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Ritornata a casa, il mio primo pensiero va ad Alex, decido così di chiamarla,risponde al primo squillo.
"Alex..."

"Elis..." Disse con un tono dolce.

"Mi manchi"Sussurrai attraverso il telefono, aspettando una sua risposta

"Vieni"

Non gli risposi,interruppi la chiamata e buttai il telefono sul letto,afferrai la giacca e corsi di sotto, notando le chiavi della moto di Chris, le afferrai e mi precipitai su quest ultima dirigendomi da Alex, essendo vicine di casa il tragitto non fu molto lungo.

La vidi  sulla soglia della porta, accennò un sorriso vedendomi e saltòsul sedile.

Il vento accarezzò i nostri visi,mentre ci fermammo al semaforo aspettando che scatasse  il verde.

"Ma non è possibile,quanto tempo ci sta ad attraversare quella lì ?" Grida indicando la signora di mezza età che cerca di attraversare la strada.

"In effetti ci sta mettendo troppo"Dico girandomi verso di lei,si sporse in avanti e premme insistentemente il clacson della moto,facendo spaventare la vecchietta che ci rivolse uno sgardo assassino, Alex non del tutto soddisfatta iniziò a urlargli contro.

"Si sbrighi, si sbrighi, si sbrighi,si sbrighi." La signora spaventata dalle urla aumentò il passo, e finalmente per la gioia di Alexandra scattò il verde.

Decido di dirigermi al negozio di tatuaggi per fare il piercing tanto desiderato;

Dopo continue domande su dove la stessi portando,accostai la moto accanto al negozio di tatuaggi, scesi dalla moto seguita da Alex che si guardava intorno spaesata.

"Che ci facciomo qui?" Disse confusa,la guardai perplessa.

"Sai passando di qua ho notato un ragazzo molto figo che lavora qui,quiiiiindi ho pensato, perchè non fare una cosa a tre?"Gli domandai gesticolando,la sua espressione era indescribile, un misto tra: eccitazione, paura e confusione.

"Sempre se vuoi ovviamente!"Risposi ironica mettendo le mani avanti.

"Ecco...io-"La interruppi ridendo fragorosamente.

"Perchè ridi?"Mi urlò strattonandomi.

"Perchè,non avevi capito che ti stavo prendendo in giro?"Dissi ridendo ancora più forte piegandomi in due.

"Che stronza che sei "Rispose  spingendomi leggermente.

"Dai entriamo" dissi spingendola verso l'entrata.Entrammo e ci sedemmo nelle sedie della sala d'attesa notando le molteplici fotografie di tatuaggi appese al muro.Alexandra si avvicinaò me e si siedette.

"Entri prima tu vero?"Mi sussurra con un briciolo di speranza.

"Te lo scordi"così iniziò un interminabile discursione su chi sarebbe entrata prima a fare il septum. A interromperci fu una ragazza bassina che si avvicinò a noi.

"E' il vostro turno ragazze " disse indicandoci la porta a sinistra,entrambe ci dirigemmo verso la porta indicata. E fu li che continuammo la battaglia interrotta poco prima.

"Entra,dai non farà così male" Dissi sbattendola verso la porta .

" NEANCHE MORTA " urla Alex .

" Ragazze potete entrare entrambe ". disse esasperata la povera ragazza .

 " Dai enta tu per prima " indiacandomi la porta , io per non inziare di nuovo a discutere , aprii la porta e la spinsi verso l' interno , facendogli perdere l' equilibio .

Ad accolierci fu un uomo sulla trentina che era seduto su una siedia , lentamente Alex si sdraiò sul lettino accanto all' uomo .

 "Cosa dovete fare ?" domandò l'uomo , ci guardammo entrambe e in coro dicemmo .

"Un septum " cosi' inzio a preparare il neccesario, spostai lo sguardo verso Alex che mi fece cenno di avvicinarmi  e così feci , inziò a tirarmi la maglietta facendomi cenno di abbasarmi ,ridendo silenziosamente mi abbasai incuriosita .

" Elis ,me la sto facendo sotto dalla paura " non accorgendosi di aver utilizzato un  tono molto alto che lo capì anche l'uomo che si mise a ridere ed Alex sprofondo' dalla vergognia diventando rossa come un peperone  .

" Dai inziamo " Alex mi guardo terrorizzata , gli presi la mano e me la strinse .

Tutto quello che accade dopo furono urla strazzianti per  il mio povero udito , mischiate alla risate dell' uomo che scoprii si chiamasse Marck.











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