43. Sometimes They Come Back

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"Dio Mio, ora ci penso io. Tu sei a casa?" chiese, ed io alzai gli occhi al cielo sorridendo ironicamente

"Io e Calum siamo stati presi da Ashton, e beh... Ashton e Calum diciamo che stanno discutendo, quindi siamo fermi" sospirai "Credo che mi prendo l'autobus, voglio lasciarli soli" 

"Capisco, io penso a quei coglioni adesso" disse arrabbiato, ed io chiusi gli occhi cercando le giuste parole per fermarlo

"Luke, fermati, per favore, non fare cazzate" dissi serio, mentre mi portavo le mani ai capelli, tirandoli leggermente

Ci fu un momento di silenzio, ed io sospirai "Luke..." lo richiamai miagolando nervosamente "Dopo tutto quello che abbiamo passato, voglio tranquillità, che cazzo" continuai "Tu mi stai dicendo vuoi picchiare qualcuno, qua Calum e Ashton stanno litigando... Che diamine!" esclamai "Almeno tu..." sussurrai "Non combinare casini, finisci queste ore e vieni da me... voglio coccole" borbottai

"... Mi dispiace Michael, non ce la faccio" e così mi chiuse la chiamata, facendomi mordere il labbro pesantemente

"SPLENDIDO!" esclamai ironico, mentre riposavo il cellulare nelle tasche. 

Non mi stupii più di tanto per la risposta di Luke. Dopotutto era fatto così, impulsivo, e quando aveva in testa di fare qualcosa, non potevi togliergli il pensiero neanche con tutta la buona volontà del pianeta. Velocemente presi dalla macchina di Ashton la mia borsa a tracolla e andai a prendere l'autobus per tornare a casa, lasciando ovviamente un messaggio, che avrebbe letto una volta entrato in macchina dato che aveva lasciato il cellulare in macchina.

***

Luke si bloccò un momento, mentre guardava la foto di Michael salvata per immagine del contatto appena chiamato, e sospirò mentre si guardava per i corridoi

"Devo trovare quegli stronzi" disse a denti stretti, stringendo i pugni

Si alzò il cappuccio della felpa, ignorando la campanella che aveva annunciato l'ultima ora, e velocemente si aggirò per la zona dove spesso stavano quei ragazzi.

Si fermò non appena vide i quattro ridacchiare, mentre giochicchiavano con il cellulare.

"Hey!" esclamò Luke avvicinandosi con fare davvero intimidatorio ai ragazzi, che appena alzarono lo sguardo, sorrisero al biondo

"Luke!" disse uno dei ragazzi "Guarda che cosa mi ha fatto quel frocio del tuo amico" ridacchiò mostrandogli un livido ben visibile alla guancia, e Luke si morse il labbro stringendo i pugni 

"Qualcuno mi può spiegare che cazzo è successo?" chiese fulminandoli con lo sguardo, ed i quattro deglutirono leggermente, notando che il biondo non aveva tanta voglia di ridere 

"Clifford, ti ricordi quel ragazzo strano che voleva parlarti quella volta?" chiese, e Luke deglutì leggermente quando si ricordò di quella volta, quando si era allontanato da lui e Michael voleva cercare in tutti i modi di riavvicinarsi... Ricordò come l'aveva trattato di fronte loro... Abbassò un attimo lo sguardo rendendosi conto che... era tutta colpa sua. I ragazzi avevano semplicemente capito che a Luke, Michael disturbava...

Si portò le mani ai capelli ed annuì "Ecco, l'abbiamo trovato a parlare con Hood... Ci volevamo solo divertire... Gira voce sia un Kitten, e sai una cosa? E' vero, ha delle ridicole orecchie nere" spiegò, facendolo sospirare pesantemente 

"Quindi... l'avete importunato così.. per divertimento?" chiese schiarendosi la voce il biondo, ed i ragazzi si guardarono con fare ovvio 

"Si?" chiesero ridacchiando, e Luke chiuse gli occhi incassando la risposta senza farsi sfuggire altre reazioni

Kitten's Secret {Muke Clemmings}Where stories live. Discover now