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Il bussare ripetitivo di mia madre alla porta mi destò bruscente dai miei sogni

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Il bussare ripetitivo di mia madre alla porta mi destò bruscente dai miei sogni.
Pensai immediatamente al corpicino di Taehyung, che ancora avvolto nell'abbraccio del sonno giaceva disteso a fianco a me. Sgusciai di fretta fuori dalle coperte e uscii cauto dalla stanza, attento a non rivelare la presenza del moro a mia madre, che mi avvisava della partenza con suo padre per un viaggio di lavoro, accompagnato dalle solite raccomandazioni che vengono ripetute tediosamente dai genitori come una mantra portafortuna.
Quindi mi abbracciò e si affrettò ad uscire di casa, scusandosi e dicendo che se non avesse fatto in fretta avrebbe rischiato di tardare.


Tornai in camera e mi sdraiai sul letto a fianco a Taehyung, curando che non si svegliasse.
Era la prima volta che lo vedevo mentre dormiva, e la prima volta, a quanto pareva, dormiva così pacificamente durante la notte.
Sorrisi, era riuscito ad addormentarsi.

Mentre ero immerso nel flusso dei miei pensieri relativi a Taehyung, quest'ultimo stiracchiò gli arti allungando le braccia sopra le coperte e aprì gli occhi, girandosi subito nella mia direzione, come per assicurarsi che quello che aveva vissuto non era stato un sogno, ma la realtà.
"Buongiorno" dissi.
Mi rispose ripetendo il buongiorno e si tirò su a sedere sul letto.
Nuovamente i miei occhi caddero sulle pelle chiara delle clavicole, esposte a causa della larghezza dei vestiti.
I vestiti avrebberl conservato il suo odore, pensai estasiato al pensiero.



"Hai fame? Vuoi qualcosa da mangiare?" chiesi preoccupandomi di farlo sentire totalmente a suo agio.
"Davvero, non fare complimenti, ti preparo volentieri qualcosa da mangiare" insistei in risposta al suo rifiuto.
"Va bene" pronunciò quindi, non del tutto convinto.
"Ti preparo qualcosa di leggero" dissi, per poi voltarmi intenzionato ad andare subito in cucina, ma venni fermato dalla mano di Taehyung, che mi bloccò stringendomi il braccio e costringendomi a girarmi.
Il suo viso si era rabbuiato, aveva assunto un'espressione seria: il suo abituale sorriso giocoso era stato sostituito da occhi seri e labbra serrate. Quindi con tono gravoso cominciò a raccontarmi cosa gli era succeso la sera precedente:

Era sdraiato nel letto, coperto dal lenzuolo fino agli occhi, la pioggia scrosciava pesante sul tetto e impediva a Taehyung di osservare le stelle per tranquillizzarsi. Il lento emanava un'odore sgradevole, che pungeva le narici del moro con il suo sentore alacre. Gli unici rumori che la notte aveva riservato al fanciullo erano lo scrosciare della pioggia e il continuo scricchiolio del pavimento subito fuori la sua stanza. Ogni scricchiolio peovocava un aumento del battito cardiaco di Taehyung e subito si rifugiava sotto le coperte come per nascondersi dall'imminente arrivo di qualcosa, del Buio, disse lui.

Gli scricchiolii non sembravano volersi arrestare, così come la pioggia e il rimbombo violento dei tuoni, che squarciavano il cielo ad intermittenza.
Il moro annaspava a corto di ossigeno sotto le coperte, il corpo madido di sudore e il cuore che batteva forte nel petto, rimbombando in tutto il corpo.
Sentiva che il Buio si stava avvicinando, disse. Non sapeva come si fosse originata la sua paura per il Buio, per quanto si sforzasse di razionalizzare la sua angoscia insensata i suoi sensi e il suo corpo reagivano istintivamente a quello che recepivano come 'Buio'.

Quando la tortura divenne insopportabile sgusciò fuori dal letto e correndo più veloce che potesse aveva raggiunto la mia abitazione, non sapendo dove altro andare.

Aveva raccontato tutto tenendo lo sguardo basso, una volta che ebbe concluso spostò i suoi occhi nei miei.
Piano piano i suoi occhi si colmarono di tenerezza e la tensione che rendeva i suoi lineamenti tanto rigidi si allentò.
"Grazie per ieri sera, non avrei saputo cosa fare altrimenti" pronunciò con tono serio, ma con un sorriso che gli addolciva il viso.
"Qualsiasi cosa" gli risposi, intendendolo davvero.

Continuai a guardarlo negli occhi, volevo aggrapparmi al barlume di tenerezza che era affiorato qualche momento prima, volevo scavare nella sua anima e capire se il bene immenso che provavo nei suoi confronti fosse ricambiato.
I suoi occhi si spostarono sulle mie labbra, un leggero rossore infiammò le sue guance.
I battiti del mio cuore accelerarono all'improvviso, rimbombavano in tutto il mio corpo, ero sicuro che io e Taehyung stessimo pensando la stessa cosa, che il mio desiderio era tale al suo.
Cominciai: "Se mi guardi così..", ma venni interrotto dal moro, che portò un dito sulle mie labbra, come per indicarmi di tacere, non disse una parola, portò la sua mano sulla mia guancia, si avvicinò al mio viso e posò le sue labbra sulle mie.
Chiusi gli occhi e portai una mano sul suo collo, beandomi del contatto della sue labbra morbide sulle mie, delle nostre lingue che si intrecciavano desiderose, del calore che infiammava il mio petto.

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-cherry trees: vkook

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