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Harry era seduto al solito tavolo, nell'angolo della sala, sotto la finestra.
Era bello: vedevi tutta la sala. A Harry piaceva avere le cose sotto controllo; chi entrava, chi usciva, chi si affacciava per vedere cosa mangiavano gli altri...
Era semplicemente bello.
In oltre, quei posti erano ancora più belli. Sul tavolo, qualche anno prima, qualcuno aveva inciso "Z+P, non ci lasceremo mai". Harry all'inizio si era anche arrabbiato, come potevano mancare di rispetto così tanto da incidere sul tavolo in finto mogano del ristorante?, ma semplicemente non gli interessava più già poco dopo. Per non parlare di quando tornò poche settimane dopo e trovo la scritta cancellata e, vicino, con la stessa scrittura "cazzate". Era divertente, dal suo punto di vista.
-Volete ordinare?- chiese il cameriere, approcciando il tavolo dove Harry si era seduto.
Harry guardò il ragazzo che gli aveva parlato. Aveva gli occhi azzurri, ma i capelli scuri e delle labbra che, 'dio, quelle labbra le avrebbe baciate tutto il giorno senza problemi.
Harry potrebbe giurare che non lo avesse mai visto, prima di allora. Andava lì spesso, essendo il suo ristorante preferito in assoluto.
Eppure, Harry non lo aveva mai visto prima.
Avranno aggiunto un nuovo cameriere nelle due settimane in cui era andato di nuovo a Holmes Chapel dalla famiglia?
-Dov'è Beth?- rispose Harry.
-Beth? Marybeth o Elizabeth?-
-Marybeth- disse secco Harry.
-Oh, ha trovato un altro lavoro e ha lasciato. Quindi abbiamo dovuto distribuirci di nuovo i tavoli, visto che c'è un componente in meno- spiegò il cameriere dagli occhi azzurri.
-Tu sei nuovo?-
-No, lavoro qui già da qualche mese, ormai. Perché?-
-Non ti ho mai visto prima- rispose il riccio, scrollando le spalle.
-Prima prendevo l'altra parte del locale. Comunque, cosa ordina?-
-Prenderò gli spaghetti col tonno. Grazie.-
Il cameriere segnò il suo ordine e si girò, andando verso la cucina.

-Ecco a lei il suo piatto. Posso portarle altro?- chiese garbatamente Louis al ragazzo dagli occhi verdi che, finalmente, era seduto a un tavolo che faceva parte dei suoi.
Era da quando aveva iniziato a lavorare lì che sperava in una cosa del genere; di avere un pretesto per parlargli e sentire quella voce profonda che tanto adorava.
-No, grazie. Solo un'altra bottiglia d'acqua- rispose il ragazzo, guardandolo diritto negli occhi.
E quegli occhi verdi lo scrutavano interessati, ma Louis non se ne rendeva conto.
-Gliela porto subito- rispose diligente Louis, andando verso il frigo.
-Comunque, puoi darmi anche del tu, se mi dai del lei mi sento vecchio!- disse ridendo il riccio, mostrando le fossette presenti al lato della sua bocca.
Per Louis fu difficile resistere alla tentazione di infilarci il dito in mezzo.
-Sono Harry, piacere- disse, allungando la mano.
Louis la strinse titubante; e se la sua mano fosse stata sudata? e se fosse stata sporca? e se fosse stata troppo piccola in confronto a quella di Harry?
-Louis- rispose poi, quasi mormorando.
-Bene, Louis. Puoi farmi un piacere?- disse Harry sorridendo. Louis annuì, nonostante non fosse totalmente convinto di volerlo fare.
-Mi sai dire se quella ragazza seduta al tavolo vicino l'ingresso aspetta qualcuno?- Harry non fece neanche in tempo a finire di formulare la frase, che il cuore di Louis si era già spezzato.
-N-non è un mio tavolo- rispose.
-Va be', può esserlo per stasera. Oppure puoi chiederlo alla tua collega? Per piacere! Ti darò dieci sterline di mancia!- supplicò Harry. E se dicessi che Louis avrebbe tanto voluto rifiutare sarebbe un eufemismo, ma cavolo se gli servivano quelle dieci sterline in più.
-Va bene. Torno subito.- rispose Louis alzando un dito per indicargli di aspettare.
Si avvicinò a Christine, la collega a cui apparteneva il tavolo.
-Chri, puoi vedere se la ragazza al tavolo 6 aspetta qualcuno o è sola?- le chiese, versando la Coca Cola nei bicchieri da portare a uno dei suoi tavoli.
-Ma tu non eri gay?- gli chiese lei confusa.
-Primo, sono bisessuale. Secondo, non è per me, ma per Harry.-
-Chi?- gridò lei prolungando la "i" e strabuzzando gli occhi.
-Harry, il tipo del tavolo 20.-
-Ah, quello con cui ce la vuoi.-
-Proprio lui.-
-E tu glielo vuoi anche dire?- chiese lei apprensiva.
-Ha promesso 10 di mancia.-
-Minchia! Vado subito- rispose Christine, prima di allontanarsi verso la ragazza.

Harry stava chiaramente flirtando con la ragazza del tavolo 6 e la ragazza sembrava starci. Louis cercava di non guardarli.
Ci si può innamorare di una persona con cui hai parlato una sola volta?
Ma lui cosa ne poteva sapere che Harry pensava la stessa cosa e sicuramente non lo pensava rivolto alla ragazza? Quello era solo per provare che era etero. Perché lui era etero, giusto?
Christine gli sussurrò un leggero "se ne sono andati" all'orecchio, prima di andare a pulire il tavolo dove erano stati i due.
Louis sospirò, prima di continuare a lavorare.
Per lo meno, aveva guadagnato 10 sterline.

[BOOM BITCH GET OUT THE WAY! Okay prologo pubblicato. Serve soprattutto a capire come si sono incontrati e la dinamica della situazione💕. Lasciate tante stelline e commenti vvb]

Restaurant | l.s.Where stories live. Discover now