Uno.

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                                                                                                                                                                                           "Ferma con quelle tue mani il treno Palermo-Francoforte
Per la mia commozione c'è un ragazzo al finestrino
Gli occhi verdi che sembrano di vetro
Corri e ferma quel treno fallo tornare indietro."

A tutti quei ballerini matti che non smettono mai di ballare.




Sbam.

La porta che si chiude con rabbia.

Le sue spalle che scompaiono.

Il mio cuore che si schianta.

Contro qualcosa.

Di duro.

Di cemento.

Di piombo.

Di uranio.

Forte come la verità.

La verità.

Claudio non è più solo uno sfocato pensiero.

Un desiderio represso.

Lui è verità.

Verità che pulsa dentro.

Il mio corpo che mi odia.

La mia mente che scoppia.

Perché fingere un'altra verità è complicato.

È doloroso.

Richiede costanza.

E volontà di ferro.

Io sono ferro.

Resisto.

Ma giorno dopo giorno arrugginisco.

Mi sgretolo.

Mi piego.

A tutto.

Tutto quello che mi fa provare.

Immaginare.

Bramare.

"Così avrai tanto tempo per scopare e farti scopare".

È come se le vedessi le particelle del mio corpo muoversi.

Strizzarsi.

Implodere.

Sei un gran figlio di puttana.

Sei uno stronzo.

Un bastardo.

Io non scopo.

Faccio l'amore.

Sì Claudio.

Quanto odio nominare il tuo nome.

Io farò l'amore.

Con il mio uomo.

Mentre tu sei niente.

Niente.

Ma sei fastidioso.

Non significhi un cazzo.

Quando imparerai ad amarmiWhere stories live. Discover now