Chapter 16

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arrivo verso le sei al "nostro parco" e trovo già Enrico seduto sulla panchina di fronte al dondolo. Mi ricordo che su quel dondolo ci passavo le sere con Shawn quando uscivamo di nascosto, prima che Giulia mi prendesse il telefono e mi disse le peggio cose perché era incazzata con me.

<<ei buonasera>> mi faccio avanti e lui si gira si scatto sorridendomi

<<ei lotts tutto bene?>> mi chiede

<<diciamo che potrebbe andar meglio>> rispondo

<<sei scossa da prima ancora?!>>

<<in realtà si, ceh non mi aspettavo di risentirlo proprio rivolgendosi a me, anche se è stata una piccola conversazione mi parlava, e non era in un video come solito>> spiego

Il silenzio cala su noi due.

<< ti manca?>> mi chiede all'improvviso

Cosa dovevo rispondergli? Era vero? Mi mancava?

In realtà non mi mancava, era ben peggio. Lui mi ha provato un senso di vuoto e smarrimento che nessuno riuscirebbe a immaginare forse.

Avete presente quando vi sentite una specie di pallina alla gola ogni volta che passate davanti a qualcosa che vi ricorda una persona speciale a voi? Avete presente lo svegliarsi la mattina sentendosi di non essere abbastanza? Quando vi manca qualcuno al punto di far schifo?

Con shawn era come se fino a quel momento avessi vissuto in bianco e nero, ma ora vedo i colori.

<<no>> rispondo

Cazzata. Mento a me stessa, cerco di auto convincermi di qualcosa non vera perché son fatta così: nego l'evidenza.

Mi manca? Da morire in realtà ma non posso ammetterlo. Sono troppo orgogliosa per farlo.

<<menti >> mi dice dopo un minuto di silenzio

<<non puoi capire>> mi inizia a dire <<stai facendo soffrire te stessa in primis e non te lo meriti. Non negare ciò che provi, quello che vi lega e ciò che vi è stato. Lo sai che ho ancora i contatti con lui, quando cambi idea dimmelo>> conclude e se ne va

Wallflower // Shawn MendesWhere stories live. Discover now