CI. Lei non ti ha parlato di me?

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Il test dice che Andrew Walker è mio padre. Le mie gambe questa volta non riescono a sorreggermi e la mia vista sembra annebbiarsi ed è per questo che poi non vedo più niente.

*

Pov's James

Sono le 8 e io e il gruppo di Rick siamo occupati a stabilire delle percentuali riguardo i prezzi della droga.

Il mio cellulare squilla e vedo sullo schermo 'MyBeautifulGirl♡'.

Non so perché ma non mi sento affatto tranquillo.

«pronto?» rispondo.

«tu devi essere James il ragazzo di Amie, lei non si è sentita bene e siamo nell'unico ospedale della città»

«cosa? Cazzo...ma lei chi è, dio arrivo subito» entro nel panico tanto da attirare l'attenzione del gruppo.

«cos'è successo amico?» chiede Jonson.

«la mia ragazza...è in ospedale» dico velocemente dirigendomi verso l'uscita non prima di aver preso casco e chiavi.

«fratello se hai bisogno di aiuto chiama» mi avverte Rick e io urlo un "lo terrò presente".

Salgo sulla moto e, grazie ai cartelli stradali, riesco a trovare l'ospedale.

Decido di entrare subito e raggiungere la reception.

«buonasera ha bisogno di-» interrompo subito la signora.

«è stata portata la mia ragazza qui, sa dove posso trovarla?» chiedo giocando nervosamente con l'anello al mio dito.

«mi dica il suo nome» dice.

«Amie Tyson» rispondo e la vedo digitare al computer.

«qui risulta solo una ragazza di nome Amie, Amie Walker» afferma.

Ma non è possibile. Deve essere lei, forse hanno sbagliato il cognome.

«sa dirmi dov'è la sua stanza?» chiedo.

«è al terzo piano, stanza 621» mi informa e io la ringrazio velocemente.

Prendo le scale visto che non ho voglia di salire con l'ascensore.

Attraverso un bel po' di lunghi corridoi ma finalmente riesco a trovare quello giusto visto che le stanze vanno dal 615 in poi.

A qualche metro da me vedo la figura di un uomo con le mani sul viso e il cellulare di Amie in mano.

E' lui che mi ha chiamato.

«chi è lei?» chiedo guardandolo male.

«è una lunga storia...tu sei James vero?» mi risponde.

«si sono io, lei come sta?» il mio tono è preoccupato e in questo momento poco importa chi sia quest'uomo, tanto non lo farò avvicinare alla mia piccola.

«è svenuta ma io l'ho presa e per fortuna non ha sbattuto la testa» spiega lasciandomi mille dubbi.

«adesso o mi spieghi chi cazzo sei o ti spacco la faccia» dico quasi in cagnesco e lui mi fissa con occhi tristi.

Dopo questo "l'ho presa" devo sapere chi sia quest'uomo.

«lei non ti ha parlato di me?»

«non sarai mica l'uomo che si crede suo padre vero?» chiedo sarcastico ma il viso dell'uomo è serio.

«non lo credo solo io, c'è un test del DNA che lo conferma» risponde.

Innamorata del mio Inferno 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora