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La tinta scura del cielo dell'una di notte veniva rischiarata dalla luce fioca della luna e delle stelle, mentre anche le ultime porte venivano serrate, le ultime tapparelle chiuse e nelle case la gente si apprestava ad andare a dormire

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La tinta scura del cielo dell'una di notte veniva rischiarata dalla luce fioca della luna e delle stelle, mentre anche le ultime porte venivano serrate, le ultime tapparelle chiuse e nelle case la gente si apprestava ad andare a dormire.

I versi di un vecchio brano di un cd in vinile dei Beatles creavano un'atmosfera serena, le canzoni si susseguivano a volume basso, in un'appena udibile melodia che accompagnava il sonno tranquillo di Taehyung.

Mi sentivo felice al pensiero che con me si sentisse abbastanza tranquillo da riuscire ad addirmentarsi senza preoccupazione alcuna riguardo al buio, o meglio, al Buio.

Dormiva di lato, ranicchiato nelle coperte blu, che lasciavano intravedere la pelle pallida del collo e l'inizio della schiena, che sotto la flebile luce argentea della luna appariva ancora più pallida.

Spostai lo sguardo dal moro verso la penombra della stanza e mi caddero gli occhi sullo scaffale dalla parte opposta, colmo di libri di ogni genere.
Ogni libro era stato disposto specificamente a seconda dell'umore che mi aveva trasmesso. Capita a volte, che certi libri a finale felice mi lascino più confuso di altri con un finale triste, o che un finale felice mi commuova più di quanto dovrebbe farlo un finale drammatico.

Quindi mi girai in direzione della finestra e poggiai le braccia sul davanzale, posandoci poi sopra la testa, e presi ad osservare il giardino sottostante con occhi carichi di meraviglia.

Proprio in quel momento si staccò l'ultima foglia del ciliegio che di giorno donava colore al piccolo giardino a cui mia madre teneva tanto. La foglia venne trasportata da una lieve brezza, sotto la debole luce degli astri che illuminavano il mondo di notte la foglia si uniformava per colore al resto del prato, ma di giorno il suo giallo vivace sarebbe risaltato in mezzo al verde dell'erba.

Chiusi gli occhi, beandomi di ogni singola parola della canzone, che piano piano si riempiva di suoni nuovi, portando la melodia a veloccizzarsi.
Inspirai a fondo e respirai a pieni polmoni l'aria fresca della notte.

Pensai al pomeriggio passato al bosco con Taehyung, qualcosa nella canzone mi ricordava le straordinarie emozioni che avevo provato in quei momenti, forse la sua singolarità, il suo ritmo imprevedibile, la sua tranquillità contagiosa.
Le immagini scorrevano leggermente sfocate nella mia mente, come se stessi esaminando ogni singolo fotogrammi di un video dalla pellicola ormai rovinata dal tempo, nel tentativo di ristabilire una certa nitidezza nei ricordi.

Quindi la musica si fermò, e come appena svegliato da un sogno mi alzai dalla poltrona rossa accanto alla finestra e tolsi con cura il disco dal giradischi, posandolo nella custodia e riponendola nello scaffale a fare compagnia agli altri dischi.
Barcollai stanco fino al letto e mi infilai sotto le coperte facendo attenzione a non fare rumore, per non svegliare il bell'addormentato.

Quindi mi misi comodo e mi addormentai anch'io, con i versi di Nowhere Man che si ripetevano contagiosi nella mia testa, accompagnati dalle immagini sfocate di me e Taehyung stretti l'uno all'altro sotto l'ombra di un albero non lontano dalla spiaggia.

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-cherry trees; vkook

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