d i e c i

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Ink si girava e rigirava sul letto morbido, stava sudando freddo.

Era in preda ad un incubo.

Stava combattendo contro qualcuno, di cui non conosceva il volto, ma in ogni caso era ferito gravemente e non riusciva a respirare.

D'un tratto tutto si fermò, e la scena del combattimento sparì, facendo ritrovare Ink in uno spazio infinito, una distesa d'erba.

Cominciò a camminare senza meta, e ad un certo punto scorse una figura fin troppo familiare adagiata tranquillamente sotto un albero.

Ink si avvicinò sempre più velocemente.

Error si alzò in piedi quando Ink fu abbastanza vicino.

-Error?? Che ci fai qua?? Anzi, che ci faccio io qua?- chiese Ink confuso.

-Calma, ti ho portato io qui.- affermò il distruttore tranquillamente.

Ink rimase serio ma smise di agitarsi, non avrebbe migliorato la situazione.

Però non aveva placato la sua curiosità e invitò Error a continuare il discorso.

-Devo parlarti.- disse.

-E credo che tu sappia già di cosa...- accennò con lo sguardo alla tasca di Ink, dove ancora si trovava il ciondolo.

Ink spostò anche lui lo sguardo nello stesso punto e infilò la mano nei pantaloni per prendere l'oggetto.

Stava brillando.

Il creatore rialzò la testa e incontrò gli occhi di Error.

-Quel ciondolo serve per chiamarmi, basta che tu lo stringa a te con il desiderio di farmi avere lì, e io saprò come raggiungerti. Dato che ora ci sono quei mocc- cioè i tuoi alleati a casa tua, dovrò in qualche modo capire quando posso venire.- concluse.

Ink sorrise senza accorgersene e indossò il ciondolo.

-Bene, ora vado.- disse Error ma Ink lo fermò.

-A-Aspetta!- esclamò.

Error non capiva.

-G-Grazie...- abbassò lo sguardo Ink, non credeva di poter mai trovare un lato così dolce in Error, forse non lo conosceva abbastanza.
O forse lo stava solo usando per qualcosa di temporaneo.

Il distruttore sorrise e sparì.

Dopo quel gesto il creatore di svegliò di botto, ansimante.

Si guardò intorno e vide Dream e Blueberry dormire pacificamente.
Sorrise e si ricordò del sogno.

Il ciondolo era davvero intorno al suo collo.

Non lo aveva mai visto davvero bene, e accese la luce per osservarlo.

Era una collanina con una pietra preziosa levigata blu mare con pezzettini più chiari, e sopra di essa una spirale in ferro.

È bellissimo, pensò il creatore.

Si rimise a dormire più beatamente.

One Night// ErrorinkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora