† 일 †

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Non ho mai pensato che le scuole superiori potessero essere davvero come nei film, dove il primo giorno sbagli qualcosa e che poi ti si ritorce contro per tutto il resto dell'anno.
Eppure la finzione e la realtà si assomigliano molto.

Frequentando un istituto privato molto particolare, le regole e gli orari dell'Istituto sono completamente differenti da quelli delle scuole pubbliche di Seoul. Un'altra differenza che la distingue è la struttura molto antica che ricorda vagamente un castello.

Come ogni mattina sto andando a scuola, non che ne abbia voglia sia chiaro, ma almeno sto ascoltando la musica in santa pace.

«Hey nanetta»

Come non detto, Min Yoongi, il ragazzo che mi tormenta dal primo giorno di scuola, mi toglie le cuffiette e fa cadere a terra il fumetto che sto leggendo.

L'unico motivo per cui fa tutto questo è perché il primo giorno di scuola gli ho chiesto se poteva dirmi dove si trovava l'aula che stavo cercando.

«simpatico come sempre» dico ironicamente alzando gli occhi al cielo mentre faccio per raccogliere il mio fumetto

«già, a volte mi stupisco di quanto io sia simpatico» mi risponde dando un calcio al fumetto per poi andarsene ridendo

Se avessi saputo che chiedergli indicazioni implicava essere infastidita per il resto dell'anno, non gli avrei mai chiesto nulla.

Poco importa, prima o poi la smetterà.

Lascio perdere ciò che è appena successo e vado a prendere il mio fumetto che si trova qualche metro dietro a me.

«é tuo?» mi chiede un ragazzo decisamente più alto di me e dai capelli castani porgendomi l'oggetto

«si» rispondo ammaliata dalla sua bellezza mentre prendo ciò che è mio «grazie»

«ci si vede in giro» mi saluta per poi andarsene

É la prima volta che vedo quel ragazzo ma, a pensarci, di che mi stupisco? Insomma, frequento questa scuola da tre settimane, non posso di certo conoscere tutti.

Quando entro in classe rimango sorpresa nel vedere che il ragazzo che ho incontrato poco fa è proprio seduto nel banco davanti al mio.

É circondato dalle mie compagne, sembra essere popolare anche se, a dir la verità, non si è mai presentato in classe.

Sospiro e vado a sedermi al mio posto.

«non pensavo di incontrarti così presto» dice il ragazzo voltandosi verso di me sorridendo e ignorando le altre ragazze

«e io non pensavo che fossimo in classe assieme» rispondo mentre le altre mi guardano storto

«chi l'avrebbe mai detto» continua lui col sorriso sulle labbra «io sono Jeon Jungkook»

«Lee Haneul» stringo la mano che mi sta porgendo

«Jungkook quindi in queste settimane sei stato in vacanza?» gli chiede una delle mie compagne, di cui non ho nemmeno memorizzato il nome, tanto per distogliere la sua attenzione da me

«si, sono stato in America con la mia famiglia» risponde lui gentilmente

Mi chiedo come fa a sopportare quelle, come posso definirle in modo gentile? Oche? E soprattutto, mi chiedo perché fanno le oche con il primo ragazzo che si trovano davanti.

Fortunatamente poco dopo arriva il professore che inizia a fare lezione.

Alla fine delle lezioni prendo lo zaino e vado verso l'uscita dell'aula.

Subito fuori dalla classe ricevo una spallata da Min Yoongi che mi fa cadere a terra.

«guarda dove vai nanetta» mi deride di fronte agli altri alunni

«Yoongi ma che fai?» interviene Jungkook in mia difesa

Non l'aveva mai fatto nessuno prima, erano stati tutti a guardare e dispiacersi per me o a ridere.

«stai bene?» mi chiede Jungkook aiutandomi ad alzarmi

«si...» dico mentre mi alzo

«Jungkook difendi sempre le ragazzine in difficoltà? » scherza Yoongi

Quindi questi due si conoscono?

«e tu ti fai notare di proposito?» Jungkook gli sta reggendo il gioco davvero bene «beh, sappi che così attiri l'attenzione in modo negativo e di certo non fai colpo sulle ragazze»

«tsk!» sbuffa Yoongi allontanandosi con le mani in tasca «Namjoon e gli altri ti aspettano nel cortile»

Jungkook si gratta la testa imbarazzato per il comportamento di quello che sembra essere un suo amico.

«da quanto si comporta così?» chiede guardandomi con serietà

«da tre settimane» dico dandoci poca importanza

«e non ti dà fastidio?»

«un po', ma non posso farci nulla, i ragazzi e le ragazze ridono e i professori non intervengono » ammetto alzando le spalle

«ti prometto che non ti farà più scherzi simili» continua mettendomi una mano sulla spalla «domani mattina, alle otto, aspettami alla stazione»

Subito dopo avermi detto quella frase mi saluta e se ne va.

Perché mi ha proposto una cosa simile?

Perché a me?

L'unico modo per scoprirlo è andare alla stazione domani mattina.

Skool luv affair || 𝔹𝕋𝕊【𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀】 Where stories live. Discover now