XII. Hazel

1.6K 142 109
                                    

Pov Nico

Quando aprii gli occhi avevo la testa appoggiata al petto di Will.
Ero combattutto, volevo andarmene, ma era così piacevole.

Scossi la testa e mi alzai di scatto da Will, che sospirò nel sonno, per fortuna non si era svegliato.

Tutti i ricordi della sera precedente raffiorarono alla mente e io arrossii lievemente, ripensandoci.
Scesi dal letto facendo attenzione a non svegliare Will, presi la mia roba e uscii dalla stanza accostando la porta.

Mi guardai attorno, per essere sicuro che non ci fosse nessuno.
Infatti sia Jason che Charles sembravano dormire.

Mi avviai verso la mia camera quando notai con la coda dell'occhio che Jason aveva alzato la testa dal cuscino e mi guardava stranito.
Spostava lo sguardo da me alla porta di Will con fare interrogativo.

Io gli feci segno di stare zitto e che gli avrei spiegato dopo, lui alzò un sopracciglio, per poi tornare con la testa sul cuscino.

Tanto non gli avrei spiegato un bel niente, perché avevo intenzione di starmene in giro per il campus tutto il tempo prima delle lezioni.

Mi cambiai, presi il mio zaino e sgattaiolai fuori dalla stanza.
-

Le strade dell'accademia quella mattina erano deserte, si, era presto, ma neanche così tanto.

Guardai l'orologio che avevo al polso e segnava le 6:13.

Camminavo senza una meta precisa, mentre pensavo e pensavo, tanto ormai sapevo fare solo quello.

Pensavo a Bianca, e desideravo andare da lei il prima possibile.
Pensavo a Will, e non ci capivo nulla.
Pensavo anche un pò a me stesso, a quello che provavo oppure se ero soltanto molto confuso.

Mi sentivo in colpa per quello stupido bacio, in colpa con me stesso.
Come mi era venuto in mente di baciare Will Solace e rendermi così vulnerabile?

Per me non aveva significato nulla, questo era certo, avevo solamente aiutato Will con quell'attacco di panico.
Non mentire a te stesso.

Scossi la testa e cercai di pensare ad altro, quando vidi un SUV parcheggiare sul viale d'ingresso del campus e una ragazza scendere dal veicolo insieme ai genitori, presumo.

Aveva la pelle scura, chioma riccia e folta color cannella.
Assomigliava a...Hazel?
La mia Hazel.

Mi avvicinai e ne ebbi la conferma, era proprio lei.
Il mio cuore fece una capriola quando lei si girò verso di me e sgranò gli occhi, iniziando a sorridere.

-Hazel!- le gridai correndole incontro.

-Oddio, Nico!-

La abbracciai stringendola forte a me e sorridendo sulla sua giacca beige.
Lei ricambiò e mi stritolò in un abbraccio che era proprio da lei.

Hazel era come una seconda sorella per me, eravamo cresciuti insieme e passavo più tempo con lei che con nessun altro.

Oltre a mia sorella, lei era stata la persona che mi era stata più accanto dopo la morte di mia madre, era capace di farti stare bene con il suo profumo e il suo amore.

Quando i suoi si separarono, lei andò a vivere con sua madre in un'altra cittá, lontano, e un altro pezzetto di me se n'era andato con lei.
Non la vedevo da 3 anni, ci sentivamo ogni tanto per telefono, ma adesso che era di nuovo qui, mi sentivo davvero felice.

Quando ci staccammo, lei aveva gli occhi lucidi.

Le sorrisi.
-Sei cambiata-

Sembrava davvero più grande e matura, solo il suo cesto di capelli color cannella non era cambiato.

You Light The Night || SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora