XXIV. I Need To Know

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Jason's Pov

In quei giorni il mio cervello era pullulante di pensieri, la maggior parte di loro rivolti a Nico.
Era così diverso, non che di solito non fosse cupo, ma lo era troppo ultimamente.
Lo conoscevo da tempo e ormai avevo imparato a riconoscere quando qualcosa non andava in lui; mi servivano la sua compagnia, le sue occhiate micidiali che mi mettevano sempre in riga.
Ma anche Will aveva un posto riservato nel mio cervello, non mi convinceva affatto il suo comportamento.
Così sfuggente.
Ero sicuro che c'entrasse qualcosa con Nico, ed ero intenzionato ad arrivare in fondo alla questione.

Quella mattina di sabato controllai il calendario nel cellulare e notai che era il compleanno di Leo.
Perfetto, così avrei potuto fare una visitina anche a Will.
Sapevo già cosa regalare al moro, così decisi di andarci subito.

Pensai a Nico, magari gli avrebbe fatto piacere fare gli auguri a Leo, anche se non lo conosceva bene e mi aveva sempre detto di non tollerarlo.
Scrollai le spalle.
Bussai alla porta del corvino, probabilmente dormiva ancora.

-Mmh...-

-Entra- disse lui con la voce impastata dal sonno.

Varcai la soglia e Nico si sedette sul letto mentre si stropicciava gli occhi assonati.

-'giorno, dormito bene?- lo salutai.

Lui non mi degnò di una risposta.

-Senti, oggi è il compleanno di Leo, vieni con me a fargli gli auguri?-

Lui alzò un sopracciglio.
-Ma non lo tollero!-

Come pensavo.
-Dai, giusto per gentilezza, 5 minuti.-
azzardai una faccia dolce.

-5 minuti, nulla di più.-

Sorrisi.
Avevo deciso di non dirgli nulla riguardo ad fatto che Will avesse cambiato stanza, proprio perché volevo vedere la sua reazione nel vederlo in camera di Leo.
Così magari avrei collegato qualche pezzo.
-

Bussai alla porta di Leo, mentre Nico era nascosto dietro di me.
Al terzo toc la faccia sorridente di Valdez si affacciò, già elettrizzata per ciò che dovevo dirgli, come se si aspettasse quella visita.

-Buongiorno neo-diciassettenne!-
Gridai abbracciandolo.

Leo ricambiò con forza.
-AAAAAH ti adoro! Sei il primo stamattina!-

Poi si bloccò per un istante.
-Oh, ciao Nico!- esclamò vedendolo dietro di me.

-A-auguri- fece lui, che sembrava già disgustato dall'euforia di Leo.
-

Valdez ci fece entrare nella sua stanza, un incubo.
Sembrava una discarica in miniatura, buste vuote di patatine, lattine, scatole del takeout cinese.
Eppure lui non sembrava preoccuparsene, non ci chiese nemmeno scusa per il disordine.
Non che a me importasse.

-Allora, vuoi vedere il tuo regalo?-
feci frugando nella tasca posteriore dei miei jeans.

Leo annuì velocemente, come fanno i bambini quando vogliono ancora pappa.

Tirai fuori un accendino.
A Leo brillarono gli occhi.
-Woah!!!-

Non era un semplice accendino, l'avevo modificato in modo che fosse in grado di fare una fiamma altissima e poi Piper l'aveva decorato splendidamente, incidendoci delle fiamme davvero realistiche.

Non era molto, ma conoscendo la passione di Leo nell'incediare cose, sapevo che gli sarebbe piaciuto.

Speravo solo che non finisse con l'appiccare un incendio nel campus.

You Light The Night || SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora