, una volta che furono soli. «E hai il classico sguardo di quando rifletti. Stai ancora pensando a Samanta, non è così?»

Harvey riusciva sempre a capirla alla perfezione, gli bastava osservarla per qualche secondo e sapeva che cosa non andava. Aveva capito di amarla la prima volta che l'aveva vista, quando ancora erano bambini, e da allora non era più riuscito a levarsela dalla testa. Pensava a lei, costantemente.

«L'arrivo di Frederick l'ha colta di sorpresa, tutto qua» proseguì Harvey, guardandosi intorno prima di prenderle una mano.

«Non avrebbe comunque dovuto scappar via, è questo che non capisco!» rispose Lorain, sbuffando. «E' riuscita a sopportare quell'insopportabile di Ornery, eppure appena vede Mr Bartley scappa a gambe levate!»

«Credo che lui ne sia innamorato» sussurrò Harvey, guardando la sua futura moglie con un sorriso pieno d'amore. «Innamorato come io lo sono di te, Lorain»

Non era certo quello il momento di confessare, ancora una volta, il suo amore per lei. Lorain aveva ben altro per la testa, le mani le prudevano e aveva voglia di tornare a casa immediatamente solo per sgridare – sì, sgridare quasi fosse sua figlia – Samanta.

Ma quelle parole le riscaldarono il cuore, e fu come se Harvey gliele avesse dette per la prima volta. Anche Lorain, a quel punto, controllò che fossero veramente soli: aveva un gran bisogno di abbracciare il suo amato e respirare a pieni polmoni il suo profumo.

Di certo, queste non erano cose da fare. Eppure, quando lei e Harvey erano soli, il decoro e le sue regole sparivano. Rimanevano solo loro due, una bolla che gli faceva da mondo personale e l'amore che li accoglieva a braccia aperte.

Harvey la strinse in un abbraccio che diceva più di mille parole, poi alzò una mano e le accarezzò una guancia guardandola negli occhi. Lui voleva di più, voleva assaporare le sue labbra e stringerla a sé fino alla fine dei tempi, ma un rumore li fece staccare velocemente.

«Lorain, cara» la chiamò Mrs Thomas, facendo un gesto con la mano. «La carrozza è qui fuori che ci attende, ma non riesco a trovare Samanta!»

«E' tornata a casa, mamma» le rispose immediatamente Lorain, sentendo nuovamente la rabbia ribollirle nelle vene. «Ti raggiungo fra un secondo»

Mrs Thomas annuì e, con un leggero inchino ed un sorriso ampio, salutò Harvey che ricambiò prontamente. Una volta soli, di nuovo, Harvey si abbassò velocemente sul viso di Lorain e le rubò un casto bacio.

«So che non avrei dovuto, ma non sono riuscito a trattenermi. Potrai mai perdonarmi?» le chiese, in un sussurro.

Lei, sebbene fosse stata colta alla sprovvista, aveva gli occhi chiusi e le guance si erano tinte di un rosa chiaro. «Abbiamo tutta la vita davanti, troverai un modo»

Stay with me | CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora