capitolo ventitré - Un nuovo inizio

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Ero leggera e piena di luce, fu allora che finalmente conobbi l'Amore.

Quell'uomo stava lì seduto davanti a me, mi sorrideva e mi porgeva la mano. Vieni da me.

Mi avvicinai a lui lentamente, sentendo dietro la mia schiena nuda un fruscio di piume morbide e bianche.

Aveva un libro davanti a sé, e mentre lo sfogliava e lo leggeva di tanto in tanto mi guardava. Era così mite.

Breeanne, tu brami così tanto di conoscere l'amore, eppure lo hai sempre avuto accanto nella tua vita. Non hai mai guardato a quello vero.

Mi guardava negli occhi, non sentivo le parole provenire dalle sue labbra, ma mi arrivarono dritte al cuore.

il primo contatto con l'Amore lo hai avuto nella tua famiglia, e lentamente lo hai coltivato; tua nonna ti ha lasciato un segno che a tempo debito ti avrebbe parlato. Ebbene ci è riuscita.

Poi sei cresciuta, e come ogni adolescente hai posto la tua famiglia in secondo piano, anche se in segreto progettavi già una strada sa seguire per poter rendere felici i tuoi genitori. Sei sempre stata ambiziosa, in tutte le tue scelte. Avevi molto chiaro cosa volevi, una felicità fatta di lusso, di uomini potenti e di un lavoro che ti avrebbe fatta diventare famosa. E ci stavi riuscendo. Hai incontrato Elia, l'Elia che era accecato dalla lussuria e dal desiderio di potere. Ti ha fatto molto male, e questo dolore è servito ad entrambi. È stato il tuo primo passo verso il discernimento. Sapevi cosa non volevi.

Avevi lasciato un segno dentro il cuore di Elia, lui non se ne rendeva conto ma bruciavi. Perché come te non aveva mai incontrato nessuno. Inconsapevolmente lo hai aiutato ad uscire dal suo vortice. Da solo ha cercato la Verità prima di chiederti il perdono che tu gli hai donato. È stato commuovente notare la tua abilità nell'accettare una richiesta di perdono così.

Elia è diventato Angelo nel momento in cui ha capito di amarti e di volerti Custodire. Ha scelto te.

Così come Càel: quando un essere, anche inconsapevolmente, è cos' vicino a Dio, finisce per trascinarsi dentro tutti coloro che ha attorno. E tu che sembravi quella più lontana, eri vicinissima, e così hai suscitato in Càel questo desiderio che anche lui covava in segreto. La sua umile famiglia lo ha sempre educato ad una fede molto rigida, si era allontanato da me, e fortunatamente ci è tornato con le sue gambe, senza obblighi e solo guidato dal tuo stesso desiderio di amore. Aveva voglia di scostarsi dal frastuono delle liti in famiglia e della sua ribellione, così si rifugiò nel Silenzio di una Chiesa e lì mi chiese aiuto. Così come ha insegnato a te.

È questo quello che cercate, un posto sicuro dove poter stare in silenzio, dove poter godere di un riparo, dove poter capire di essere amati con tutti i vostri difetti. Tutto il resto viene da sé. Tu stessa hai capito che la felicità e tutto fuorchè quello che desideravi. L'hai trovata nella musica di un violino, nella bellezza di un fiore, nel sapore del pane appena sfornato, nella gioia di donare un sorriso. Quei due signori erano nella disperazione e sei arrivata tu, li hai risollevati in nome dell'arte che ami. Lì ti sei innamorata.

Di cosa? Della bellezza, della cultura; agguerrita contro un mondo che la bellezza la sta facendo a pezzi. Perciò io ti dico di continuare la tua missione ed essere Custode della Bellezza. La Bellezza delle cose semplici, di un tramonto, del mare, di una torta sfornata, del sorriso di un bambino o di un anziano. Tu con me puoi tutto. Nulla è impossibile a me. E se tu stai con me nulla ti sarà impossibile. Io ti regalo l'infinito, tu però plasmalo in nome mio e del tuo amore.

I tuoi genitori ti vogliono vedere volare fra le stelle.

Ti hanno cresciuta per renderti capace di grandi cose, non di cose grandi. Un fiore germogliato fra le rocce. Un rivolo d'acqua nel deserto.

Conobbi l'Amore.

Rimasi profondamente segnata, quasi come se le parole fossero stampate col fuoco nel mio cuore. Piansi tanto, e nel farlo mi accorsi di essere quasi immateriale e senza corpo. Eterea.

Poi li vidi accanto a me, mamma e papà, che mi accarezzavano le ali e mi sorridevano soddisfatti e pieni di gioia. Non credo fosse stato un incidente casuale quello appena avvenuto. Io volevo essere presente nella loro vita ma non mi rendevo conto che erano sempre loro, in fin dei conti ad essere sempre presenti nella mia.

Più avanti mi aspettavano Elia e Càel, con un sorriso che non dimenticherò mai, e soprattutto con un aspetto che finì per essere il mio preferito. Entrambi come me senza corpo e senza materia, solo luce e ali bianche.

Ci abbracciamo tutti e tre e volammo in alto, come se davvero l'infinito fosse a mia portata. A nostra portata.

Da quella notte cominciò la mia missione di Custode della Bellezza.

Ti regalo l'infinito (Completo - In Revisione)Where stories live. Discover now