VIII

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You've got a friend in me

[Toy Story]

Passò una lunga settimana, durante la quale Lorain si ritrovò a consolare più volte Samanta. A sua madre, che dal salottino sentiva la voce di Miss Masini rotta dal pianto, le pianse il cuore, ma aveva capito da tempo che con Mr Bartley, la nuova amica di sua figlia non avrebbe avuto speranze. Lui era un gentiluomo di alta società, non si sarebbe mai piegato a sposare una donna di rango inferiore.

Un pomeriggio Mrs Thomas ebbe un'idea che, secondo il suo modesto parere, avrebbe distratto Samanta dai suoi problemi di cuore. Credeva che aiutare Lorain a scegliere l'abito nuziale potesse aiutarla a pensare ad altro, così facendo si sarebbe concentrata sul matrimonio – che si faceva sempre più vicino – di Lorain e Harvey. Quindi, di buon mattino, Samanta e Lorain camminarono fino al paese discutendo su diversi argomenti.

«Come sono i matrimoni, nel 2017?» domandò Lorain, guardando per un attimo l'amica.

«La funzione credo sia simile, se non uguale, a quella che c'è nel 1811. Forse cambia quello che avviene dopo: dalle mie parti si fa festa, si beve, si mangia in compagnia e si balla fino a che i piedi non fanno un male cane» spiegò Samanta, mostrando a Lorain un piccolo sorriso.

«E dimmi,» fece Lorain, dandole un colpetto affettuoso col gomito. «tu hai già in mente qualcosa per il tuo matrimonio?»

«Lorain, ho ventitré anni!» esclamò Samanta, ridacchiando. «La mia mente è troppo presa dallo studio e dagli esami, non c'è spazio neanche per vedermi con qualcuno, figuriamoci il matrimonio!»

«Se non adesso, allora quando?» chiese Lorain, facendosi sempre più curiosa.

Nel frattempo, le due giovani donne avevano raggiunto un delizioso negozio dove si vendevano abiti per ogni occasione e abiti nuziali. Entrarono e fecero un leggero inchino per salutare la donna che vi lavorava, questa le accolse con un ampio sorriso e un allegro benvenuto.

«Nel mio futuro non vedo ancora una promessa così importante, ma se dovesse mai arrivare l'uomo giusto,» mormorò Samanta, sorridendo affettuosamente all'amica. «allora se ne potrà parlare. Ma al momento, come ti ho già detto, ho altro per la testa»

Lorain non lo disse, preferì tenersi quel pensiero per sé, ma lei credeva che Samanta avesse già incontrato l'uomo giusto per lei. Questo rispondeva al nome di Frederick Bartley che, sebbene fosse promesso ad un'altra donna, guardava Samanta con occhi luminosi e un sorriso ampio, talvolta persino timido.

«Buongiorno signorine, posso esservi d'aiuto?» domandò la donna del negozio, facendo cenno alle due di avvicinarsi al suo bancone.

«Buongiorno!» esclamò Lorain. «Avremmo proprio bisogno del suo aiuto: vede, a breve mi sposerò e sono in cerca dell'abito adatto alla cerimonia. Desidero davvero che sia perfetto»

«Le mie congratulazioni!» fece la donna, sorridendo felice.

Quasi tutta la mattinata, Lorain e Samanta la passarono in cerca dell'abito perfetto per Miss Thomas. Lorain, ogni qualvolta la donna che lavorava al negozio le lasciava sole, chiedeva a Samanta più dettagli sui matrimoni del 2017. Samanta, allora, le parlò di un programma che guardava ogni tanto, soprattutto quando si annoiava, alla televisione – e qui dovette aprire una grossa parentesi per spiegare a Lorain che macchinario infernale, così definito da Miss Thomas, fosse la televisione.

«Dunque le spose alla ricerca di un abito, si recano in questi atelier e provano abiti su abiti fin quando non trovano quello giusto?» chiese Lorain, meravigliata da quell'informazione.

Stay with me | CompletataWhere stories live. Discover now