CXII. Studia il mio passato e capirai il motivo

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Non pensavo che questo carcere contenesse criminali tanto pericolosi da fare un gran numero di controlli.

«alza la maglia» mi dice una signora sui cinquant'anni con la divisa.

«cosa?»

«devo controllare che tu non contenga armi o oggetti pericolosi in una finta pancia» per poco non le scoppio a ridere in faccia.

«fa sul serio?» dal suo viso capisco che non scherza quindi sollevo la maglia mostrandogli il ventre.

«okay, i colloqui sono appena iniziati... devi dirmi chi vuoi incontrare»

«Luke Tyson» mormoro e lei scrive delle cose su un foglio per poi fare una chiamata.

«seguimi» la signora mi scorta al fianco di un'altra guardia, questa volta è un uomo.

«sarete solo voi due, ci sarà un vetro che vi separa, non potrai avere alcun contatto con il carcerato okay?» mi spiega i divieti ed io annuisco.

Mi apre una porta e mi fa entrare.
Quando mi trovo la figura di mio padre di fronte, seduta su una sedia con un sottile strato di barba mi iniziano a venire tremila paranoie.

Forse ho sbagliato a venire da lui. Tra l'altro, James non lo sa visto che ho preso i mezzi pubblici.

«siediti ti prego» la sua voce sembra molto più calma rispetto a qualche mese fa.

Con passi insicuri mi siedo davanti a lui e ringrazio il vetro che ci separa.

«sono così felice che tu sia venuta da me» continua.

«sono venuta per...parlare» lo interrompo non volendo sentire i suoi giri di parole.

«hai letto il messaggio vero?»

«certo sennò non sarei venuta, all'inizio pensavo fossi scappato dal carcere visto che mi hai fatto ricevere un bigliettino qualche mese fa»

«sono sempre stato qui dentro, ho degli amici che mi fanno dei favori»

«ho scoperto che la polizia ti aveva avvistato» dico ricordando quando Andrew disse a Christian che l'avevano visto vicino casa mia.

«si sono sbagliati, io sono sempre stato qui, sarà stato uno dei miei uomini»

«comunque è illegale, non puoi avere contatti con persone esterne a questo ambiente»

«non mi parlare proprio tu di illegalità visto che il tuo ragazzo non sa proprio cosa voglia dire fare cose legali» dice ed io lo fulmino con lo sguardo.

«non so come io faccia ad essere tua figlia, sei un tale stronzo» borbotto e lui mi sorride leggermente.

«quando ti dissi che ti volevo portare con me, non avevo intenzione di farti del male...ti avrei portato in un posto migliore, non volevo che la tua storia con James continuasse e adesso guardati, aspetti un figlio da lui...è tutto così sbagliato» si può sapere cosa cazzo vuole?

«non sei il primo e di certo non sarai l'ultima a dirmi che non devo stare con James, voglio solo sapere il perché dici questo» Luke abbassa lo sguardo portandolo alle sue mani.

«non posso dirtelo»

«perché?» chiedo tra il fastidio e la disperazione.

«il motivo sta scritto nella mia storia, studia il mio passato e capirai» dice e faccio davvero fatica a capire.

«io non capisco...cosa-» lo vedo fare un cenno alla guardia che apre la porta e gli rimette le manette.

«no aspetta, devi dirmi cosa vuol dire-»

Innamorata del mio Inferno 2Where stories live. Discover now