MISSIONE CENTENARIA

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Stranamente quel giorno, a lamentarsi per la chinetosi non era Natsu, ma Wendy.

<<Vi prego, ditemi che siamo arrivati e che continueremo a piedi..>> continuava a ripetere ogni cinque minuti.

Per fortuna aveva usato la sua magia su Natsu che ora dormiva beatamente con la faccia appiccicata al finestrino, nel posto di fianco al mio.

Wendy, però, non poteva usarla su se stessa, e stavolta diversamente dalla precedente, non era riuscita ad addormentarsi.

<<Mi dispiace Wendy, ma dopo useremo la nave, e all'arrivo mancano ancora due ore e un quarto.>> la informai, facendola sbiancare ancor più di quanto non fosse già, un cadavere non poteva competere.

Io, invece, ancora ripensavo a quello che era successo il giorno prima, c'erano state tante emozioni e molte sorprese, che non avrei dimenticato cosi facilmente.

Natsu mi aveva colto alla sprovvista numerose volte, vedevo in lui un cambiamento che non mi sarei mai aspettata.

Sembrava più maturo, ma sapevo benissimo che il suo carattere da bambino non sarebbe mai scomparso del tutto, nemmeno con l'avanzare di esperienze e di età.

In fondo, a me stava bene cosi, amavo ogni parte di lui, e quel lato da bambino mi attraeva più di ogni altra cosa, è raro vedere un ragazzo della sua età cosi ingenuo e al tempo stesso consapevole, a modo suo.

Avevo riavuto Aquarius, poi, e quella era stata la ciliegina sulla torta, insieme alle parole che Natsu disse a Bora prima di andarcene.

A proposito, in quel momento ci stavamo persino scordando del gruppo di maghi privi di conoscenza che avevamo lasciato indietro, alla fine però avevamo aiutato quello strano vecchietto a rimettere tutto a posto, e a far tornare quel villaggio che sorgeva sul Monte Hinari, come era un tempo.

Un veloce gesto di Erza, catturò la mia attenzione, aveva preso un foglietto, e ora lo stava leggendo silenziosamente insieme a Gray.

<<Mh, tutto chiaro!>> esclamò rimettendo il pezzo di carta da dove l'aveva preso.
<< Già, certo..non sarà facile!>> Gray parlò pensieroso, rivolgendo il suo sguardo all'ambiente che scorreva veloce al di fuori del carro sul quale stavamo viaggiando.

<< È una missione dei cento anni, non potevi di certo aspettarti una passeggiata.>>

La missione? Ma certo!
Ovviamente non mi ero dimenticata il motivo per il quale avevamo lasciato Magnolia, e in verità, proprio tutto il paese, ma con i mille pensieri che ultimamente mi avevano affollato la mente, e con il trambusto di ieri, avevo scordato di chiedere a Natsu in cosa consistesse questa fantomatica missione.

<< Erza potresti ritirare fuori il foglio della missione? Vorrei leggere che tipo di lavoro ci aspetta.>>

<< Oh? Non c'è ne bisogno, il testo è breve, te lo dico io>>

<< Grazie, allora vai pure>> dissi curiosa di sapere in quale altra avventura ci stavamo buttando.

<< Dunque, il mandante è stato breve e coinciso, il lavoro che dovremmo svolgere è sicuramente uno dei più difficili mai fatti, la paga è di un miliardo e mezzo di jewels.>>

Fermi tutti, avevo sentito bene?!

<< Cosa?! Una cifra cosi grande?>> ero letteralmente senza parole, che razza di lavoro dovevamo affrontare per ricevere questo numero inimmaginabile di jewels?!

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