"Sfiorami,solo una seconda volta e, questa volte, sarà il mio pugno "signorile" a poggiarsi pacatamente sulla tua faccia."

"Mi stai per caso rivolgendo la parola? "

In quel momento avrei voluto prenderla strozzarla, legarla ai binari di un treno, farla sopravvivere, farla bruciare nel cuore di un vulcano, riprendere ,in non so quale modo, le sue ceneri e poi farle masticare atrocemente da uno squalo.

"No guarda, parlavo con l'armadietto, idiota."

" Mi hai dato dell'idiota?"

"No, guarda, non mi permetterei mai. Però... Strano, ci sei arrivata."

Dissi io ironicamente . Seria? Ma un po' di silicone nel cervello, no? Chiamarla gallina sarebbe un'offesa a degli esseri viventi che al contrario suo sono dotati di intelligenza.

"Kent, sai che non si gioca con il fuoco? Ci si potrebbe scottare."

"Ho sempre adorato giocare con il fuoco."

Dissi facendogli un sorrisetto provocatorio

Stupida. Darla a tutta la scuola gli dava al cervello. Stavo ancora pensando ai tanti modi in cui poterla uccidere quando mi accorsi dell'orario e cazzo se era tardi tirai per un braccio le ragazze invitandole ad andare in classe mentre loro ancora ridevano per lo scontro avuto poco prima. Quando finalmente arrivammo in aula, la professoressa non era ancora arrivata e mancavano ancora 5 minuti al suono della campanella, ed io ancora parlavo di volerla ammazzare, ma sopratutto in classe con noi c'era Harley Yulis, il suo cagnolino . Harley, mi stava sull'apparato riproduttore, ma non mi snervava come quella.

Io e Scarlet vicine e Clara vicino ad una nostra compagna di classe che , onestamente , io adoravo Alexys Triluc.

Già la sorella di quella gallina . Lei però era diversa . Completamente diversa dalla sorella sia di carattere che di aspetto. Una ragazza acqua e sapone e sopratutto bella, al contrario della sorella.

la prof entrò e tutti si alzarono urlando in coro un gentile e banale ' buongiorno ' .

" Ragazzi so che non vi piacerà ciò che di dirò, ma è stato deciso dal preside in persona che i banchi da ora in avanti saranno composti da un ragazzo ed una ragazza per vari problemi che si sono creati ultimamente in alcune classi."

Una serie di vari lamenti si sentì dalla classe . Per me un posto valeva l'altro, onestamente . Si, probabilmente, avrei preferito stare vicino a Clara o a Scarlet ma avremmo parlato fuori quindi, sti cazzi. La professoressa iniziò a leggere i cognomi del ragazzo e della ragazza che avrebbero dovuto sedere vicini. Solo una cosa la mia mente ed il mio corpo speravano non sucedesse, una sola, ma qualcosa mi diceva che quello non era il mio giorno fortunato.

" Smith e Kent ... "

Appunto. Buttai la testa sul banco esasperata ed alzai la mano per chiedere alla professoressa un piccolo cambio di programma, ma ero già sconfitta in partenza, sapevo non avrebbe fatto un cazzo.

" Mi dispiace signorina Kent ma, purtroppo, gli schemi sono questi. "

Mi rassegnai . Ma dico io, tra tanti, doveva capitare a me.
Alexander Smith, bello, puttaniere tra i più ambiti, un maniaco, amico di "avventure" (Un diverso e particolare tipo di avventura, diciamo) della gallina, bruno, occhi tra il grigio e l'azzurro. Diciamo che solo a guardarlo, anche se bello, mi sale il disgusto. Non direi di odiarlo, è solo che se avessi due proiettili e sarei chiusa in una stanza con lui, Hitler e Renzi, lo sparerei due volte .

Eternal.Where stories live. Discover now